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India, la Corte suprema ferma l’abbattimento degli alberi dell’ultimo polmone verde di Mumbai
In seguito a forti proteste dei cittadini, la Corte suprema ha ordinato, per il momento, di fermare il taglio di 2.700 alberi della foresta di Aarey.
La foresta di Aarey è una lussureggiante area verde di oltre 1.300 ettari situata nel cuore di Mumbai, la più grande e popolosa città dell’India, ed è il suo ultimo grande polmone verde. Questa preziosa arteria verde, che emerge da un mare grigio fatto di palazzi e strade, offre un indispensabile contributo per ridurre l’inquinamento atmosferico, contrastare le inondazioni e regolare la temperatura. Ciononostante, il governo indiano ha autorizzato l’abbattimento di migliaia di alberi per costruire una grande infrastruttura per il rimessaggio e la manutenzione delle vetture metropolitane, in vista dell’ampliamento della metropolitana, attualmente in corso.
400 trees have been cut in the dead of the night. As citizens sang and joined hands in unity pleading to STOP this massacre. Can’t you see they are UNITED by love!?! Love for nature. Love for our children and our future. #Aarey #ClimateAction #ActNow #ChangeIsComing pic.twitter.com/7XCwSeaqDT
— Dia Mirza (@deespeak) 5 ottobre 2019
La lotta per l’ultimo polmone verde di Mumbai
Il piano di disboscamento di parte della foresta, che già, secondo il quotidiano Indian Express, avrebbe portato all’abbattimento di 2.134 alberi e prevede di eradicarne altri 2.700, ha scatenato le proteste di attivisti, cittadini, star di Bollywood e alcuni politici. Nelle scorse settimane la polizia ha arrestato oltre cinquanta attivisti che, nel tentativo di proteggere gli alberi, si sono scontrati con le forze dell’ordine. Per difendere la foresta i residenti hanno lanciato diverse petizioni per chiedere che Aarey venga dichiarata area protetta e, per aumentare la consapevolezza dell’importanza dell’area verde, hanno iniziato ad organizzare escursioni nella foresta per ammirarne la variegata biodiversità.
La Corte suprema blocca i tagli
Le proteste hanno sortito il loro effetto attirando l’attenzione della nazione e della Corte suprema dell’India che, di sua spontanea volontà e senza alcuna denuncia formale, ha deciso di occuparsi della vicenda. Lo scorso 7 ottobre l’organo giudiziario ha ordinato al governo statale del Maharashtra, dove si trova Mumbai, di fermare il taglio degli alberi fino alla prossima udienza del 21 ottobre, quando verrà riesaminata la questione. La corte ha inoltre ordinato il rilascio su cauzione di tutti gli attivisti che sono stati arrestati.
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Metro o non metro?
Le autorità ribattono che non c’è nessun’altra posizione idonea per la costruzione del capannone e che l’ampliamento della metropolitana comporterà maggiori vantaggi ambientali degli alberi, in termini di abbattimento delle emissioni. La nuova linea 3 della metro, che dovrebbe aprire nel dicembre 2021, trasporterà circa 170mila persone al giorno, eliminando quotidianamente dalle strade fino a 650mila veicoli e contribuendo a ridurre il traffico che congestiona la metropoli.
A rischio nativi e fauna
I vantaggi promessi non giustificano però, almeno secondo gli attivisti, il depauperamento della foresta di Aarey. Oltre a contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici e offrire ai cittadini un rifugio dal caos urbano, la foresta ospita diverse comunità tribali e numerose specie animali dall’importante valore naturalistico, come il leopardo indiano (Panthera pardus fusca). Ambientalisti e residenti temono che la realizzazione del grande parcheggio potrebbe dare il via all’approvazione di altri progetti, minacciando ulteriormente l’ecologia e la fauna selvatica dell’ultimo polmone verde di Mumbai.
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