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Impatto Zero: cinque regole facili per cominciare subito

Dal 22 giugno al 22 dicembre 2007, Panorama uscir

Quello di Panorama è un piccolo gesto per combattere il
muro d?indifferenza che ancora tiene i temi ambientali a troppa
distanza dai comportamenti quotidiani.

?La responsabilità è di tutti? commenta a
Panorama.it Simone Molteni, direttore del progetto Impatto Zero:
?è dei media, delle aziende, della politica, insomma, della
gente. È la società intera che per troppo tempo
è stata in poltrona?, accusa Molteni, ?fiaccamente abituata
a stili di vita e modelli economici insostenibili?.

E avverte: ?cambiare abitudini è sempre uno sforzo, ma
davanti all?urgenza del cambiamento climatico serve dare
un?accelerata. Oggi, grazie al cielo sembra che questo meccanismo
si sia innescato: dopo un inverno ?mancato? la gente ha preso
consapevolezza, i media cominciano a parlarne diffusamente e le
aziende si accorgono che i consumatori sono sempre più
critici e attenti, e cominciano a comportarsi di conseguenza?.

Insomma, Molteni, l?unica soluzione ai problemi dell?ambiente
può venire soltanto dalla coscienza di tutti noi.

Ma allora quali sono, concretamente, le cinque regole d?oro per
iniziare a vivevere senza danneggiare il nostro pianeta?

Ne basterebbe una: essere consapevoli in ogni momento
dell?impatto delle proprie azioni. Ricordarsi cioè che
dietro qualsiasi prodotto che acquistiamo o a qualunque nostra
attività esiste tutto un mondo nascosto: sono state usate
materie prime ed energia per produrli, è stato bruciato
gasolio per i trasporti? servirà ancora lavoro ed energia
per smaltirne i rifiuti!

Oggi si possono trovare eco-consigli dappertutto, ma per la
maggior parte basta veramente un pizzico di buon senso.

Diamo delle regole.

Primo. Razionalizzare i trasporti quotidiani:
sono quelli che incidono di più perchè ripetuti ogni
giorno. Scegliere di andare in bicicletta al lavoro o organizzarsi
per un car sharing con amici e colleghi può migliorare la
propria qualità di vita e aiutare a socializzare? Conosco
varie coppie di pendolari in cui galeotto fu il treno!

Secondo. Migliorare isolamento e caldaia della
propria casa: si investono piccole somme per risparmiare sulle
bollette. Ed in una casa efficiente si vive molto meglio!

Terzo. Consumare con moderazione ed
intelligenza: ogni volta che si deve buttare un prodotto comprato e
scaduto nel nostro frigo si compie un eco-delitto!

Quarto. Scegliere prodotti costruiti nel
rispetto dell?ambiente e che necessitano di poca energia per
funzionare. Elettrodomestici di classe A, auto e case risparmiose,
insomma: non farsi abbindolare da prodotti che costano poco
all?inizio e moltissimo per funzionare! Cercate l?ecolabel europeo
(?la margherita?).

Quinto. Sfidarsi nella riduzione dei propri
rifiuti: oltre alla raccolta differenziata, è importante
mettersi degli obiettivi di riduzione: se oggi riempiamo quattro
sacchi al mese, possiamo arrivare ad un solo sacco al mese. Basta
riflettere un paio di secondi ogni volta che si butta qualcosa per
vedere se era proprio necessario comprarlo? e scegliere prodotti
con il minor imballaggio!

E poi c?è l?acqua?

Per contrastare l?allarme siccità, Fulco Pratesi,
presidente del Wwf Italia, ha provocatoriamente consigliato di
ridurre il numero di docce e di non mettersi a fare gli igienisti
quanto ai cambi di biancheria. Non mi dica che lei si lava ogni
giorno?

Lo ammetto: mi lavo, e anche parecchio. La filosofia di LifeGate
e Impatto Zero è un ambientalismo entusiasta e capace di
apprezzare i piaceri della vita, quindi non crediamo che certe
posizioni automortificanti siano particolarmente utili? non
foss?altro per lo scarso appeal che hanno sulla gente.

Io stimo Fulco e penso che abbia semplicemente lanciato una
provocazione per smuovere le acque e fare notizia. Se bisogna
lanciare eco-consigli provocatori, beh, allora proporrei una legge
per cui di notte sia obbligatorio dormire in coppia per riscaldarsi
a vicenda e poter così spegnere la caldaia. Sono sicuro che
cosi facendo si otterrebbero due risultati: abbassare
l?inquinamento ed innalzare il tasso medio di felicità della
gente.

Antonio Carnevale

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