Indigo è il titolo del cortometraggio diretto da Shaun Monson che documenta il salvataggio di due mucche da un macello di Los Angeles nel 2020 e che ha come protagonista l’attore e attivista Joaquin Phoenix. 14 minuti di video, pubblicato in occasione della Giornata mondiale della Terra 2021, in cui Phoenix racconta l’esperienza vissuta, ma spiega anche la necessità di dire basta agli allevamenti per salvare il Pianeta.
Di cosa parla il cortometraggio Indigo
Era la notte degli Oscar del 2020 e con la statuetta dorata in mano come miglior attore protagonista per il film Joker, Phoenix pronunciava uno dei suoi più celebri discorsi su diritti animali e specismo, cioè l’attribuzione di un valore superiore agli esseri umani rispetto alle altre specie animali. Il giorno immediatamente dopo, l’attore è partito alla volta del Los Angeles animal save, l’organizzazione che organizza veglie per gli animali e si occupa di sorvegliare l’industria ovina e bovina, per contribuire al salvataggio di una mucca e del suo vitellino dal macello. L’esperienza è stata raccontata in un cortometraggio diretto da Shaun Monson – già regista di Earthlings e noto attivista per i diritti animali –, rilasciato dal Los Angeles animal save esattamente a un anno di distanza.
“Il vitellino era come congelato dalla paura – racconta Phoenix nel video –: spaventato, esausto, disidratato e chissà cos’altro. Immaginiamo la paura che questi animali provano nel momento in cui vengono trasportati dal luogo in cui sono nati fino al macello. Lì sentono odori e rumori che li terrorizzano, sono sicuro che si rendano perfettamente conto di cosa sta succedendo”. Vegano da quando aveva tre anni e attivista per i diritti animali e l’ambiente, l’attore parla di un’esperienza cruda e forte. E spiega di non essere mai stato in un macello prima di quel momento. Dalle sue parole emerge anche il legame che ha stretto con i due animali, Liberty e Indigo, chiamati così in onore di sua sorella e del figlio di lei, morto diversi anni fa.
L’impatto degli allevamenti sul Pianeta
“Quello che mi ha sorpreso di più stando vicino a questi animali è il comprendere quanto siano socievoli con l’uomo – continua l’attore –. Sembrava quasi di essere di fronte al cane o al cavallo di qualcuno. Ci sono un calore e un’intelligenza incredibili nei loro occhi, hanno chiaramente un’anima”. Oggi Liberty a Indigo vivono in un santuario cui Phoenix a fatto visita a un anno di distanza, trovando i due animali sani e perfettamente integrati. L’attore è uno dei volti più celebri della “Vegan Rebel”, quella rivoluzione vegana che, secondo lui, può dare un enorme contributo alla risoluzione della crisi climatica.
Joaquin Phoenix Reunited with Rescued Mother Cow & Calf for Earth Day https://t.co/FCKNRtjnHo
“Ogni anno dedichiamo una giornata alla Terra, ma negli altri 364 giorni consumiamo le sue risorsesenza pietà. Non possiamo negare l’impatto dannoso che l’allevamento ha sul pianeta, e il semplice atto di salvare due mucche è il riconoscimento non solo della distruzione che loro conoscono per mano dell’uomo, ma anche di quella dell’intero Pianeta. Possiamo scegliere se continuare a distruggere altre creature e l’ambiente, o iniziare a invertire la rotta per rimediare ai danni che abbiamo già fatto”. La sua svolta è avvenuta da piccolissimo quando, insieme ai fratelli, è stato testimone del “massacro di alcuni pesci”, come lo definisce. Da quel momento non ha avuto più dubbi: non avrebbe mai più fatto parte di quello scempio e fermare tutto ciò sarebbe diventata la cosa più importante della sua vita. Oggi possiamo dire che ha mantenuto fede alla sua promessa.
La regista Sarah Friedland ha usato il suo discorso di ringraziamento alla Mostra del cinema di Venezia per esprimere il suo sostegno alla popolazione palestinese. Per fortuna, non è stata l’unica.
Il 9 maggio è arrivato nelle sale italiane la pellicola “Il segreto di Liberato”. Una pellicola indipendente che racconta la vita dell’artista napoletano senza volto.
Il regista Pawo Choyning Dorji, già candidato all’Oscar per il miglior film internazionale, racconta il suo paese in C’era una volta in Bhutan, una commedia ironica e brillante che arriva al cinema il 30 aprile.
Il documentario sul legame tra industria della carne, lobby e politica è visionabile nelle sale che scelgono di proiettarlo. Il 5 maggio arriva su Rai 3.
Il docufilm Food for profit svela il legame tra industria della carne, lobby dell’agroalimentare e potere politico e chiede di fermare i sussidi pubblici agli allevamenti intensivi.
Morzaniel Ɨramari è uno dei più importanti registi indigeni brasiliani. Il suo cinema è un’immersione nella vita e cultura di una delle principali popolazioni indigene della foresta amazzonica.