Signore incontrastato della tavola natalizia, il panettone, secondo un’antica leggenda, nasce da una storia d’amore. Altre fonti ne fanno risalire l’origine all’usanza di condividere, il giorno di Natale, un grande pane attorno a un tavolo… Sono due storie milanesi. La prima, ambientata nel 1490, narra dell’amore di un nobile, Ughetto della Tela, per la figlia
Ingredienti in etichetta
Molto spesso l’indicazione in ordine decrescente di peso nella tabella degli ingredienti non basta per informare il consumatore sulla qualità del prodotto che sta per acquistare. Ad esempio come scegliere tra due confezioni di wafer alla nocciola o quale yogurt alla frutta preferire? Per questo motivo quando nella denominazione di vendita (il nome del prodotto),
Molto spesso l’indicazione in ordine decrescente di peso nella
tabella degli ingredienti non basta per informare il consumatore
sulla qualità del prodotto che sta per acquistare. Ad
esempio come scegliere tra due confezioni di wafer alla nocciola o
quale yogurt alla frutta preferire?
Per questo motivo quando nella denominazione di vendita (il nome
del prodotto), si cita un ingrediente, questo deve essere
chiaramente riportato in etichetta. Tornando ai nostri esempi, lo
yogurt alla pesca dovrà indicare chiaramente la percentuale
di pesca utilizzata. Se invece si tratta di ingredienti composti,
come nel caso della crema di nocciole, l’etichetta dovrà
riportare la percentuale di nocciole utilizzate, la percentuale di
crema utilizzata, e, se presente in misura superiore del 25%, anche
tutti i suoi componenti. Solo in caso il prodotto sia costituito da
un unico ingrediente può essere omesso l’elenco degli
ingredienti, a condizione che la denominazione di vendita sia
identica, come ad esempio negli ortofrutticoli freschi che non
abbiano subito trattamenti.
Questo principio è esteso a tutte le caratteristiche citate
nella denominazione del prodotto compresa la zona di origine che lo
può rendere particolare. Attenzione a leggere bene,
perché esistono delle scappatoie che possono facilmente
trarre in inganno. Ad esempio non tutto il lardo di Colonnata
è veramente… di Colonnata! Sicuramente non lo è se
la dicitura riportata in etichetta recita lardo “tipo” o “alla
maniera di ” Colonnata.
Ricordatevi che anche per gli alimenti venduti sfusi in panetteria,
rosticceria, bar, gelateria e pasticceria esiste l’obbligo di
elencare gli ingredienti utilizzati. In questo caso dovranno
comparire su un unico cartello ben visibile all’interno del locale
di vendita.
Ma non tutti gli ingredienti utilizzati sono sempre indicati in
etichetta. Di alcuni è consentito indicare solo la categoria
di appartenenza (ad esempio oli vegetali idrogenati, grassi, aromi
naturali, ortaggi, carni bovine, carni di volatili), altri, come i
solventi di estrazione e i coadiuvanti, se non svolgono più
alcuna funzione nel prodotto finito, possono essere omessi.
Al posto del nome di additivi quali coloranti, conservanti,
acidificanti, gelificanti e addensanti è possibile trovare
il rispettivo codice europeo (un numero preceduto da una E).
È bene però ricordarsi che alcuni sono considerati
nocivi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità se
utilizzati al di sopra della Dose Giornaliera Accettabile (DGA); ma
nessuna etichetta ha l’obbligo di indicare la quantità di
tali sostanze.
Un’ultima raccomandazione: fate attenzione alle etichette con la
dicitura “senza conservanti”. Infatti non è detto che non
contengano altre categorie di additivi chimici, come edulcoranti,
coloranti e aromatizzanti. Attenzione agli “aromi” non meglio
definiti e agli “aromi naturalidentici”: si tratta di aromi di
sintesi; se invece compare la dicitura “aromi naturali” si tratta
di sostanze effettivamente naturali. Quindi se desiderate
acquistare prodotti privi di additivi cercate la scritta “privo di
additivi chimici”.
Betty Pajè
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Una sempre più forte esigenza di mangiar sano, di scegliere gli ingredienti migliori, una sempre maggior diffidenza verso additivi chimici, OGM, aromi artificiali. Ecco ciò che comunicano le scelte, stampate in grande in etichetta, di alcuni grandi produttori di dolci. Basta un giro al supermercato, nel reparto biscotti. Balzano all’occhio, sul retro delle confezioni, i
Acqua minerale naturale Tutte le acque riportano questa scritta, indipendentemente dal fatto che siano state più o meno addizionate di anidride carbonica. Addizionata di anidride carbonica Dicitura obbligatoria per le acque minerali alle quali viene aggiunta anidride carbonica per renderle “frizzanti”. Un’acqua può essere anche “totalmente degassata”, se è stato tolto il naturale contenuto di
Delicato, confortevole, profumato, il risotto zucca, latte e tartufo accoglie le delizie dell’autunno, scaldando il cuore come il focolare di un camino.
Secondo i risultati di uno studio su 39mila adulti francesi, un consumo di cibi ultra-processati è associato all’insonnia cronica.
Se ne è discusso a un evento a Roma, a partire dalla proposta di legge per andare oltre gli allevamenti intensivi. Gli interventi di produttori, medici, veterinari, studiosi e politici.
Il governo è al lavoro sul decreto “contaminazioni” per l’agricoltura biologica che prevede limiti di tolleranza più elevati per i residui accidentali. Un testo che fa discutere.
Già lo sappiamo (lo diamo per certo) che a Bruxelles ci accuseranno di atteggiamento pretestuoso nei confronti della Commissione europea. Le accuse partiranno anche in casa nostra, visto che nella cosa sono coinvolte anche le Regioni. Ma prima di essere processati e condannati proviamo a spiegare ai nostri “naviganti” il motivo del contendere. Dal 15
Consumatori più informati e maggior garanzia di trasparenza nei rapporti tra produttore e consumatore: in questa direzione si muovono le ultime normative in materia di etichettatura degli alimenti. Se questa filosofia da una parte impone ai produttori l’obbligo di indicare in etichetta una serie di elementi per fornire una corretta informazione, d’altra parte chiede ai