Sulle Dolomiti sono apparsi degli adesivi che invitano a riflettere sugli impatti dell’overtourism. Dopo Spagna e Grecia, il dibattito arriva anche in Italia.
Tnt a Milano fa l’ultimo miglio in bicicletta
Nuova iniziativa del corriere espresso che, all’interno di Area C rinuncia ai furgoni testando il sistema di consegne a pedali.
Sarà un piccolo gruppo di bici a scatto fisso, cinque in tutto, a sostituire i 4 furgoni che fino a ieri operavano nelle vie del centro cittadino per la consegna di piccoli pacchi e plichi.
Il “Bike Delivery Service”, così il nome del servizio, fa parte della politica già attiva da anni del gruppo, che punta alla riduzione del traffico cittadino e alla sostenibilità dell’intera filiera logistica, ottimizzandone consumi ed emissioni inquinanti.
Le bici, fornite dalla “Bh Bikes”, del peso di 12 Kg, sono dotate di doppio freno al manubrio mozzo posteriore “flip flop” e single speed, e non sono assistite elettricamente. L’azienda ha calcolato, su prove già effettuate sul campo, che ogni ciclista percorrerà in media 20 Km al giorno (circa 5.000 all’anno), eguagliando le consegne fatte tramite furgone. Solo che queste saranno ad emissioni zero, almeno per quanto riguarda l’ultimo miglio.
“Sono orgoglioso di presentare la nostra flotta di biker, perché si integra alla perfezione con i servizi green come High street e Glamour già attivi in città per importanti clienti dell’alta moda e tutti effettuati con mezzi interamente elettrici”, ha dichiarato Christophe Boustouller, amministratore delegato di Tnt. “Il nostro modello di green logistics sia nell’ultimo miglio, sia nell’intera supply chain dei clienti è in continua espansione: a Padova e Vicenza ad esempio utilizziamo da oltre due anni i tricicli elettrici e abbiamo intenzione di operare presto in altri grandi centri urbani”.
Milano come città test per la logistica a basse emissioni: già da tempo infatti, nelle vie dedicate allo shopping, Tnt consegna grazie a veicoli elettrici. Con Glamour ad esempio, veicolo dedicato all’ultimo miglio, in grado di caricare 850 Kg pari a 3,5 metri cubi, si possono percorrere 110 Km ed è possibile ricaricarlo attraverso le colonnine messe a disposizione dal Comune di Milano all’interno dell’Area C.
“L’introduzione di questo nuovo servizio, che opererà all’interno della Cerchia dei Bastioni, si delinea come un ulteriore sviluppo di Area C, in una logica di riduzione del traffico e delle emissioni di PM10″, ha commentato l’assessore alla mobilità e ambiente del Comune di Milano. “Il Bike Delivery Service, che vede la sostituzione di ben 4 camion con 5 mezzi completamente ecologici e non ingombranti, rappresenta una delle strade sicuramente più sostenibili e auspicabili per il trasporto merci nell’ultimo miglio”.
Tutte le immagini via Tnt
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Anche nel 2023 il centro e il sud America sono state le zone del mondo più pericolose per i difensori dell’ambiente, conferma la ong Global witness.
I tre Paesi del Pacifico, assediati dall’innalzamento degli oceani, hanno presentato proposta formale alla Corte penale internazionale.
Si parla per ora di 230 vittime, di cui 128 uccise da frane e inondazioni improvvise. Centinaia di migliaia di persone evacuate e danni alle fabbriche
Il 22 aprile 2021 è entrato in vigore l’accordo di Escazú, per la tutela delle persone che si battono per l’ambiente in America Latina.
Dopo il sì della Corte costituzionale, anche in Colombia può entrare in vigore l’accordo di Escazú per la tutela degli attivisti ambientali.
Il rapporto di Legambiente conferma lo stato critico del mare italiano, tra abusi edilizi, sversamenti, pesca illegale e cattiva gestione dei rifiuti.
Dom Phillips e Bruno Pereira, giornalista e avvocato che indagavano i traffici nell’Amazzonia brasiliana, sono stati uccisi il 5 giugno 2022. Dopo due anni, le indagini subiscono un duro colpo.
L’alluvione a San Felice a Cancello, in Campania, conferma la fragilità del nostro territorio. Ma le misure di prevenzione stentano ad arrivare.