Da dieci anni, l’Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile tiene traccia delle conoscenze, degli atteggiamenti e dei comportamenti degli italiani in materia di sostenibilità. Intercettando una consapevolezza sempre più diffusa.
Un sito d’informazione per tutti
Il nuovo sito di LifeGate è online, in italiano e in inglese. Un lavoro frutto di ascolto e interazione con la community. E di risposte.
Quello che avete sotto i vostri occhi è il nuovo sito di LifeGate. Il quinto in vent’anni. Un sito frutto di cambiamenti e adattamenti. Un sito che coglie e accoglie le opportunità che in questi anni ci sono capitate – anche se nulla capita per caso – come redazione, come network. Come community. Un sito che arriva in un momento delicato, non solo per il mondo del giornalismo, ma anche – e soprattutto – per il mondo. Period.
Se da un lato l’informazione sta tornando a fiorire grazie a un cambio di mentalità (di chi la fa) e di percezione (di chi la cerca), un cambio di atteggiamento delle persone che ha permesso di riconoscere lo spaesamento e trasformarlo in percorso, dopo anni di preoccupazione e di competizione con i social network che hanno messo il giornalismo a dura prova; dall’altro il mondo – inteso come l’insieme delle specie che lo abitano – sta vivendo il suo momento di difficoltà, sta affrontando la sua “traversata nel deserto”. Da uno stile insostenibile a uno in equilibrio con la natura. Quasi a voler ripercorrere le tappe vissute dal giornalismo, quasi a conferma del suo ruolo da precursore e della sua capacità di tracciare la strada da seguire.
Perché, ricordiamocelo, il giornalismo libero “è condizione essenziale di quel libero confronto di idee nel quale la democrazia affonda le sue radici vitali”. Senza giornalismo non c’è democrazia. E senza democrazia è difficile immaginare di vivere sani in un mondo sano. Un mondo dove l’essere umano abbia un ruolo di primo piano, senza schiacciare e opprimere i suoi simili e le altre forme di vita – essenziali quanto noi per vivere in armonia.
Nel momento in cui il giornalismo era dato per spacciato, è lì che la professione (e i professionisti) ha saputo cambiare passo. Diventando di nuovo un faro nel buio della pandemia, documentando, analizzando, commentando. Placando ansie, unendo comunità, trasformando lo spaesamento in un percorso da seguire, un obiettivo da raggiungere: lo sviluppo sostenibile.
Sorti del giornalismo e del mondo, dunque, convergono. Non possiamo raggiungere lo sviluppo sostenibile senza conoscere, essere informati, tantomeno senza metabolizzare e attuare un cambiamento di mentalità.
Per questo le novità di questo sito sono molte, dalla nuova veste grafica studiata per essere più snella, semplice e immediata, adatta a ogni dispositivo, ai nuovi template che ci permetteranno di coprire tutto il mondo dell’informazione, dalle breaking news ai long form. In tempo reale, sul qui ed ora, o in modo “slow”, per raccontare un fatto, una storia partendo da lontano e senza dare nulla per scontato. Per continuare ad informare su ciò che di sostenibile e di insostenibile succede, qui come altrove. Oggi come ieri. Una nuova sezione podcast per raccontare i fatti e le notizie nel modo preferito dai più giovani che non si accontentano di fare una cosa sola per volta.
Per un’informazione ambientale che non si vergogna di raccontare cosa succede alla forma di vita più piccola e resistente o alla più grande e delicata. Per una sostenibilità sociale che non lasci indietro nessuno: bianchi e neri, ricchi e poveri, regolari e irregolari, veri o falsi, gender e conservazionisti, baby boomer e generazione Alpha.
Per continuare ad essere “i catalizzatori del cambiamento sociale, per risvegliare e alimentare una nuova coscienza ecologica”, come recita il nostro manifesto. Tra queste pagine potete trovare compagni di viaggio che hanno scelto di “vivere con sentimento” agendo per rendere il mondo un posto migliore. Per tutti. Anche per gli hater.
Buona informazione e buon percorso verso un futuro sano, al ritmo che preferite.
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