Dove sono andate per portare una petizione contro il riscaldamento globale e per la protezione dei migranti climatici.
Maschera da sub o mascherina? Le iniziative per la Giornata mondiale di azione per il clima
C’è chi si è immerso nell’oceano, chi è riuscito a scioperare in dad: i giovani di Fridays for future fanno sul serio nella Giornata mondiale di azione per il clima.
Persino nell’oceano Indiano si sciopera contro i cambiamenti climatici. Shaama Sandooyea, 24 anni, si è immersa con pinne, maschera e boccaglio nelle acque di Mauritius, portando con sé un cartello recante la scritta: “Youth strike for climate”. In occasione della Giornata mondiale di azione per il clima indetta dai giovani attivisti di Fridays for future, la ragazza desidera lanciare un messaggio molto potente perché il suo paese, a luglio dell’anno scorso, era stato coinvolto in un terribile disastro ambientale: una nave cargo si era incagliata al largo delle coste sudorientali dell’arcipelago, riversando nell’oceano tonnellate di petrolio e causando all’ecosistema conseguenze a lungo termine.
Il sostegno del Wwf
Torniamo in Italia, dove il motto è “Basta false promesse”. I membri del Wwf young invocano il rispetto dell’Accordo di Parigi che impone di limitare l’aumento delle temperature a 1,5°C rispetto al periodo preindustriale. Per farlo è necessario tagliare drasticamente le emissioni di CO2 e accelerare il percorso di decarbonizzazione, investendo in energie al 100 per cento rinnovabili e nell’efficienza energetica.
Il Wwf young è presente alla manifestazione romana di piazza del Popolo, alle ore 15:00.
Appuntamenti fisici e virtuali
Anche in altre città italiane, tra cui Milano, Torino, Napoli, Palermo, Brescia e Udine, sono in programma eventi nel rispetto delle norme di distanziamento sociale. Davanti al Comune di Pisa sono previste delle performance artistiche, mentre a Firenze farà tappa la campagna Clean cities di Legambiente. Ad Ancona, infine, gli studenti hanno preparato degli striscioni recanti lo slogan “ChangeClimateChange – Eni enemy of the Planet”.
A causa della pandemia sono comunque state organizzate numerose attività online, come #UnmuteClimateChange – il primo sciopero completamente in dad. Per partecipare basta cambiare il proprio nome in “UnmuteClimateChange”, restare in muto per tutta la lezione, scattare una foto allo schermo e condividerla poi sui social taggando Legambiente. Inoltre, si prevede un’azione sull’intero territorio nazionale: una videochiamata su Zoom con musica, discorsi e un enorme social bombing alle ore 18:30.
Anche Legambiente si schiera con Fridays for future
In questa giornata di mobilitazione per il clima, Legambiente lancia un nuovo appello al governo affinché possa garantire un Piano nazionale di ripresa e resilienza e un Piano nazionale integrato energia e clima più ambiziosi, in linea con gli obiettivi globali dell’Accordo di Parigi e con quelli europei di riduzione delle emissioni climalteranti. Secondo l’associazione ambientalista “servono azioni concrete e riforme propedeutiche alla transizione ecologica per non sprecare le risorse comunitarie”.
Questo è proprio l’obiettivo del movimento Fridays for future, nato grazie all’attivista svedese Greta Thunberg. Studenti e giovani hanno le idee chiare: chiedono che i fondi del Next generation Eu, destinati alla ripresa dei paesi europei, vengano investiti in politiche per azzerare le emissioni di gas serra, “causa della crisi climatica”. E hanno presentato delle proposte concrete al riguardo. È forse ora di ascoltarli, visto che saranno loro a dover affrontare le conseguenze di un mancato intervento. E hanno quindi a cuore la salute del Pianeta più di chiunque altro.
Si ringraziano per le foto Giovanni Mori e Martina Comparelli, portavoce di Fridays for future Italia
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