I dati emersi dall’ultimo rapporto Ismea, l’ente pubblico che analizza il mercato agro-alimentare, ci obbligano a riflettere sul costo del cibo e su come buona parte del prezzo pagato non arrivi agli agricoltori.
Influenza: me la mangio!
Il primo passo è fare una scorta di vitamine. La vitamina A si trova nei vegetali verdi e rosso-arancioni. Carote quindi, ma anche zucca, albicocche secche, spinaci, broccoletti. La vitamina B è invece presente nei cereali integrali, in fagioli e lenticchie, noci e nocciole, lievito di birra, pesce. Vitamina C La parola d’ordine è agrumi! Ma
Il primo passo è fare una scorta di vitamine. La vitamina A si trova nei vegetali verdi e rosso-arancioni. Carote quindi, ma anche zucca, albicocche secche, spinaci, broccoletti. La vitamina B è invece presente nei cereali integrali, in fagioli e lenticchie, noci e nocciole, lievito di birra, pesce.
Vitamina C
La parola d’ordine è agrumi! Ma anche papaya e kiwi, patate, prezzemolo, cavolo rosso, frutti di bosco, frutta fresca in generale e la maggior parte delle verdure. Anche la vitamina E è immunoprotettiva. Fonti privilegiate ne sono il sesamo, l’olio di mais e il germe di grano.
Aglio, cipolla, scalogno, porro, piante ricche di sostanze solforate che proteggono le vie respiratorie per mezzo della ventilazione polmonare. Il limite nell’assunzione dipende dalla tolleranza individuale al gusto piccante e fortemente aromatico di questi ortaggi. L’aglio, soprattutto in sinergia con la vitamina C, è un eccellente battericida e virucida, oltre che decongestionante delle vie respiratorie e fluidificante. Uno spicchio crudo, schiacciato con lo spremiaglio e condito con olio extravergine di oliva, conserva tutti i principi attivi benefici che invece evaporano se a contatto con i brodi molto caldi. L’uso quotidiano della cipolle, affettate crude e inserite nell’insalata, permette di approfittare delle loro virtù antisettiche e antibiotiche. Come l’aglio, stimolano il sistema immunitario e sono utili in caso di raffreddore, influenza, faringite, laringite e sinusite.
Funghi medicinali
Il termine adeguato per descrivere l’azione dei funghi medicinali sulla risposta immunitaria è “immunomodulazione”. A seconda della dose, dei tempi di somministrazione, del tipo di principio attivo contenuto, i funghi terapeutici possono incrementare o rallentare le difese immunitarie. Per questo motivo sono indicati anche nelle malattie autoimmuni o di “iperattività” delle difese naturali, come ad esempio le allergie. In vista dell’inverno la dose consigliata per ottenere una buona copertura immunitaria è di qualche pezzetto di fungo al giorno aggiunto nelle pietanze abituali per due-tre mesi. I funghi medicinali di qualità migliore si possono acquistare in farmacia o in erboristeria preferibilmente con marchio biologico. Ne esistono diverse varietà. I noti shiitake sono funghi che dispensano vigore e vitalità. Alzano le difese immunitarie, ma sono anche antinfettivi e utili per abbassare il colesterolo. Maitake: immunostimolanti, abbassano glicemia e colesterolo, e prevengono il cancro. Reishi: antifatica. Aumentano le difese dell’organismo e sono utilizzati nella cura dell’AIDS. Abm: i più immunostimolanti; secondo alcuni studi efficaci anche nel trattamento dei tumori.
Tè verde
Si ottiene arrotolando ed essiccando le foglioline giovani del tè, impedendo la fermentazione e l’ossidazione del tannin. Negli anni Novanta è stata documentata l’azione antivirale dei polifenoli del tè verde (così come l’azione antitumorale, antiossidante, antinfluenzale, anticariocagenica). Studi successivi hanno preso in esame il contenuto di catechine del tè verde, sostanze che si sono dimostrate attive nei confronti di vrus influenzali di tipo A. Poche settimane fa un team di ricercatori di Taiwan ha ulteriormente evidenziato un potente effetto antivirale delle “Epigallocatechine gallate” nei confronti dei virus influenzali e degli enterovirus.
E ancora: curcuma, largamente presente nel curry, questa polvere di radice giallo-arancio è da utilizzare nella quantità di un cucchiaino a pasto, aggiunta solo a fine cottura su risotti e pietanze. Lievito di birra, semi di girasole, germe di grano, albume d’uovo, carni e latte, cereali integrali, verdure crude soprattutto quelle a foglia larga (come spinaci e insalata), tutte fonti di vitamina B6; l’apporto ottimale di minerali come ferro (latte e latticini, uova, pesce, mandorle, sesamo, legumi, uvetta, prugne, fichi, albicocche, melassa nera di canna, alghe), zinco (cereali integrali, ostriche, aringhe, legumi, germe di grano), rame (molluschi, pesci, nocciole, funghi, fagioli, cereali integrali), selenio (lievito di birra, germe di grano, salmone, tonno, aringhe, acciughe, broccoli, pomodori), magnesio (farina di soia, cereali integrali, legumi, verdure verdi, cacao, mandorle, fichi, banane, crostacei e molluschi), calcio (latte e yogurt, formaggi, fagioli borlotti, broccoli, noci, mandorle, avena, grano saraceno, sesamo, melassa, fichi, alghe, salmone e pesce azzurro), iodio (uovo, baccalà, salmone fresco, biete, fagiolini, ananas fresco, cozze, vitello, cipolle, funghi), rafforza le difese immunitarie.
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