Himalaya: un ghiacciaio cede e provoca un’inondazione, centinaia i dispersi

Il cedimento di un ghiacciaio dell’Himalaya ha provocato una rovinosa inondazione nello stato dell’Uttarakhand, in India, distruggendo due dighe.

Una gigantesca ondata di acqua e fango che nella mattinata di domenica 7 febbraio si abbatte dalle vette dell’Himalaya su una vallata, travolgendo dighe, ponti e case. Sono impressionanti le immagini in arrivo dal distretto di Chamoli, nello stato dell’Uttarakhand, in India.

Il disastro sull’Himalaya causato dal cedimento di un ghiacciaio

Di sicuro il disastro ha origine da un ghiacciaio dell’Himalaya ma, sottolinea il Guardian, non è ancora stata ricostruita la dinamica precisa. Quello che appare certo è che il ghiacciaio è parzialmente crollato facendo esondare due fiumi, l’Alaknanda e il Dhauliganga.

Prendendo velocità, il torrente di acqua, fango e pietre ha distrutto gli impianti idroelettrici di Tapovan e Rishiganga. Il primo, da 500 megawatt, era ancora in costruzione ed è gestito dalla National thermal power corporation, di proprietà statale. Più piccolo il secondo, da 13,2 megawatt; ma il Guardian sostiene che ne siano stati danneggiati altri due. Secondo alcuni funzionari di polizia citati da Reuters, sarebbe stato spazzato via anche un ponte nei pressi di Tapovan. Diversi villaggi sono stati evacuati.

18 vittime accertate, centinaia i dispersi

In queste ore circa 2mila militari, paramilitari e poliziotti hanno raggiunto il luogo del disastro. Stando all’ultimo aggiornamento diffuso dal Times of India lunedì mattina, le vittime accertate sono 26. Ma mancano all’appello centinaia di operai: 121 stavano lavorando alla diga di Tapovan, 32 a quella di Rishiganga.

I soccorritori stanno cercando di farsi strada all’interno di un tunnel lungo poco meno di un chilometro che è stato sbarrato da entrambi i lati da cumuli di fango e detriti. Hanno motivo di credere che una quarantina di persone siano intrappolate al suo interno, ma pare che non siano ancora riusciti a comunicare con loro. Domenica circa una decina di persone sono state tratte in salvo da un altro tunnel.

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