Continua a crescere il numero delle vittime da coronavirus in India. Da inizio pandemia si sono raggiunti i 300mila decessi, secondo quanto riportano le autorità locali e il conteggio dell’università americana Johns Hopkins. Solo nelle ultime due settimane sono stati 50mila i morti, portando il paese asiatico con oltre 1,35 miliardi di abitanti a essere il terzo al mondo per numero di decessi. Il conteggio dei morti aggiornato dal ministero della Sanità è arrivato a 303.720 – dietro a Stati Uniti, che tocca quota 590mila, e Brasile, a 450mila. I casi di contagio si avvicinano alla soglia dei 27 milioni.
La situazione in India
La situazione in India è drammatica: gli ospedali sono saturi e lo sono anche i crematori, motivo per cui nella capitale, Nuova Delhi, si è deciso di incenerire i cadaveri in un grande parcheggio della metropoli. Ad aggravare ulteriormente il quadro di un paese che arranca nella lotta alla pandemia, c’è l’arrivo del ciclone Yaas che, secondo quando riporta il Dipartimento meteorologico indiano, si sta intensificando sulle coste nord-est del paese e si abbatterà mercoledì sullo stato dell’Odisha con piogge torrenziali e venti molto pericolosi, per poi proseguire verso il Bengala occidentale e il Bangladesh.
Another tropical cyclone, this one named Yaas, will make landfall in India this week, but this time in the northeastern part of the country https://t.co/xS5lDCLBT3
La Protezione civile rende noto che centinaia di suoi team stanno organizzando l’evacuazione della popolazione dalle zone costiere più a rischio. La settimana scorsa il ciclone Tauktae, partito dalle isole Laccadive, si è abbattuto sulle coste occidentali del paese, colpendo con intensità più forte del previsto gli stati del Maharashtra e del Gujarat e provocando gravi danni.
Uno sguardo a Colombia e Argentina
Anche in Colombia e Argentina la situazione fatica a rientrare. Il paese guidato da Iván Duque Márquez ha raggiunto domenica una nuova cifra record di infezioni giornaliere, con 21.669 nuovi casi di coronavirus in 24 ore. Secondo i dati del ministero della Salute, il numero totale di contagi rilevati ha raggiunto i 3.232.456, con 84.724 morti. La città più colpita continua a essere la capitale Bogotá. In Argentina, invece, si sono superati i 3,5 milioni di contagi, con 24.801 nuovi casi solo nelle ultime 24 ore. Il numero dei decessi è stato di 375, il che ha portato il numero complessivo da inizio pandemia a quota 74.063.
In Africa solo 15 stati hanno vaccinato il 10 per cento della popolazione entro settembre, centrando l’obiettivo dell’Organizzazione mondiale della sanità.
I cani sarebbero più affidabili e veloci dei test rapidi per individuare la Covid-19 nel nostro organismo. E il loro aiuto è decisamente più economico.
L’accesso ai vaccini in Africa resta difficile così come la distribuzione. Il continente rappresenta solo l’1 per cento delle dosi somministrate nel mondo.
La sospensione dei brevetti permetterebbe a tutte le industrie di produrre i vaccini, ma serve l’approvazione dell’Organizzazione mondiale del commercio.
L’India, martoriata dalla pandemia, ha registrato per la prima volta più di quattromila morti per coronavirus in 24 ore. Il sistema sanitario è al collasso.