Una serie di incendiè divampata attorno alla centrale di Chernobyl, teatro del peggiore disastro nucleare della storia dell’umanità, nel 1986. Secondo quanto affermato nella giornata di domenica da Lyudmyla Desinova, ex ministro del lavoro e delle politiche sociali dell’Ucraina, i roghi coprirebbero una superficie pari a circa 10mila ettari.
Wildfires have broken out in the forest near the Chernobyl nuclear plant, now controlled by the Russian Army, Ukrainian media said. Forest fires are common in the area, but some fear that radiation could spread in the smoke if the fires burn unchecked.https://t.co/MHdNjAZmDQ
L’Ucraina chiede di smilitarizzare la zona attorno a Chernobyl
“Abbiamo registrato 31 incendi, che stanno provocando un aumento della contaminazione radioattiva nell’aria”, ha spiegato. La stessa Desinova ha precisato che, allo stato attuale, i vigili del fuoco ucraini non sono in grado di raggiungere la zona, da settimane controllata dall’esercito russo.
Le foreste che circondano la centrale di Chernobyl sono ancora contaminate. L’area, infatti, fa parte della cosiddetta “zona di esclusione”. Bruciando, perciò, la foresta libera nell’aria sostanze radioattive assieme ai fumi. Non a caso, già nell’aprile del 2020, in occasione di un altro incendio, gli abitanti della capitale Kiev, situata a più di 100 chilometri dalla centrale di Chernobyl, erano stati invitati a non uscire di casa e a mantenere chiuse le finestre.
Ukraine demands from the UN Security Council to take immediate measures to demilitarize the Chernobyl Exclusion Zone and to establish a special UN mission there https://t.co/zsxi2aBVoR
All’epoca, i fumi radioattivi erano stati trasportati dai venti ed erano stati registrati anche in altre nazioni europee, benché con livelli di radioattività non pericolosi per la salute umana. La vice primo ministro ucraina, Iryna Vereshchuk, ha confermato che, per ora, “è impossibile controllare e domare gli incendi nella loro totalità a causa della presenza delle forze di occupazione di Mosca. È per questo che chiediamo al Consiglio di sicurezza della Nazioni Unite di adottare immediatamente tutte le misure necessarie al fine di smilitarizzare la zona di esclusione di Chernobyl”.
L’Aiea: nessun rischio per la salute umana, ma il personale deve riposare
L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) ha in ogni caso indicato, la settimana scorsa, che gli incendi attorno alla centrale nucleare non presentano gravi rischi dal punto di vista della radioattività. Lo stesso organismo ha spiegato, domenica 27 marzo, che la situazione attuale delle centrali nucleari ucraine non è cambiata.
La Aiea ha tuttavia smesso di riceve in diretta i dati provenienti dalla centrale di Chernobyl a partire dallo scorso 9 marzo. Domenica ha reiterato il proprio appello affinché siano consentiti turni di riposo al personale che opera nella centrale. Da quando quest’ultima è nelle mani dei russi, infatti, gli ingegneri e i tecnici non possono entrare né uscire dalla struttura.
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