Uno studio della Nasa ha spiegato il motivo per il quale l’innalzamento del livello dei mari ha superato i dati che erano stati previsti dagli scienziati.
Il 2024 non è stato soltanto l’anno più caldo mai registrato sulla superficie delle terre emerse e degli oceani. Un altro dato, direttamente figlio del riscaldamento globale, sta allarmando gli scienziati. Giovedì 13 marzo, infatti, la Nasa ha annunciato una conseguente crescita del livello dei mari più importante del previsto.
Livello dei mari cresciuto di 0,59 centimetri contro gli 0,43 attesi
L’agenzia spaziale statunitense ha spiegato che il livello dei mari di tutto il mondo è cresciuto in media di 0,59 centimetri. Ciò ha fronte di una stima effettuata dagli stessi scienziati di “soli” 0,43 centimetri. Per quale motivo si è prodotta una distanza così importante? Perché, spiega l’analisi della Nasa, a incidere è stata la combinazione di due fattori allo stesso momento: da una parte la fusione di ghiacciai e ghiacci polari dovuta al caldo eccessivo registrato a più riprese nelle regioni artica e antartica, nonché in quelle alpine. Dall’altra un aumento inatteso del riscaldamento delle acque marine.
La fusione dei ghiacci, infatti, accresce ovviamente il quantitativo di acqua dolce presente nei mari di tutto il mondo. Soltanto negli ultimi due anni, i ghiacciai dell’arco alpino hanno perso il 10 per cento del loro volume. Tanto che la fusione dei ghiacciai ha costretto perfino a modificare la linea di confine tra Italia e Svizzera ai piedi del Cervino, tra le vette più alte in Europa. Al contempo, l’aumento della temperatura degli oceani provoca anche un effetto di dilatazione dell’acqua: un fatto che secondo gli scienziati è responsabile “di due terzi della risalita del livello dei mari”.
Si rischia un innalzamento di 50 centimetri nel 2050
Josh Willis, ricercatore del Jet propulsion laboratory della Nasa, ha spiegato che “ogni anno è un po’ diversi dall’altro, ma ciò che è chiaro è che sta continuando la risalita del livello degli oceani e che il ritmo di tale risalita è sempre più rapido”. I dati sul lungo periodo, d’altra parte, non lasciano spazio a dubbi e interpretazioni: nei trent’anni intercorsi tra il 1993 e il 2023 il livello dei mari è cresciuto di 10 centimetri.
Sea level update 🌊
In 2024, global sea level rose faster than expected mostly due to ocean water expanding as it warms, or thermal expansion. According to a NASA-led study, 2024’s rise was 0.23 in (0.59 cm) per year, compared to the expected rate of 0.17 in (0.43 cm) per year. pic.twitter.com/qoKixhSeG7
Tutto ciò comporterà un impatto gigantesco soprattutto per le popolazioni che vivono in un numerose aree costiere di tutto il mondo. La risalita del livello dei mari, considerando i trend attuali e il fatto che l’umanità non ha operato la necessaria riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, potrebbe raggiungere i 50 centimetri di qui alla metà del secolo. “L’elevazione prevista comporterà una moltiplicazione delle inondazioni sulle coste, a meno che non siano introdotte misure di adattamento adeguate”, ha precisato la stessa Nasa.
Quasi un miliardo di persone a rischio in tutto il mondo
A livello mondiale, il totale delle persone esperte di fronte al fenomeno è di quasi un miliardo. Un problema che per alcune aree asiatiche risulterà particolarmente complesso da risolvere, tenuto conto del fatto che alcune zone costiere sono fortemente popolate.
Il 10 novembre è in programma il lancio del satellite Copernicus Sentinel-6 Michael Freilich, che misurerà il livello dei mari con una precisione mai vista prima.
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