Nel 2020 eolico, solare e le altre fonti rinnovabili hanno superato i combustibili fossili nella produzione di energia tedesca. In calo le emissioni di CO2.
Il 2020 non è stato solo l’anno della pandemia. In Germania infatti, secondo i dati preliminari dell’agenzia di rete federale (BNetzA) e del think tank Agora Energiewende, l’eolico, il solare fotovoltaico e le altre fonti rinnovabilihanno superato i combustibili fossili nella produzione di energia tedesca. Complice il calo dei consumi energetici, di un inverno relativamente mite per il paese e il calo della produzione industriale. L’agenzia che segue la transizione energetica tedesca afferma inoltre che l’energia eolica, da sola, ha prodotto più elettricità delle centrali a lignite e carbone del paese.
Il carbone continua a perdere terreno in Germania
Agora Energiewende spiega che lo scorso anno le centrali a gas, carbone e nucleare hanno perso sei punti percentuali nel mix di generazione elettrica, fornendo per la prima volta solo la metà dell’elettricità tedesca. Al contrario, gli impianti di energia rinnovabile hanno aumentato la loro produzione fino al 45 per cento del mix energetico. In termini di consumo di energia elettrica, che esclude il surplus di esportazione di energia elettrica, le rinnovabili hanno raggiunto una quota del 46,2 per cento, in aumento di 3,8 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Senza la pandemia e il conseguente calo del 3,6 per cento della domanda di elettricità, l’agenzia sottolinea che la quota di energie rinnovabili sarebbe stata del 44,6 per cento nel 2020.
Due terzi dell’aumento delle energie rinnovabili è attribuibile ad un anno stabile per l’eolico e ad una maggiore produzione da parte dell’energia eolica offshore; un terzo invece al fotovoltaico. Con 51 terawattora, l’energia solare ha fornito per la prima volta più elettricità del carbon fossile (42,5 terawattora). Al contrario, l’energia eolica ha continuato a crescere lentamente nel 2020 e quindi non ha dato quasi alcun contributo alla crescita delle energie rinnovabili.
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Eolico in stallo, bene il fotovoltaico ma non basta per ridurre le emissioni della Germania
“A soli 12 terawattora, la crescita delle energie rinnovabili è comunque ben al di sotto della media degli ultimi anni a causa proprio della crisi dell’energia eolica”, ha detto in una nota Patrick Graichen, direttore di Agora Energiewende. “Non è neanche lontanamente sufficiente perché la Germania raggiunga i suoi obiettivi climatici per il 2030″. Graichen afferma infatti che la crescita dell’energia eolica dovrebbe essere triplicata e quella solare raddoppiata, in linea con i tassi di crescita che il paese registrava qualche anno fa.
Come riporta anche l’agenzia Clean energy wire, l’espansione dell’energia eolica è rimasta più o meno la stessa, mentre il solare è andato tutto sommato bene. Lo scorso anno in Germania le nuove installazioni solari su tetto sono aumentate del 25 per cento rispetto al 2019 e quasi ogni decimo kilowattora consumato di elettricità proveniva dall’energia solare.
Più rinnovabili significa meno emissioni di CO2
Accompagnata da un calo dei prezzi dei crediti di carbonio, la Germania ha ridotto le emissioni totali di circa il 42 per cento rispetto ai livelli del 1990, superando il suo obiettivo originale per il 2020. Tuttavia, il think tank Agora Energiewende afferma che ciò non sarebbe accaduto senza la pandemia e prevede un aumento delle emissioni nel 2021.
Questo però non sarebbe sufficiente secondo il Clean energy wire, perché appena la crisi inizierà a scemare è previsto un aumento delle emissioni. “Il ministro dell’Ambiente Svenja Schulze – scrive l’associazione – ha affermato che il calo delle emissioni è anche il risultato delle decisioni di politica climatica, non solo della pandemia. Ma non ha detto che ciò significherebbe per la Germania dover aumentare anche il suo obiettivo nazionale di riduzione dei gas serra per il 2030”.
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