Per sei anni rapita dai guerriglieri delle Farc, Ingrid Betancourt, ecologista, si candida alla presidenza della Colombia con una coalizione centrista.
Ingrid Betancourt, ex ostaggio delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia, Farc) parteciperà alle primarie con l’obiettivo di candidarsi alla presidenza della nazione latino-americana. Alla testa del partito ecologista Oxigeno, per la 59enne franco-colombiana si tratta di una rivincita. Quando fu rapita, il 23 febbraio 2002, era infatti in piena campagna elettorale e fu costretta a rinunciare alla candidatura.
Ingrid Betancourt arranca una campaña presidencial en Colombia cuando el país se encuentra en una encrucijada política y social. https://t.co/hwob1niERf
Il rapimento nel 2002. Anche all’epoca era candidata alla presidenza
Il sequestro da parte delle Farc, infatti, durò sei anni, quattro mesi e nove giorni. I negoziati con i guerriglieri non consentirono infatti di trovare una soluzione “diplomatica”, nonostante l’impegno del governo della Francia di Jacques Chirac e dell’allora presidente del Venezuela Hugo Chávez. Per la liberazione occorrerà attendere il 2 luglio 2008, quando l’esponente politica venne strappata ai rapitori assieme ad altre quattordici persone, grazie ad un’operazione militare condotta dall’esercitodellaColombia.
All’epoca, Ingrid Betancourt aveva deciso di abbandonare la vita pubblica. Oggi, invece, punta a tornare a scrivere la sua storia personale e quella del suo paese. Tentando anche di modificarne l’assetto politico: si candiderà nell’ambito di una coalizione centrista (la Coalition centro esperanza), come alternativa alla bipolarizzazione tra la destra al potere con Iván Duque e la sinistra rappresentata dall’ex sindaco di Bogotà ed ex guerrigliero, Gustavo Petro (favorito nei sondaggi).
Betancourt si candida con una coalizione centrista
“Oggi sono qui per terminare ciò che avevo cominciato con molti di voi nel 2002. Sono qui per rivendicare i diritti di 51 milioni di colombiani che non possono contare sulla giustizia, poiché viviamo in un sistema concepito per premiare i criminali”, ha affermato Betancourt annunciando la volontà di ricandidarsi, il 18 gennaio. I due turni delle elezioni presidenziali sono previsti per il 29 maggio e per il 19 giugno.
La decisione di Betancourt di ricandidarsi arriva a pochi giorni da una sentenza pronunciata negli Stati Uniti contro quattordici ex responsabili delle Farc. A sporgere querela è stato Lorenzo, figlio di Ingrid, che possiede la nazionalità americana. I giudici hanno condannato gli ex guerriglieri a pagare un risarcimento di 36 milioni di dollari per il rapimento del 2002.
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