
Saudi Aramco, ExxonMobil, Shell, Eni: sono alcune delle “solite” responsabili delle emissioni di CO2 a livello globale.
Grandi impianti solari possono trasformarsi in opere architettoniche e ingegneristiche non solo funzionali e utili ma anche belle. E così, un parco solare può diventare un’attrazione turistica e mettere in moto, oltre ai posti di lavoro e allo sviluppo dell’economia legati all’energia pulita, anche altre attività, come quella turistica, che non hanno nessuna evidente connessione
Grandi impianti solari possono trasformarsi in opere architettoniche e ingegneristiche non solo funzionali e utili ma anche belle. E così, un parco solare può diventare un’attrazione turistica e mettere in moto, oltre ai posti di lavoro e allo sviluppo dell’economia legati all’energia pulita, anche altre attività, come quella turistica, che non hanno nessuna evidente connessione con il settore delle rinnovabili. Di seguito alcuni dei progetti che più di altri si sono distinti per aver saputo legare la necessità di ottenere energia pulita sfruttando il sole e il rispetto per l’ambiente, realizzando impianti che sono stati comunemente definiti “belli”.
Quando Disney decide di costruire il proprio parco solare non può non farlo a modo suo. L’impianto solare attualmente in fase di costruzione riprende la faccia iconica del più famoso dei suoi personaggi: Mickey Mouse. Un impianto da 5 MW e 48 mila pannelli che fornisce energia elettrica al Walt Disney World e al vicino Reedy Creek Improvement District.
Situato all’angolo sud-ovest dell’aeroporto di Chattanooga, questo impianto solare da 2,1 MW è stato costruito su uno spazio non utilizzabile per scopi aeronautici. Il complesso solare mette insieme due parchi solari: da un lato 3.948 pannelli solari che generano 255 watt per pannello e, dall’altro, altri 3.542 pannelli da 310 watt ciascuno. Insieme, i due impianti riescono a produrre l’85 per cento circa dell’intero fabbisogno energetico dell’aeroporto. Obiettivo dell’Autorità aeroportuale è di arrivare a installare 3 MW, in questo modo l’aeroporto diventerebbe energeticamente autonomo e carbon neutral.
L’impianto Planta Solar è formato da due impianti a concentrazione solare che riprendono, nel loro disegno, la forma della foglia di loto: Planta solar 10 e Planta solar 20. Situato a Sanlúcar la Mayor, in Spagna, quando è stato costruito, il complesso vantava la più potente torre di energia solare al mondo, record che ha resistito fino al 2014 quando in California è stato realizzato l’Ivanpah Solar Power Facility. Il Planta Solar 20” il più grande dei due impianti, produce 48 megawatt all’anno, sufficienti per alimentare 10 mila abitazioni.
Se lo si guarda dall’alto, il Topaz solar che copre parte di Carrizo Plain nel sud della California, ricorda la grafica retrò del vecchio Tetris dei videogiochi. È composto da 9 milioni di moduli fotovoltaici a film sottile estesi su 1900 ettari, una delle più grandi centrali fotovoltaiche al mondo. Entrato in funzione nel 2014, con i suoi 550 megawatt produce elettricità sufficiente ad alimentare circa 180 mila case. Secondo alcuni calcoli fatti dalla Nasa, grazie a questo impianto, ogni anno si evita di disperdere nell’atmosfera 407 mila tonnellate di anidride carbonica, equivalente a togliere 77 mila automobili dalla strada.
Il Crescent dunes solar è un impianto solare a concentrazione da 110 megawatt. Completato a fine 2014 e situato nel deserto alle porte di Las Vegas. La sua costruzione ha inizialmente suscitato polemiche perché, nella prova di avvio generale, la sua enorme potenza ha creato non pochi problemi alla fauna locale. In seguito ricercatori e tecnici sono riusciti a risolvere i problemi che si erano manifestati così che è tornato ad essere apprezzato per il suo contributo in termini di energia pulita oltre che per l’avveniristica struttura architettonica che lo contraddistingue.
Non è ancora stato costruito ma sicuramente, una volta ultimato, diventerà il più bel parco solare al mondo. Ispirato alla Heart of Voh, un’area vicina che ha la naturale forma di cuore ed è popolata da una vegetazione di mangrovie. Il cosiddetto “Cuore della Nuova Caledonia” verrà realizzato nell’isola di Grand Terre, la più grande della Nuova Caledonia, nell’Oceano Pacifico sud-occidentale. Al termine dei lavori, i suoi 7.888 pannelli saranno in grado di fornire energia pulita a 750 case, risparmiando circa 2 milioni di tonnellate di emissioni di anidride carbonica durante la sua vita stimata in 25 anni.
Nel sud del Giappone, a Kyocera, si trova l’impianto solare più grande del Giappone. Una centrale che con una capacità di 70 megawatt alimenta circa 22 mila case giapponesi. Dopo il disastro nucleare di Fukushima, questo progetto da 280 milioni di dollari americani rappresenta lo sforzo del Giappone a investire nell’energia pulita e rinnovabile. Il Kagoshima Nanatsujima non si distingue per essere futuristico o originale: ad esserlo è piuttosto la sua storia. È infatti uno dei pochi impianti solari aperti al pubblico: offre visite guidate e mostre scientifiche. Al suo interno è stata allestita una sala di osservazione circolare da cui i visitatori possono osservare l’impianto ma da cui possono anche godere del panorama che, da una parte, guarda alla baia di Kagoshima e, dall’altra, al vulcano Sakurajima, attirando così diversi turisti. È un modo forse insolito per far conoscere ed informare i cittadini sull’energia pulita, sui suoi benefici e sui modi utilizzati per produrla.
Un impianto solare per produrre energia rinnovabile, ma anche per sensibilizzare i più giovani sul tema della sostenibilità energetica. Il Panda power plant a Datong, situato nel nord est della Cina, è un impianto fotovoltaico con una capacità totale installata di 50 megawatt a forma di panda gigante. Le parti nere del panda, come le orecchie e le braccia, sono costituite da celle solari di silicio monocristallino fornite dalla cinese Xi’an Longi Silicon Materials Corp, mentre la pancia e la faccia grigia e bianca sono composte da celle solari a film sottile prodotte da First Solar, società statunitense. Un modo originale per realizzare l’integrazione in uno stesso impianto di due tecnologie solari tra le più all’avanguardia al mondo celebrando l’animale simbolo della Cina. Una volta completato, l’impianto di Datong sarà in grado di produrre complessivamente nei prossimi 25 anni 3,2 miliardi di chilowattora di energia pulita.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Saudi Aramco, ExxonMobil, Shell, Eni: sono alcune delle “solite” responsabili delle emissioni di CO2 a livello globale.
L’anno che sta per concludersi fa ben sperare per il futuro dell’energia solare. I dati globali sul fotovoltaico crescono, gli esempi positivi si moltiplicano. Sebbene resti molto lavoro da fare, seguire il sole ci manterrà sulla strada giusta.
Le finestre fotovoltaiche sono delle finestre all’avanguardia, che convertono la luce del sole in energia elettrica. Esse sono dotate di strati sottili di celle fotovoltaiche integrate nel vetro. È proprio grazie a questa tecnologia avanzata che riescono a trasformare gli edifici che se ne dotano in fonti autonome di produzione energetica. Questo tipo di finestra
La Svezia ha annunciato la scoperta di un enorme giacimento di terre rare, fondamentali per la transizione verde e per le quali la Ue dipende dalla Cina.
I crediti di carbonio sono acquistabili dalle aziende che vogliono investire in progetti green in maniera proporzionale al volume di inquinamento prodotto.
In Puglia è stato pubblicato un bando per l’accesso a un fondo perduto con la formula del reddito energetico. L’ importo massimo è di 8.500 euro.
Come possiamo risparmiare 450 euro all’anno sulla bolletta? Ecco alcuni suggerimenti per non sprecare energia.
Compensare 500mila tonnellate di CO₂ grazie al progetto di LifeGate Impatto Zero®, “convertendole” nel sostegno a due iniziative volte a coprire il 100 per cento delle emissioni generate dal consumo di gas distribuito alle famiglie italiane da NeN: la prima, di accesso all’acqua potabile in Rwanda, la seconda, di adozione di tecniche sostenibili in agricoltura
A mesi di distanza dal disastro ambientale delle Mauritius non si conoscono gli effetti sull’ecosistema marino. Greenpeace chiede trasparenza alle autorità coinvolte.