Il gatto deve essere accompagnato con intelligenza verso il fine vita. Ma basta poco per rendere la sua terza età più agevole e accettabile.
Inquinamento e cambiamenti climatici, come difendere i nostri amici a quattro zampe
Inquinamento e clima impazzito nuociono alla salute degli animali domestici. Gli esperti ci insegnano a proteggerli con l’aiuto della medicina naturale.
È un dato di fatto: l’inquinamento e un clima ormai fuori controllo possono nuocere – e molto – all’organismo umano. Ma i loro effetti nefasti e combinati sono pericolosi anche per i nostri amici a quattro zampe che subiscono inconsapevolmente i danni arrecati dall’uomo all’ambiente. Con l’aiuto di esperti veterinari, allora, cerchiamo di capire cosa si può fare per aiutare gli animali che condividono la nostra vita ad affrontare al meglio smog e problemi legati ai mutamenti climatici.
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Inquinamento, quali sono le sostanze più dannose per gli animali domestici
Smog, polveri sottili, clima impazzito che contribuisce, con la mancanza di pioggia, all’innalzamento dei livelli di inquinamento. In città il tutto è avvertito moltissimo e i virus, le allergie, i malanni stagionali – che ormai non sono più stagionali – sono purtroppo i nostri compagni fedeli in estate come in inverno. Ma sono soprattutto i nostri amici a quattro zampe ad avvertire grossi fastidi.
“Gli animali, proprio per le loro dimensioni, sono maggiormente esposti all’influsso dei metalli pesanti e il loro ciclo vitale, più breve del nostro, li rende indicatori biologici di malattie”, spiega la dottoressa Anna Maria Ubbiali, medico veterinario. “Quelli che vivono in città sicuramente sono più esposti all’inalazione di agenti tossici che causano irritazione alle vie respiratorie e al sistema nervoso centrale attraverso i canali olfattivi. Per questo motivo sarà opportuno scegliere, per quanto possibile, orari e luoghi per la passeggiata in cui ci siano poche auto in circolazione. Il pelo, oltretutto, può trattenere lo smog: spazzolare e passare con un panno umido il mantello dopo la passeggiata può essere di aiuto a prevenirne l’ingestione attraverso il leccamento. E non dimentichiamo le zampe, che possono aver toccato pozzanghere in cui sono precipitate sostanze dannose”.
Le fa eco la dottoressa Laura Cutullo, medico veterinario ed esperta di floriterapia: “Purtroppo cani e gatti respirano gli agenti inquinanti volatili, i metalli pesanti e le microparticelle che si depositano sulle pareti dell’albero respiratorio e sul mantello. Tra le sostanze più pericolose per gli animali c’è il piombo, il cui livello ambientale sale vertiginosamente nelle zone ad alto traffico veicolare. Il piombo è altamente tossico per l’organismo: l’apparato più sensibile è il sistema nervoso centrale, ma la sua azione determina anche alterazioni della funzionalità renale, del sistema immunitario, ipertensione arteriosa, e predispone alle sindromi cancerose.
Altre sostanze estremamente tossiche sono il monossido di carbonio, il biossido di azoto, l’ozono, il particolato, il benzene e gli idrocarburi. Questi inquinanti sono alla base di un gran numero di malattie respiratorie, sempre più presenti anche negli animali, tra cui asma, bronchiti croniche, anemia e varie alterazioni delle cellule sanguigne sia della serie rossa che bianca”. Lavare e spazzolare spesso i nostri amici a quattro zampe può essere senz’altro utile, soprattutto se sono a pelo raso e quindi non protetti dal sottopelo che inibisce, in qualche modo, l’effetto nocivo degli agenti inquinanti.
L’inquinamento si nasconde anche in casa
Un inquinamento invisibile è invece quello delle onde elettromagnetiche, a cui gli animali sono molto sensibili. Wi-fi ormai diffusi dappertutto creano interferenze sul fisico e sul sistema nervoso. Buona regola per limitarne i danni è quella di isolare sempre cani e gatti di casa da computer e strumenti elettronici in funzione perenne, magari riservando loro una parte delimitata della stanza a diretto contatto con il giardino o il balcone.
“Ricordiamo sempre che il fumo delle sigarette è nocivo”, ammonisce Anna Maria Ubbiali, che aggiunge: “Anche l’acqua e il cibo che forniamo ai nostri animali possono contenere molti agenti inquinanti. Scegliere, perciò, un’alimentazione fresca, un confezionamento sostenibile e un’acqua ultrafiltrata è sempre la cosa migliore”.
Restando in tema di inquinamento domestico, la dottoressa Cutullo sottolinea: “Per i gatti che stanno sempre in casa gli inquinanti derivano, oltre che dall’esterno, anche dall’interno dell’abitazione: pensiamo ai prodotti per la pulizia, ai detergenti di vario tipo, a deodoranti, fumi e gas di combustione in cucina – tutte sostanze comunemente usate in ambiente domestico –, ma anche alle vernici per pareti o mobili e alla polvere che impregna terrazzi e balconi”. La difesa? Esistono in commercio detersivi e detergenti eco-friendly che dimezzano l’impatto delle sostanze nocive sull’ambiente e, soprattutto, anche in caso di leccamento di superfici non danno adito a problemi agli animali di casa (e fanno bene anche a noi…).
Medicina olistica, un aiuto prezioso
Vivere in campagna o, comunque, in aree urbane meno trafficate e a minore impatto ambientale, è senza dubbio un’ottima soluzione per prevenire i disturbi derivati dall’inquinamento. Resta però una scelta non sempre possibile e praticabile per la maggior parte di noi. Che fare, allora? Un aiuto prezioso arriva dalla medicina complementare che usa rimedi dolci e non invasivi per ristabilire benessere e salute. “Sono molte le sostanze in grado di contrastare gli agenti inquinanti”, spiega Laura Cutullo. “Per esempio il composto californiano Yarrow environmental solution, un insieme di fiori di yarrow, arnica ed echinacea uniti alle tinture fresche di queste stesse piante in una base di acqua marina. È un ottimo protettore dalle onde elettromagnetiche e più in generale dalle sostanze tossiche ambientali. Tra i fiori di Bach troviamo crab apple e walnut che, in sinergia, agiscono come rinforzanti delle difese e disintossicanti”.
E dalla fitoterapia arriva un altro aiuto prezioso. L’esperta, in questo caso, suggerisce una serie di rimedi naturali per proteggere fegato e reni dei nostri amici animali. Tra i fitoterapici drenanti del fegato e dei reni c’è l’ortica, che si può preparare mettendo qualche foglia, raccolta lontano da strade, in mezzo litro di acqua e facendola bollire per dieci minuti. Il liquido va raffreddato e aggiunto al cibo quotidiano, calcolando un cucchiaio da minestra per ogni tre chili di peso. Ottimo anche il tarassaco: si usano l’estratto secco o le radici sminuzzate, miscelate al cibo. “Tenete presente che stimola la produzione di bile, con conseguente aumento della defecazione. Regolate la dose in base anche a questo effetto sull’intestino”, avverte la dottoressa Cutullo.
L’estratto secco di cardo mariano, altra pianta elettiva per la salute del fegato, è ricavato dalle sommità fiorite e dai semi. I componenti principali vengono isolati sotto forma di una miscela di prodotti di condensazione chiamata Silimarina, che esplica un’azione epatoprotettiva. La dose giornaliera è facilmente addizionabile al cibo e va divisa in due pasti per cinque giorni alla settimana. Risulta utile, infine, anche la radice di gramigna che, grazie alla sua azione diuretica, permette un drenaggio dei liquidi corporei incrementando l’urina e prevenendo la formazioni di calcoli renali e vescicali. Si usa con un decotto aggiunto al cibo o somministrato con una siringa senza ago direttamente in bocca, nella misura di circa due ml/kg al giorno. “Tutti questi depurativi vanno somministrati per due settimane, meglio se in fase di luna calante; si fa poi una pausa di altre due settimane, dopo di che si ricomincia”, conclude Laura Cutullo.
La natura riserva altri rimedi utili a questo proposito. “La fitoterapia ci viene in aiuto con propoli ed eleuterococco che possono attivare e rinforzare il sistema immunitario e quindi la resistenza agli stress ambientali”, aggiunge Anna Maria Ubbiali. “Molte piante servono a curare patologie infiammatorie a carico di apparato respiratorio (agrimonia, piantaggine, timo, eucalipto, ecc.), urinario (equiseto, uva ursina, cranberry, ecc.), cutaneo (viola, ribes nigrum, ecc.) e gastroenterico (china, baobab, ficus carica, genziana, ecc.). Un’ulteriore opzione terapeutica la fornisce la micoterapia, che utilizza funghi curativi in forma preventiva o come coadiuvante nel trattamento di diverse patologie (reishi, shitake, cordyceps, ecc.)”. Un’indicazione da non dimenticare, quindi, se si vuole curare e prevenire in modo dolce e naturale.
Quando allo smog si aggiunge il clima impazzito
Sbalzi di temperatura, siccità prolungata, piogge torrenziali che diventano vere e proprie tempeste: così il clima sta cambiando, provocando non pochi disagi e uomo e animali. Le giornate di sole unite allo smog possono essere nocive per cani e gatti a pelo corto. “Un’accortezza utile a tutti, ma soprattutto agli animali con poco pelo (gatto devon rex o cane nudo messicano, per esempio), mantello corto o colore bianco, è evitare l’esposizione nelle ore del giorno in cui i raggi solari sono più forti e dannosi”, spiega Anna Maria Ubbiali. “Eventualmente si possono applicare apposite creme solari per evitare dermatiti attiniche che possono in seguito portare a veri e propri tumori cutanei”.
Contro i problemi climatici anche l’omeopatia ci viene in aiuto, sia per le affezioni acute che in caso di patologie croniche. La scelta del rimedio omeopatico più adatto si effettua sempre sulla base della visita clinica, sulla diagnosi della patologia in atto e su un’approfondita valutazione individuale. Stabilito cosa c’è da curare, la scelta del rimedio più idoneo al nostro paziente permette di riportarlo vicino al suo equilibrio naturale. “Per quanto riguarda la variabilità climatica, che incide sul buon funzionamento articolare, si somministra Rhu tox nel caso di zoppia a freddo che migliora camminando; Symphitum quando il dolore è nell’appoggio di un arto; Ruta graveolens, infine, se ci si trova di fronte all’estrema debolezza di una zampa”, delucida Mauro Dodesini, medico veterinario esperto di omeopatia.
Il clima “pazzo” provoca inoltre malattie respiratorie con tossi, tracheiti che non guariscono, mal di gola. Nel suo libro Cure naturali e alimentazione, Laura Cutullo suggerisce per tosse e laringite il macerato glicerico di rosa canina (dieci/quaranta gocce secondo la taglia per alcuni giorni nella pappa); un cucchiaino di miele con disciolta una puntina di propoli purificata per uso interno (tre gocce per cucchiaino) o la poligala in sciroppo (da mezzo a due cucchiaini, tre volte al giorno). Per neutralizzare i radicali liberi, che danneggiano le membrane cellulari, è molto utile anche la somministrazione di sostanze antiossidanti come la vitamina A (beta carotene), lo zinco, il selenio e l’importantissima vitamina C. Anche l’olio di pesce sarà un aiuto importante per l’amico a quattro zampe. Ogni terapia, comunque, dovrà essere intrapresa sulla scorta delle indicazioni del veterinario che, sulla base di un’attenta anamnesi del soggetto, prescriverà nel campo delle integrazioni quei prodotti e quelle sostanze che meglio possano garantire il benessere del nostro beniamino.
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