44 gradi centigradi in India e 50 in Pakistan. Da settimane, le due nazioni asiatiche sono in preda ad un’ondata di caldo eccezionale. “Il nostro paese sta bruciando”, ha affermato sul Times of IndiaChandra Bhushan, uno dei massimi esperti indiani di ambiente e cambiamenti climatici. Secondo il dipartimento per la meteorologia (Imd), il mese di marzo è stato il più caldo degli ultimi 122 anni, ovvero da quando le temperature vengono misurate con regolarità.
In India il mese di marzo più caldo degli ultimi 122 anni
In India la colonnina di mercurio ha fatto segnare infatti una massima media nazionale di 33,1 gradi, con numerose località che hanno superato i 40 gradi. “Le temperature e le ondate di caldo – ha commentato Bhushan, secondo quanto riferito dal quotidiano francese Novethic – sono aumentate in modo evidente a partire dagli anni Ottanta. Ciascuno degli ultimi quattro decenni è stato più caldo del precedente. E quello compreso tra il 2011 e il 2020 è stato quello con le temperature più elevate dal 1901. Inoltre, 11 dei 15 anni più caldi della storia sono stati registrati tra il 2007 e il 2021”.
Scorching & dangerous heat on the way for India & Pakistan.
Temperatures will approach April record levels. The high 40s Celsius are expected, parts of Pakistan close to 50°C.
Una porzione dell’immensa nazione asiatica ha potuto per lo meno respirare un po’ grazie ai pre-monsoni, arrivati all’inizio del mese di aprile. Ma condizioni estreme persistono su numerose zone. Secondo l’Imd, al caldo potrebbe aggiungersi ora anche il vento, il che potrebbe provocare in queste ore delle “tempeste di polvere bollente”. Ciò in particolare nelle regioni del Punjab, dell’Haryana e di Delhi.
In Asia il fenomeno estremo sta colpendo oltre un miliardo di persone
Proprio nella capitale, dopo temperature superiori ai 40 gradi raggiunte la scorsa settimana, ci si attende di superare i 44 gradi. Secondo The Weather Channel “le possibilità che le piogge apportino un po’ di sollievo da questo caldo asfissiante sono estremamente basse. La maggior parte del territorio dovrebbe rimanere completamente all’asciutto”.
This is how the annual temperature has changed in Pakistan & India since the 19th Century using data from @BerkeleyEarth
As our planet warms, heatwaves will become more intense. Dangerous levels of heat can also occur at a greater portion of the year. pic.twitter.com/7QXSjFcN9s
Ancora peggiore la situazione del Pakistan, dove la colonnina do mercurio dovrebbe superare in alcune zone i 50 gradi centigradi. Complessivamente, l’ondata di caldo è talmente estesa da colpire oltre un miliardo di persone. Il tutto aggravato da condizioni di umidità elevata (nonostante la stagione dei monsoni non sia cominciata), che rendono ancor meno sopportabile il caldo estremo.
Si parla tanto di finanza climatica, di numeri, di cifre. Ma ogni dato ha un significato preciso, che non bisogna dimenticare in queste ore di negoziati cruciali alla Cop29 di Baku.
Basta con i “teatrini”. Qua si fa l’azione per il clima, o si muore. Dalla Cop29 arriva un chiaro messaggio a mettere da parte le strategie e gli individualismi.