Il cielo rosso, l’aria satura di fumo, l’atmosfera da apocalisse. Numerose zone degli Stati Uniti occidentali stanno assistendo a scene degne di una situazione di guerra, a causa di un’ondata eccezionale di incendi, che si sviluppa dallo stato di Washington, alla frontiera con il Canada, fino alla città di San Diego, non lontano dal confine con il Messico.
Distrutto in tre giorni nell’Oregon il doppio della vegetazione che di norma brucia in un anno
Nell’Oregon, stato federale situato tra quelli di Washington e della California, almeno cinque centri urbani sono stati “significativamente distrutti”. Le autorità hanno inoltre disposto l’evacuazione di circa 40mila persone. La governatrice Kate Brown ha sottolineato che le fiamme, nel giro di soli tre giorni, hanno distrutto il doppio del quantitativo di vegetazione che normalmente viene bruciata in un anno.
Listen up: We're in an unprecedented fire event. Several significant, growing fires across the state continue to spread due to hot, dry weather & high winds. Oregonians' lives are at risk. Follow evacuation orders, try to reduce your smoke exposure – and take care of each other. pic.twitter.com/t4ZZ7qIViX
In un messaggio su Twitter, la dirigente ha rinnovato l’appello alla popolazione “a seguire gli ordini d’evacuazione e ridurre l’esposizione al fumo”. Al contempo, nella città di Molalla (a sud di Portland), i poliziotti hanno passato la giornata di giovedì 10 settembre a bussare alle porte delle case per invitare gli abitanti a lasciare le loro case.
In California il più grande incendio della storia dello stato federale
Intanto in California il bilancio si appesantisce. Sono ancora una trentina i roghi attivi. In particolare l’August Complex Fire, situato nella porzione nord-occidentale del territorio. Il 10 settembre è stato ufficialmente dichiarato il più grave incendio della storia dello stato, frutto della fusione di 37 roghi ed esteso su più di 190mila ettari.
Da Los Angeles fino a Sacramento è praticamente impossibile scorgere una porzione di azzurro. Il North Complex Fire, inoltre, ha già ucciso almeno sette persone, mentre sedici risultano disperse. Nella zona il cielo è oscurato e i raggi del sole che riescono a penetrare dipingono l’atmosfera di un inquietante colore rosso.
Il governatore Inslee: “Incendi colpa dei cambiamenti climatici”
Tre persone sono state trovate morte anche nella contea di Butte e una quarta in quella di Siskiyou, al confine con l’Oregon. Stato nel quale le vittime accertate sono tre. In Colorado, infine, l’incendio di Cameron Peak ha colpito un’area di 40mila ettari e obbligato mille persone ad abbandonare le loro abitazioni.
Un altro incendio, il Creek Fire – tra le contee di Fresno e di Madera – ha distrutto 70mila ettari, 360 edifici centinaia di case, automobili e altre strutture. Nei pressi di Los Angeles, poi, il Bobcat Fire ha già raso al suolo 9mila ettari. Dalla frontiera canadese a quella messicana, il tutto è alimentato da caldo e siccità: “Mi ricorderò di tutto questo quando dovremo assumere le prossime decisioni sulla lotta ai cambiamenti climatici”, ha dichiarato il governatore dello stato di Washington, Jay Inslee.
Watch Duty è un app dedicata agli incendi degli Stati Uniti. Aiuta i professionisti del settore e rende più tranquilli i cittadini. Ma forse sta creando dipendenza.
14 persone sono morte in Oregon per l’afa eccessiva. Gli esperti affermano che le città degli Stati Uniti avranno temperature mediorientali entro il 2100.