Arte italiana all’asta per l’equilibrio idrico del pianeta
Christie’s e Water Academy celebrano una nuova alleanza tra arte e ambiente attraverso un’asta che devolverà parte del ricavato a studi, ricerche e campagne di sensibilizzazione sull’acqua.
Yamina Oudai Celso
Contributor
Ho manifestato molto presto i sintomi di due vizi incurabili, ovvero la filosofia e la scrittura: la prima si è incanalata in un dottorato di ricerca, nella pubblicazione di un libro su Freud edito da Bollati Boringhieri e in un’attività accademica a cavallo tra Venezia, Ginevra e Parigi, mentre la seconda è sfociata in un’ormai più che decennale collaborazione giornalistica con le pagine culturali di varie testate cartacee e on line, con particolare attenzione all’arte, alla letteratura e ai viaggi. Sempre a caccia di quel fil rouge che accomuna cultura, arti, architetture e paesaggi, poiché le emozioni più intense o le riflessioni più istruttive sono nel mio caso sempre innescate dalla Bellezza, che inevitabilmente implica –e da alcuni decenni a questa parte spesso coincide con– un armonioso dialogo con l’ambiente e col resto del pianeta. Le mie “droghe” preferite? Un concerto dal vivo di Keith Jarrett o uno di Itzhak Perlman, un film del mio adorato Luchino Visconti, una poesia di Baudelaire, un “Don Giovanni” mozartiano cantato come si deve o una pièce di Shakespeare, ma anche l’intera giornata trascorsa in cucina ad inventare ricette, o la contemplazione dei miei “alter ego” animali, ovvero i gatti (di casa e non), i ghepardi, i leoni e tutti i felini in generale: se non vengono sul mio divano, vado io nella savana a cercarli.
Citazione preferita. “Bisogna avere ancora del Caos dentro di sé per poter generare una stella danzante” (Friedrich Nietzsche)
Christie’s e Water Academy celebrano una nuova alleanza tra arte e ambiente attraverso un’asta che devolverà parte del ricavato a studi, ricerche e campagne di sensibilizzazione sull’acqua.
L’abitazione ideale dei bioarchitetti è concepita secondo un approccio olistico che tiene conto non solo dell’impatto ambientale ma anche di ogni possibile ripercussione sulla salute degli inquilini, privilegiando materiali naturali non trattati e riducendo i danni dei campi elettromagnetici, delle esalazioni inquinanti o delle superfici troppo lucide.
Dinamici, ecologici ed informali, gli skater creano ambienti casalinghi strutturati ad immagine e somiglianza della loro passione sportiva, tra atmosfere minimaliste, skateboard trasformati in mensole portaoggetti, rastrelliere di ferro o scarpiere dotate di spazi per riporre le tavole.
Grazie all’immersione multimediale ultra tecnologica proposta dall’Atelier des Lumières, primo centro parigino dedicato all’arte digitale, è possibile accostarsi ai capolavori della Secessione viennese di Klimt.
Sebbene trascorrano il loro tempo ad abbellire e decorare spazi urbani, gli street artist preferiscono abitare dimore dai muri intonsi, con atmosfere essenziali e spazi aperti facilmente riconfigurabili secondo l’estro creativo del momento.
Qual è l’idea di comfort domestico di chi ha fatto dell’agricoltura biologica il perno del proprio lavoro e della sostenibilità ambientale un valore essenziale della propria vita?
Dalle ricercatezze dandy ai dettagli nautici di una casa galleggiante, dagli insostituibili coinquilini a quattro zampe agli arredi di famiglia immortalati tra le pagine dei romanzi, le case incomparabili e personalissime degli scrittori testimoniano la continuità inestricabile tra vita e letteratura.
Anticonvenzionali, innovativi e mai banali, i designer automobilistici concepiscono l’ambiente casalingo come un luogo in cui sperimentare soluzioni multifunzionali e strategie anti-stress, ma soprattutto mantenere in costante allenamento l’immaginazione e la creatività.
L’innata propensione degli ingegneri a razionalizzare gli sforzi e ottimizzare i risultati li orienta verso scelte ispirate da un netto rigore minimalista ma anche dalla secolare sapienza architettonica dei centri storici e dalla minuziosa pianificazione di un comfort fondato sulla sostenibilità.
Per deformazione professionale i critici d’arte hanno sviluppato un atteggiamento naturalmente smaliziato, selettivo e talvolta distaccato verso gli oggetti di pregio, e in alcuni casi arrivano a identificare il comfort in atmosfere immateriali fatte di suoni, luci, abitudini o rituali.
Le comodità della vita casalinga rappresentano per le food blogger uno strumento di lavoro attraverso il quale creare atmosfere e suggestioni da trasmettere via social-network, ma anche un variegato mix di storie di vita, passioni e retaggi dell’infanzia.