
Saudi Aramco, ExxonMobil, Shell, Eni: sono alcune delle “solite” responsabili delle emissioni di CO2 a livello globale.
Le imprese che hanno sottoscritto il Patto mondiale delle Nazioni Unite hanno migliorato la loro sostenibilità sociale e ambientale, dimostrando la correlazione tra prestazioni Csr avanzate e adesione al programma dell’Onu.
Il Patto mondiale delle Nazioni Unite (United Nations Global Compact) è nato nel 2000 con l’obiettivo di promuovere un’economia globale sostenibile, rispettosa dei diritti umani e dell’ambiente. L’iniziativa incoraggia le aziende di tutto il mondo ad adottare politiche sostenibili e a “condividere, sostenere e applicare nella propria sfera di influenza un insieme di principi fondamentali, relativi a diritti umani, standard lavorativi, tutela dell’ambiente e lotta alla corruzione”. L’adesione al Patto mondiale dell’Onu sta dando i frutti sperati e le aziende che lo sottoscrivono stanno migliorando la propria Csr.
È quanto emerso da un rapporto realizzato da EcoVadis, società che fornisce valutazioni della sostenibilità dei fornitori per catene logistiche globali. Il rapporto analizza le prestazioni dal punto di vista della sostenibilità sociale e ambientale, confrontando aziende che hanno sottoscritto il patto dell’Onu con altre che non lo hanno fatto.
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Il rapporto, che ha valutato le performance di oltre 20mila aziende, evidenzia che le imprese che hanno aderito all’iniziativa lanciata dalle Nazioni Unite hanno fatto registrare, in media, migliori prestazioni in termini di sostenibilità, dimostrando così una chiara correlazione tra le prestazioni Csr avanzate e la sottoscrizione del Global Compact. “Abbiamo trovato prove incoraggianti che dimostrano che le aziende che hanno adottato i principi del Global Compact delle Nazioni Unite stanno lavorando per un futuro più sostenibile”, ha commentato Sylvain Guyoton, analista di EcoVadis.
EcoVadis Releases UN @globalcompact Performance Report. Study finds that organizations that have committed to the UNGC’s ten principles perform significantly better on sustainability measures throughout supply chains. https://t.co/gcHduiDPhC
— EcoVadis (@ecovadis) 8 marzo 2019
Le aziende che hanno aderito al patto globale hanno migliorato la sostenibilità delle rispettive catene di approvvigionamento e le migliori prestazioni in termini di sostenibilità, rivela il rapporto, sono state ottenute da piccole e medie imprese. I risultati più soddisfacenti sono stati registrati nei settori “diritti umani” e “ambiente”, mentre sono ancora insoddisfacenti le iniziative che riguardano “etica” e “appalti sostenibili”.
“Dobbiamo raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile, per il nostro bene e per le generazioni future – ha affermato Lise Kingo, Ceo e direttore esecutivo del Global Compact delle Nazioni Unite. – Sempre più aziende supportano tali obiettivi e ora dobbiamo rendere la sostenibilità una realtà mainstream per le piccole e grandi aziende di tutto il mondo. È incoraggiante vedere come i nostri dieci principi sui diritti umani, il lavoro, l’ambiente e la lotta alla corruzione stiano aiutando le aziende a migliorare le loro performance di sostenibilità”.
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