In India gli elefanti mangiano la spazzatura nelle discariche e, così facendo, la disperdono nella foresta attraverso i loro escrementi.
I rifiuti che ingeriscono sono fatti per la stragrande maggioranza di plastica.
Anche in Sri Lanka negli ultimi otto anni sono stati trovati venti elefanti morti con lo stomaco stracolmo di plastica.
Il fatto che la plastica sia ovunque ormai appare quasi un luogo comune, ma le conseguenze sono talmente tante e talmente gravi da lasciare ancora a bocca aperta. Così, per esempio, si scopre che in Asia – tanto in India quanto in Sri Lanka – gli elefanti vanno alla ricerca di cibo nelle discariche e finiscono per ingozzarsi di plastica. Con gravissimi danni per la loro salute e per l’ecosistema in cui vivono.
Gli elefanti si mangiano la nostra immondizia di plastica
Gitanjali Katlam stava svolgendo il suo dottorato presso l’università Jawaharlal Nehru, nella capitale indiana Nuova Delhi, quando ha notato per la prima volta gli elefanti che facevano incetta di spazzatura nelle discariche. Con il supporto dell’organizzazione no profit Nature science initiative ha potuto approfondire le sue osservazioni, raccogliendo campioni di escrementi degli animali nei pressi della città di Kotdwara, nello stato indiano dell’Uttarakhand. La sua ricerca si è svolta sia nei pressi delle discariche, sia nella vicina foresta.
Plastic comprised 85 percent of the waste found in the elephant dung from one Indian city. The bulk of this came from food containers and cutlery, followed by plastic bags and packaging. But the researchers also found glass, rubber, fabric and other waste. https://t.co/wbAOnkxPq1
I risultati, descritti in un articolo pubblicato dal Journal for nature conservation, sono eloquenti: le feci degli elefanti sono composte per il 32 per cento da immondizia di origine umana. Di questo 32 per cento, l’85 per cento è plastica. Non si tratta tanto di microplastiche, quanto di particelle di diametro superiore ai 5 millimetri, residui di contenitori per alimenti, posate, sacchetti di plastica e altri imballaggi. Molto probabilmente, infatti, gli elefanti annusano gli scarti di cibo e finiscono per ingurgitare anche il suo packaging.
I danni per la foresta e per la salute degli animali
Gli elefanti hanno una digestione molto lenta e camminano dai 10 ai 20 chilometri al giorno: questo fa sì che svolgano un servizio ecosistemico prezioso, disperdendo i seminel proprio letame e permettendo loro di riprodursi anche a chilometri di distanza dalla pianta di origine. Se però insieme ai semi c’è anche la plastica, ciò significa che l’immondizia viene trasportata fuori dalle discariche, inquina la foresta e rischia di essere nuovamente mangiata da altri animali. Non a caso, lo studio di Katlam ha trovato più rifiuti all’interno della foresta che ai suoi margini.
Non ci sono ancora evidenze scientifiche certe su cosa comporti, per la salute degli elefanti, ingerire grandi quantità di polistirene, polietilene, bisfenolo A e ftalati. Già all’inizio del 2022, però, erano state condotte indagini analoghe dagli ambientalisti e dai veterinari dello Sri Lanka, i cui risultati non facevano presagire nulla di buono. Nell’arco degli ultimi otto anni, circa venti elefanti sono stati trovati morti nel distretto di Ampara, con lo stomaco pieno zeppo di plastica.
L’albero potrebbe avere fino a mille anni, ma è stato scoperto solo dal 2009, dopo la segnalazione di una band della zona, che ora gli dedicherà un brano.