Martedì 16 aprile, nell’area dell’aeroporto internazionale di Dubai sono caduti più di 142 millimetri di acquanel giro di 24 ore. Ovvero una volta e mezzo il quantitativo di pioggia che normalmente si registra in un intero anno (94,7 millimetri in media) nella metropoli degli Emirati Arabi Uniti.
Dubai in the UAE was hit by flooding that submerged roads and vehicles and caused flights to be diverted after a reported 158mm of rain fell in 24 hours, equivalent to the typical yearly average. pic.twitter.com/kx93DT4TFC
Numerose vittime intrappolate nelle auto dalle onde improvvise
A livello nazionale il dato è stato pari a 254 millimetri: quanto è atteso normalmente in circa due anni e mezzo. Ma ad essere colpiti sono stati anche altri paesi del Golfo: in particolare nel sultanato dell’Oman il bilancio è stato il più catastrofico, con almeno 18 morti accertati, compresi nove studenti, secondo quanto riferito dalle autorità.
Molte delle vittime sono state trascinate mentre si trovavano a bordo delle loro automobili: le onde si sono infatti riversate sulle strade in maniera improvvisa, secondo quanto indicato dall’agenzia di stampa Ona. Le piogge torrenziali hanno provocato gravi disagi anche in alcune zone del Qatar e del Bahrein.
Un morto anche negli Emirati Arabi Uniti
Anche negli Emirati c’è stata almeno una vittima: si tratta di un settantenne, che ha perso la vita nel proprio veicolo nell’emirato settentrionale di Ras al-Khaimah. D’altra parte, le immagini giunte dalla nazione mediorientale sono impressionanti https://x.com/MiddleEastEye/status/1780470612999495706 e permettono di comprendere la violenza del fenomeno.
Dubai, United Arab Emirates, experienced significant flooding on Tuesday, attributed to heavy rainfall.
Dubai International Airport (DXB) reported that there will be temporary flight diversions for arriving flights, while departures continued operation. Officials state there is… pic.twitter.com/4QSFiaMv8Q
A partire da quelle raccolte allo scalo aeroportuale – uno dei più frequentati del mondo – nel quale numerosi voli sono stati dirottati per l’impossibilità di atterrare sulle piste, completamente sommerse dall’acqua. Una situazione assolutamente inusuale per la nazione mediorientale, per lo più desertica, con centri commerciali che sono stati inondati e stazioni delle metropolitane inagibili.
A causare la pioggia torrenziale una “goccia fredda” sui paesi del Golfo
In particolare, alcune strade hanno ceduto, e allagamenti sono stati segnalati anche in numerose abitazioni e negozi. Gravi i disagi alla mobilità, con lunghissime file che si sono create lungo le principali arterie stradali. Innumerevoli i casi di tetti, porte e finestre attraversati dall’acqua; tutte le scuole sono state chiuse, anche perché sono attese altre precipitazioni importanti. Il governo di Dubai ha inoltre consentito ai cittadini di lavorare da casa, mentre il Centro nazionale di meteorologia ha esortato gli abitanti ad evitare tutte le zone ancora inondate.
A causare l’evento meteorologico estremo è stata la presenza di una “goccia fredda” (una discesa di aria da nord) al di sopra del Golfo Persico: si è trattato di una depressione di piccole dimensioni ma con aria gelida in altitudine, e presenza di caldo negli strati più bassi. Il che ha portato a precipitazioni di tale intensità.
Si parla tanto di finanza climatica, di numeri, di cifre. Ma ogni dato ha un significato preciso, che non bisogna dimenticare in queste ore di negoziati cruciali alla Cop29 di Baku.
Basta con i “teatrini”. Qua si fa l’azione per il clima, o si muore. Dalla Cop29 arriva un chiaro messaggio a mettere da parte le strategie e gli individualismi.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo alla Cop29 a Baku, ha ribadito il proprio approccio in materia di lotta ai cambiamenti climatici.