Dopo un mese di razionamenti, sono stati completati i lavori per la condotta provvisoria che porterà l’acqua dal fiume alla diga di Camastra, ma c’è preoccupazione per i livelli di inquinamento.
Scania, il futuro del trasporto è sostenibile e intelligente
Scania, che ha preso parte alla recente conferenza Onu sul clima, ha annunciato l’intenzione di guidare il cambiamento verso un futuro maggiormente sostenibile.
Si è conclusa lo scorso 19 novembre la ventiduesima conferenza delle Nazioni Unite sul clima (Cop 22). L’obiettivo della Cop 22, riunitasi a Marrakech a circa un anno di distanza dalla Cop 21 di Parigi, era quello di rendere operativo l’Accordo siglato in Francia, entrato in vigore il 4 novembre, che prevede di mantenere l’aumento della temperatura media globale al di sotto dei due gradi centigradi.
L’impegno di Scania per il clima
Alla conferenza, alla quale erano presenti imprese, Ong, associazioni, enti locali e sindacati, ha partecipato anche Scania, azienda svedese produttrice di veicoli industriali. La società ha annunciato che rinnoverà il proprio impegno nel limitare le emissioni inquinanti.
Ecocarburanti, veicoli elettrici e trasporto intelligente
“Noi di Scania siamo convinti che esistano delle strade percorribili alla nostra portata e che possiamo aiutare su scala globale a costruire un sistema di trasporto sostenibile – ha dichiarato Henrik Henriksson, presidente e ceo dell’azienda svedese. – Questo richiede un allineamento ai principi della visione ampia ed olistica di Scania, e la buona notizia è che i mezzi per farlo sono ampiamente disponibili. Quello che dobbiamo fare è concentrarci sull’utilizzo di carburanti alternativi, sull’elettrificazione e sui sistemi di trasporto intelligente. E dobbiamo concentrarci su tutte queste aree contemporaneamente, visto che l’una è di supporto all’altra”.
Il ruolo dell’industria dei trasporti nella riduzione di CO2
Il settore dei trasporti, uno dei comparti più inquinanti, ha una grande responsabilità nella riduzione delle emissioni di gas serra per rispettare gli standard fissati dall’Accordo di Parigi. L’obiettivo di riduzione delle emissioni fissato dall’Unione europea prevede il taglio del 40 per cento delle emissioni dei gas serra rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030 e il raggiungimento di una quota di energie rinnovabili di minimo il 27 per cento sul consumo energetico totale.
Addio ai combustibili fossili entro il 2050
Attraverso strategie di trasporto intelligente che comprendono l’ottimizzazione dei carichi e la pianificazione delle rotte e con un crescente ricorso ai biocarburanti rinnovabili e ai veicoli elettrici, Scania ritiene che il settore dei trasporti possa raggiungere gli obiettivi fissati e che il settore del trasporto europeo potrebbe fare a meno dei combustibili fossili entro la fine del 2050. “Non c’è tempo da perdere e noi stiamo già lavorando con aziende di trasporto all’avanguardia e con i loro fornitori per adottare delle misure di riduzione di carburanti fossili che siano efficienti ed immediate”, ha concluso Henriksson.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il livello di inquinamento supera di 60 volte il limite fissato dall’Organizzazione mondiale della sanità. Il governo ha chiuse le scuole e ha invitato gli anziani a stare a casa.
Un’escursionista ha scoperto per caso un sito fossile risalente al Permiano, venuto alla luce a causa dello scioglimento di un ghiacciaio.
L’aviazione privata “vola” anche troppo: le emissioni nel 2023 hanno raggiunto le 15,6 milioni di tonnellate di CO2.
Le Azzorre hanno approvato una legge per istituire la più vasta Amp dell’Atlantico settentrionale, pari al 30% dell’oceano intorno all’arcipelago.
Sostenibilità e blue economy aprono nuove prospettive per le professioni del mare: intervista a Massimo Bellavista su Gen Z e green jobs del futuro.
Finanza etica e sostenibile catalizzano il cambiamento nella blue economy, creando nuove opportunità economiche e ambientali.
“Le imprese sanno come andare verso investimenti green, ma hanno bisogno di politiche chiare”, spiega Irene Priolo, presidente dell’Emilia-Romagna.
L’albero potrebbe avere fino a mille anni, ma è stato scoperto solo dal 2009, dopo la segnalazione di una band della zona, che ora gli dedicherà un brano.