4 strumenti per far fronte alla crisi climatica, oltre le Cop
La Cop28 è finita, ma bisogna essere consapevoli del fatto che il vero test risiede altrove. Dalla disinformazione al ruolo delle città, ciò che conta avviene lontano dai riflettori.
Caterina Sarfatti
Editorialista
Guido il programma globale “Inclusive climate action” di C40 Cities che supporta i sindaci e le città nel rendere le proprie strategie climatiche più inclusive, eque ed accessibili. Precedentemente, ho lavorato come policy advisor e project manager per le Relazioni internazionali del Gabinetto del sindaco di Milano, ed ha collaborato con il Consiglio italiano per i rifugiati (Cir) a Roma e con la Federazione internazionale per i diritti umani (Fidh) a Parigi.
La Cop28 è finita, ma bisogna essere consapevoli del fatto che il vero test risiede altrove. Dalla disinformazione al ruolo delle città, ciò che conta avviene lontano dai riflettori.
Quello che stiamo facendo per far fronte alla crisi climatica attuale non è abbastanza. Ma c’è qualcuno che sta effettivamente facendo qualcosa: i sindaci delle grandi città del mondo.
Non si può superare la crisi climatica senza combattere ciò che nutre nazionalismi e populismi: le ineguaglianze. La giustizia sociale e climatica sono intrinsecamente connesse, e richiedono azioni coraggiose e transnazionali.
La conferenza sul clima a San Francisco è stata qualcosa di diverso: un “acceleratore” di impegni, il ritrovarsi della società che si sente coinvolta, ma si credeva perduta. L’editoriale di Caterina Sarfatti sul Global climate action summit.