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Un’ampia e concreta iniziativa di gestione sostenibile dell’acqua in Tunisia è stata lanciata a Bruxelles nel corso degli European Develompment Days: un progetto che prevede l’impegno di Cnh Industrial a finanziare e riorganizzare le scarse e preziose risorse idriche nelle zone più desertiche del Paese. Il progetto è oggetto di un accordo stipulato con la Fao per tre anni. L’iniziativa
Un’ampia e concreta iniziativa di gestione sostenibile dell’acqua in Tunisia è stata lanciata a Bruxelles nel corso degli European Develompment Days: un progetto che prevede l’impegno di Cnh Industrial a finanziare e riorganizzare le scarse e preziose risorse idriche nelle zone più desertiche del Paese. Il progetto è oggetto di un accordo stipulato con la Fao per tre anni.
L’iniziativa interessa il governatorato di Kebili, una delle zone più aride del paese. Gli obiettivi sono numerosi: costruire e riparare i sistemi tradizionali di raccolta delle acque, realizzare orti per le famiglie, migliorare l’attività pastorale e creare frutteti e nuove aree boschive. Il tutto per assicurare una gestione pienamente sostenibile dell’acqua, risorsa quanto mai preziosa in un’area ad alto rischio di desertificazione.
Il progetto Cnh Industrial viene raccontato puntigliosamente attraverso un grande reportage fotografico a cura di Elisabetta Lattanzio Illy: così si avrà una testimonianza vera e coinvolgente della situazione attuale e degli sviluppi, passo dopo passo, del progetto.
Giornalista e fotografa,Elisabetta Lattanzio Illy sta dunque lavorando per costruire una documentazione per immagini, che è inoppugnabile ed evocativa. Grazie a questa serie di fotografie di grande impatto, mostrate in anteprima a Bruxelles, si ribadisce l’importanza del progetto nei confronti delle popolazioni interessate e di documentano le positive trasformazioni in atto.
Le immagini fotografiche hanno un’importanza nevralgica nel confermare che in Africa, che è certamente in crescita in molti settori, ancora due terzi delle popolazioni subsahariane vivono in condizioni ambientali precarie. Una situazione che potrebbe addirittura peggiorare: secondo le proiezioni demografiche delle Nazioni Unite, entro il 2035 l’Africa avrà raddoppiato la propria popolazione, raggiungendo più di due miliardi di abitanti.
In questo contesto Cnh Industrial, che ha una lunga storia di presenza nel continente, è già impegnata in alcuni progetti che sostengono le comunità locali. Uno dei più impegnativi è proprio questo, legato alla gestione dell’acqua in una delle zone meno fertili della Tunisia.
Nel 2016 New Holland Agriculture, uno dei marchi più noti di macchine agricole del gruppo, ha firmato un accordo con la Fao (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) e il ministero dell’Agricoltura della Tunisia. Ha così preso avvio un progetto di gestione sostenibile dell’acqua nel governatorato tunisino di Kebili, la seconda regione più grande del paese e uno dei luoghi più aridi.
Per tre anni New Holland contribuirà alla costruzione e alla riparazione dei sistemi tradizionali di raccolta dell’acqua, alla creazione di orti per le famiglie, al miglioramento delle attività di pastorizia e alla creazione di frutteti e nuove aree boschive. Cnh Industrial e New Holland Agriculture contribuiscono con un finanziamento di 50mila dollari all’anno per la durata del progetto, fino al 2018, che si aggiungono ai 200mila stanziati dal Governo tunisino e da altri enti sostenitori. Ovviamente il coinvolgimento delle popolazioni locali è un aspetto fondamentale dell’iniziativa, che si prefigge di lavorare non solo a livello infrastrutturale, ma anche educativo, sociale, umano.
Risultati possibili grazie al fruttuoso approccio di cooperazione tra pubblico e privato e in linea con i 17 Obiettivi per Trasformare il Mondo delle Nazioni Unite, tra cui si trovano infatti “acque pulite e igiene”, “città e comunità sostenibili”, “produzione e consumo responsabili”. In accordo con i sempre maggiori sforzi della Tunisia per la solidarietà sociale, lo sviluppo rurale e il miglioramento delle condizioni di vita, l’iniziativa è un fulgido esempio dell’impegno profuso da New Holland e Cnh Industrial per la sostenibilità.
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