Più di 400mila morti soltanto nel 2018. L’inquinamento atmosferico in Europa continua a rappresentare un problema gigantesco e a mietere vittime. A confermarlo è l’ultimo rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente (Aea), basato sui valori registrati da più di quattromila stazioni di monitoraggio sparse nel Vecchio Continente. Dal quale emerge, però, anche un trend positivo: tre anni prima, nel 2015, il numero di decessi attribuiti all’inquinamento era decisamente più alto, pari a 520mila casi.
L’Italia tra i peggiori in Europa per tassi di inquinamento
“I nostri dati confermano che investire in una migliore qualità dell’aria permette di migliorare la salute e la produttività di tutti in Europa. Le politiche e le azioni adottate stanno contribuendo ad allungare la durata di vita e a migliorare la salute dei cittadini, rendendo le società più resilienti”, ha dichiarato Hans Bruyninckx, direttore esecutivo dell’Aea.
Il rapporto, intitolato “Air quality in Europe – 2020”, spiega che cinque nazioni hanno superato in particolare i limiti relativi alle polveri sottili (Pm2.5). Si tratta di Bulgaria, Croazia, Italia, Polonia, Repubblica Ceca e Romania. Al contempo, soltanto quattro nazioni (Estonia, Finlandia, Islanda e Irlanda) presentano delle concentrazioni di particolato inferiori alle soglie stabilite dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Quest’ultima chiede infatti di non superare per più di tre giorni all’anno il valore di 25 microgrammi per metro cubo di aria.
Migliorano trasporti e produzione di energia. Male costruzioni e agricoltura
Sul totale dei 417mila decessi prematuri registrati in 41 nazioni europee, ben 379mila sono avvenuti nelle 28 nazioni che nel 2018 (prima della Brexit, l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea) facevano parte dell’Ue. E 52.300 solo in Italia. Ciò nonostante, negli ultimi vent’anni è diminuita decisamente la concentrazione di alcuni agenti inquinanti. È il caso in particolare degli ossidi di azoto (NOx) derivanti dai trasporti. Ma anche nel settore della produzione di energia elettrica l’Aea indica dei miglioramenti. Al contrario, in quelli delle costruzioni e nell’agricoltura si progredisce ancora a ritmi troppo lenti.
How has our air quality in Europe evolved over the past 20 years?
Find it out today when 🇪🇺 Commissioner @VSinkevicius and Hans Bruyninckx from @EUEnvironment present the 🆕 2020 air quality report!
Secondo il commissario europeo all’Ambiente, Virginijus Sinkevičius, “se il miglioramento della qualità dell’aria che registriamo rappresenta una buona notizia, non possiamo ignorare i dati negativi: il numero di morti premature è ancora davvero troppo elevato. Se vogliamo proteggere pienamente la salute pubblica e l’ambiente, dobbiamo ridurre ulteriormente l’inquinamento dell’aria e adottare politiche conformi alle indicazioni dell’Oms”.
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Il 29 ottobre 2018, le raffiche di vento della tempesta Vaia hanno raso al suolo 40 milioni di alberi in Triveneto. Una distruzione a cui si sono aggiunti gli effetti del bostrico, che però hanno trovato una comunità resiliente.