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Pedon e Favini lanciano la carta realizzata con gli scarti delle lenticchie
Dopo la carta realizzata con gli scarti di lavorazione dei fagioli, ecco Crush Lenticchia, carta che utilizza lenticchie scartate dal processo produttivo.
Sono le lenticchie scartate dal processo produttivo perché non conformi agli standard che oggi diventano carta. Semi aggrediti da insetti, deteriorati o anneriti tornano nel ciclo in un’ottica di economia circolare, dove gli scarti diventano risorse.
È quanto accade con Crush Lenticchia, la nuova carta nata dalla collaborazione tra Pedon, azienda che opera nel settore di cereali, dei legumi e semi e Favini, storica cartiera del vicentino che da tempo produce tutta una gamma di carta realizzata con scarti provenienti dal settore agroalimentare.
“Crush Lenticchia conferma il nostro impegno nella promozione di attività economiche rispettose dell’ambiente”, spiega Luca Zocca, marketing manager di Pedon. “L’idea di recuperare gli scarti vegetali delle nostre lavorazioni e reintrodurli in un ciclo economico circolare si è dimostrata vincente e il nostro continuo lavoro nel progetto ha portato a questo nuovo importante risultato che ci permette di allargare i possibili usi e settori di destinazione”.
Crush Lenticchia, la carta di Favini prodotta da scarti del legume su ANSA.it https://t.co/nn7LOkGGYe
— Favini (@favini_it) 27 aprile 2016
Le lenticchie scartate diventano nuove risorse
Questo progetto conferma la collaborazione nata durante Expo 2015, quando fu lanciata Crush Fagiolo, la carta realizzata con gli scarti della lavorazione dei fagioli. Questa nuova carta permette di ridurre l’utilizzo di cellulosa del 15 per cento e di ridurre del 20 per cento le emissioni di gas a effetto serra dovuti alla sua produzione: una carta dalla colorazione bianca naturale, porosa al tatto e con i residui delle lenticchie ben visibili. “Siamo orgogliosi di presentare Crush Lenticchia, una carta straordinaria che permette il riuso creativo di un materiale che altrimenti finirebbe il proprio ciclo di vita in discarica”, conclude Eugenio Eger, amministratore delegato di Favini. “Tutte le nostre operazioni di up-cycling seguono la filosofia green di Favini, da anni impegnata nella ricerca di materiali alternativi alla cellulosa per la produzione della carta”.
La partecipazione alla Green to Work Week
L’azienda veneta parteciperà per il secondo anno consecutivo all’iniziativa Green to Work Week, voluta da un gruppo di imprese del territorio per promuovere la mobilità sostenibile aziendale: dal 23 al 28 maggio tutti i dipendenti degli enti e delle aziende partecipanti saranno così invitati ad andare al lavoro in modo sostenibile, utilizzando mezzi pubblici o la bicicletta, rinunciando all’automobile oppure condividendola con altre persone che percorrono lo stesso tragitto.
I chilometri percorsi a basse emissioni saranno inoltre convertiti in donazioni a supporto di 9 fondazioni che operano nelle aree più svantaggiate del mondo, grazie alla collaborazione con l’iniziativa Adecco Win4Youth. Un modo concreto di fare responsabilità sociale d’impresa, coinvolgendo i dipendenti e promuovendo azioni concrete sul territorio e sulla società.
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