Costruire auto elettriche a prezzi accessibili in Europa è possibile. Magari reinventando modelli iconici del passato e conservandone il fascino, come dimostra la Renault 5 elettrica.
Incentivi auto, ok dal Senato: pronti 350 milioni per la transizione green del comparto
Con gli incentivi – validi fino a fine anno – sono stanziati 260 milioni per le vetture nuove, 40 per quelle usate e 50 per i veicoli commerciali leggeri.
C’è anche il rifinanziamento degli incentivi statali per il mondo dell’auto, tra le misure contenute nel decreto Sostegni bis approvato giovedì dal Senato. Sono 350 i milioni stanziati per favorire l’ammodernamento del parco circolante in un’ottica più sostenibile; una misura auspicata nei giorni scorsi da tutto il comparto dell’automotive, alle prese con una crisi che continua a non allentare la presa, complice anche l’emergenza pandemica. I finanziamenti del precedente fondo per le auto a benzina e gasolio meno inquinanti si erano esauriti lo scorso 8 aprile.
Incentivi destinati soprattutto alle auto nuove
Dei 350 milioni complessivi, 260 sono destinati alle auto di nuova immatricolazione, 40 a quelle usate e 50 ai veicoli commerciali leggeri. Partendo dalle risorse più consistenti, 200 milioni andranno a rifinanziare il fondo per i mezzi ibridi e per quelli alimentati a benzina e gasolio con emissioni di CO2 comprese tra i 61 e i 135 g/km, e un prezzo di listino che non superi i 40mila euro considerando anche accessori, con l’esclusione invece di Iva, Ipt e messa su strada: il tutto a patto di rottamare un veicolo usato che abbia oltre dieci anni di vita. Altri 60 milioni di incentivi sono invece destinati a rimpinguare il fondo – che, a differenza del primo, ha ancora in cassa circa 20 milioni – destinato alle auto con emissioni fino a 60 g/km: parliamo quindi di elettriche e ibride plug-in, con un prezzo di listino non superiore ai 50mila euro.
Veicoli usati, ecco le regole
Per quanto riguarda i veicoli usati, i 40 milioni sono destinati solo alle persone fisiche per l’acquisto di auto Euro 6, a benzina o diesel con quotazione media di mercato non superiore a 25mila euro. Ciò solo se si rottama contestualmente un mezzo immatricolato prima del gennaio 2011, intestato all’acquirente o a un suo famigliare convivente risultante da stato di famiglia da almeno 12 mesi. Lo sconto varia a seconda dell’impatto ambientale dell’auto: si va da 2.000 euro per la fascia 0-60 g/km a 1.000 euro per le 61-90 g/km, fino a 750 euro per le 91-160. L’usato da acquistare, inoltre, non deve aver già beneficiato degli incentivi.
Quali sono le tempistiche?
Nelle prossime ore il decreto Sostegni bis verrà convertito in legge, ed entrerà in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. I fondi valgono fino al 31 dicembre di quest’anno ma con ogni probabilità, come avvenuto in passato, verranno esauriti prima: forse già alla fine di ottobre. Il precedente finanziamento di 250 milioni, contenuto nella Legge finanziaria 2021, andò esaurito ad aprile scorso in 69 giorni lavorativi, al ritmo di 3,623 milioni di euro al giorno. Sempre a proposito del mondo dell’auto, è arrivato l’ok anche a un emendamento che prevede l’istituzione del Centro italiano di ricerca per l’automotive, che avrà sede a Torino e per il quale è stata autorizzata una spesa di 20 milioni di euro all’anno a partire dal 2021.
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