Gli incendi in Siberia hanno già provocato la morte di almeno dieci persone; le fiamme si propagano velocemente per i forti venti nella Russia orientale.
Almeno dieci persone sono morte negli incendi in Siberia, nella Russia orientale.
A causa della ferocia delle fiamme, la regione di Krasnoyarsk ha dichiarato lo stato di emergenza.
Il presidente Vladimir Putin è intervenuto in diretta televisiva per discutere della grave situazione in corso che rischia di ripetere i disastri provocati dalle fiamme nel 2021.
Fiamme nella terra simbolo di freddo e ghiaccio: in Siberia gli incendi stanno devastando la regione russa di Krasnoyarsk e non accennano a fermarsi. Almeno dieci persone sono decedute secondo fonti internazionali; i forti venti che in questi giorni colpiscono la regione nella Russia orientale rischiano di aumentare i danni impedendo le rischiose operazioni di soccorso. Il presidente Vladimir Putin è intervenuto in diretta televisiva – mentre l’esercito russo continua l’offensiva in Ucraina – per spronare i vigili del fuoco e chiedere loro di fare di più: il governo di Mosca non vuole che si ripetano i danni causati dagli incendi nel 2021 nella stessa Siberia. Il fuoco si sta diffondendo in diversi villaggi nei distretti della regione e le evacuazioni sono in corso nelle città di Talashanka e Nikolsk.
Fiamme alimentate da venti forti in Siberia
In numerose località della Siberia sono stati segnalati incendi che hanno già distrutto molte case e fabbricati agricoli. Il governatore regionale di Krasnoyarsk, Alexandre Uss, ha affermato che venti forti fino a 144 chilometri all’ora stanno abbattendo alberi e linee elettriche in vaste aree della regione, alimentando le fiamme che 300 vigili del fuoco e 90 veicoli provano a contenere. “Gli aerei non possono essere utilizzati per combattere gli incendi a causa dell’elevato carico di vento”, ha detto il servizio di emergenza di Krasnoyarsk sul suo canale Telegram.
Недалеко от Омска по Черлакскому тракту горит больше 100 гектар соснового леса. Марёво и дым от пожаров видно за десятки километров, в том числе и в Омске.
Тем временем губернатор области проводит фестивали «Zа президента», а чем занимается региональный МЧС, вообще не ясно 🤬 pic.twitter.com/YpB6elvduI
— Омское гражданское объединение (@omsk_ogo) April 18, 2022
Sui social in Russia sono diventate virali le immagini e i filmati che mostrano il cielo siberiano oscurato dal fumo, con i soccorritori che provano a opporsi a forti raffiche di vento durante le operazioni di sicurezza. I vigili del fuoco devono far fronte alla difficoltà nel raggiungere gli incendi in aree rurali con edifici prevalentemente in legno. Quasi 300 incendi sono stati segnalati nella regione di Omsk, nella Siberia occidentale, con il fumo che ha raggiunto la città di Tyumen a 625 chilometri di distanza. Sono stati aperti rifugi temporanei per le persone nelle zone più colpite e sono disponibili anche unità di supporto medico e psicologico.
Il precedente degli incendi del 2021
La Siberia è stata vittima di incendi sempre più devastanti nelle ultime estati, poiché le condizioni storiche di siccità e le temperature elevate hanno trasformato le vaste distese di foreste locali in territori pronti a prendere fuoco facilmente. Gli stessi funzionari russi hanno collegato gli incendi sempre più gravi al riscaldamento globale. L’anno scorso gli incendi in Siberia hanno cancellato un milione e mezzo di ettari di vegetazione: il fatto che quest’anno siano già in corso svariate situazioni di pericolo preoccupa i cittadini e gli ufficiali.
Quest’anno, finora, ci sono stati 4.000 incendi boschivi su un’area di 270mila ettari. Roman Vilfand, del Centro di ricerca meteorologico e idrogeologico russo, ha dichiarato all’agenzia di stampa Tass che tali eventi sono rari nel mese di maggio, ma il riscaldamento globale li provocherà sempre più presto negli anni a venire. L’anno scorso, secondo un rapporto annuale europeo sul clima, gli incendi in Siberia hanno emesso 16 milioni di tonnellate nocive di gas serra in atmosfera.
Putin ha parlato degli incendi in diretta tv
Nonostante la guerra in Ucraina vada avanti da più di due mesi, Vladimir Putin si è dedicato personalmente alla questione degli incendi siberiani. In un incontro organizzato dal governo, trasmesso dalla televisione di stato, Putin ha affermato che gli incendi stanno causando notevoli danni materiali e rappresentano una minaccia per la vita, l’ambiente e l’economia. Da Mosca, Putin ha riservato anche un messaggio diretto ai vigli del fuoco locali. “Dobbiamo combattere gli incendi in modo più efficiente, sistematico, coerente e migliorare la qualità e il livello di tutti i tipi di prevenzione”, ha detto il presidente russo come riportato dal sito Cnn.
Il magazine tedesco Deutsche Welle riferisce che negli anni precedenti le truppe russe dell’esercito sono state inviate a spegnere le fiamme in Siberia. Ma con un numero significativo di soldati e risorse impegnati a combattere in Ucraina, alcuni analisti hanno sottolineato che la risposta antincendio di quest’anno potrebbe non essere all’altezza delle necessità. L’emergenza degli incendi siberiani sembra destinata ad aggravarsi ancora a causa della guerra e delle temperature in aumento in tutto il mondo.
L’albero potrebbe avere fino a mille anni, ma è stato scoperto solo dal 2009, dopo la segnalazione di una band della zona, che ora gli dedicherà un brano.
È cominciata un’altra stagione di incendi in Siberia, con quasi 200 focolai attivi. E dopo anni di negazionismo climatico, ora anche Putin inizia a preoccuparsi.
Il 29 ottobre 2018, le raffiche di vento della tempesta Vaia hanno raso al suolo 40 milioni di alberi in Triveneto. Una distruzione a cui si sono aggiunti gli effetti del bostrico, che però hanno trovato una comunità resiliente.