Finora sono morte almeno sette persone. Le forze di polizia stanno investigando per capire se gli incendi siano dolosi e hanno arrestato sette persone.
Indiana Jones, Dexter e Terminator da domenica insieme per il clima
Il numero 13, per gli statunitensi, porta sfortuna. Ma per quanto riguarda Years of living dangerously, Anni vissuti pericolosamente, si dovrebbe piuttosto parlare di 13 fortunato, dato che proprio domenica 13 aprile debutterà sul canale Cbs Corp Showtime la prima puntata di questo documentario sui cambiamenti climatici in nove parti diretto da James Cameron.
Il numero 13, per gli statunitensi, porta sfortuna. Ma per quanto riguarda Years of living dangerously, Anni vissuti pericolosamente, si dovrebbe piuttosto parlare di 13 fortunato, dato che proprio domenica 13 aprile debutterà sul canale Cbs Corp Showtime la prima puntata di questo documentario sui cambiamenti climatici in nove parti diretto da James Cameron.
Il regista di Avatar e Titanic, sulle orme di Al Gore e del suo An inconvenient truth che vinse l’oscar nel 2006, ha deciso di riunire diverse stelle di Hollywood per portare nelle case il problema del clima che cambia, nel tentativo di smuovere oltre all’opinione pubblica, anche le istituzioni che, secondo lui, dovrebbero prendere dei provvedimenti in merito.
Tra gli attori molto amati e seguiti che Cameron ha coinvolto ci sono dei veri “pesi massimi”: Harrison Ford, Matt Damon, Don Cheadle, Jessica Alba, Michael C. Hall e Arnold Schwarzenegger, che è anche produttore esecutivo del documentario.
I temi affrontati nelle varie puntate sono i più vari, dalla siccità alla perdita delle foreste pluviali, agli uragani. L’attore che interpreta Indiana Jones, per esempio, è andato in Indonesia per raccontare gli effetti della deforestazione, mentre Dexter si è recato in Bangladesh, un luogo minacciato dall’aumento del livello del mare.
“Se le persone guardano dei personaggi che solitamente associano a momenti di evasione, mettendo a nudo verità che fanno riflettere, si può dare a questi temi una risonanza che nonrmalmente non avrebbero”, ha detto Michael C. Hall, riferendosi al fatto che l'”utilizzo” di celebrità nel documentario facilita la divulgazione di un argomento difficile come quello del clima che cambia.
“La devastazione del pianeta che vivremo nel prossimo secolo è davvero poco conosciuta dalla maggior parte delle persone, e penso che ciò che la serie può fare sia di portare questo concetto nelle case e renderlo reale”, ha affermato Cameron. Il documentario, che si avvale del contributo di vari esperti del settore, riporta anche le posizioni dei negazionisti. A chi gli chiede perché, risponde “Penso che sia importante analizzare ciascuna delle argomentazioni degli scettici con molta attenzione. Ma quando le si analizza, queste cadono a pezzi alla luce della scienza”.
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