A febbraio, in Irlanda, è stato introdotto un sistema di riciclo della plastica che ha permesso di raccogliere 630 milioni contenitori.
In azienda l’auto è verde
il 20% della produzione di CO2 deriva dal trasporto su strada, di cui il 12% dalle automobili. Anche le flotte aziendali hanno una loro responsabilità.
Perché la necessità di un convegno
nazionale sulle “green fleet”, le flotte verdi?
Perché il 20% della produzione di CO2 deriva dal
trasporto su strada, di cui il 12% dalle automobili. Anche le
flotte aziendali hanno una loro responsabilità o, vedendola
in positivo, un’opportunità di promuovere la riduzione di
questi carichi di CO2. Questa è la prima motivazione che
abbiamo colto nell’organizzare il convegno, assieme a Mission
Fleet.
Ci sono esempi di aziende europee ed italiane che hanno
adottato una mobilità sostenibile?
Ci sono dei dati a livello europeo. La sostenibilità
delle flotte aziendali è un obiettivo difficile da
raggiungere: si pensi che in Inghilterra solo il 4% delle
società ha una policy auto sostenibile, il trend atteso per
l’Europa, entro quest’anno, è dell’8%.
Le società, ad oggi, ricercano prima la sicurezza dell’auto,
il prezzo, enentuali vantaggi nel trattamento fiscale, confort,
costi di gestione e solo al sesto posto collocano la
compatibilità ambientale, al settimo marca e design.
Quello che possono fare le società sono cose diverse: ad
esempio considerare non solo il rapporto costo-beneficio ma anche
il costo totale di uso e di proprietà, includendovi anche
l’impatto ambientale, passando da una visione di breve termine ad
una di lungo termine.
E poi l’eco-drive: guidare in maniera ecocompatibile, a bassa
velocità, a bassi regimi, controllare gli pneumatici, avere
navigatori che danno il percorso più rapido… Questa
è la nuova policy che molte società stanno cercando
di attuare.
Quanto può risparmiare un’azienda con una flotta
verde?
Il parametro principale di risparmio dipende dalla scelta del
modello dell’auto e dal suo utilizzo. Se la sappiamo usare in modo
più razionale il risparmio è molto forte. Bisogna
intervenire soprattutto sulle persone che fanno parte della nostra
società: invece di acquistare dei suv, scegliamo macchine
più piccole, che consumano meno.
L’evento è a Impatto Zero®: perché
questa scelta?
Dobbiamo dare l’esempio. Impatto Zero® vuol dire che abbiamo
compensato tutte le emissioni di CO2 che sono previste per
l’evento, che provengono dai trasferimenti delle persone,
dall’utilizzo della sede del convegno, l’organizzazione dei
servizi. E’ il minimo che possiamo fare!
Per info: http://www.acquistiesostenibilita.org/eventi.asp
Chiara Boracchi
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