Il lavoro punta a sfatare le bugie che in questi anni hanno frenato lo sviluppo dell’auto elettrica e la transizione ecologica. In anteprima, solo su LifeGate
Inquinamento, come ridurlo grazie alla geolocalizzazione dei veicoli commerciali
Inquinamento e mobilità urbana. Per non soffocare nelle città, ecco due soluzioni Ford: geolocalizzazione e modalità elettrica per i veicoli commerciali nelle aree critiche.
Combattere l’inquinamento nelle città sfruttando i benefici delle motorizzazioni ibride plug-in e il geofencing, la tecnologia che permette di stabilire sostanzialmente un’area specifica in cui operare. Le applicazioni sono molteplici, come ad esempio gli allarmi che impiegano dispositivi wireless. Oppure, tanto per rimanere in tema mobilità, il geofencing è utilizzato per geolocalizzare la propria vettura ogni volta che “esce” da un determinato perimetro. Potendo quindi essere adatto e adattato a più ambiti, la scelta di Ford è stata quella di metterlo in pratica per contrastare l’inquinamento e migliorare la qualità dell’aria nelle città e nelle zone particolarmente congestionate dal traffico.
Modalità elettrica, solo quando serve e in automatico
L’esperienza del geofencing esalta le specifiche tecniche dei modelli Ford Transit Custom Plug-In Hybrid e Tourneo Custom Plug-In Hybrid. Il primo destinato al trasporto di cose e persone, il secondo solamente a quello di persone. Attraverso la connettività garantita dal sistema FordPass Connect, che funziona grazie a una sim interna, entrambi i mezzi sono potenzialmente in grado di passare direttamente al modo di guida esclusivamente elettrico, quindi a emissioni zero, in apposite aree prestabilite. E senza che il conducente debba premere alcun bottone per passare alla modalità di guida Ev. Ciò è possibile nelle città che, sul modello di Londra, hanno attivato delle Ultra-Low Emission Zone (Ulez). Una volta che uno dei modelli Ford si trova a passare in quella determinata area, l’apparato di geofencing localizza il veicolo e attiva la guida in elettrico.
Inquinamento, la sperimentazione Ford a Londra
Il punto di forza di entrambi i veicoli commerciali firmati Ford è quello di poter godere della tecnologia ibrida plug-in. Le specifiche dei due mezzi assicurano un’autonomia nel solo modo elettrico tale da soddisfare le esigenze di chi si muove prevalentemente in città. Ciascuno è dotato di un pacco batterie da 13,6 kWh di capacità. Quanto basta per percorrere a emissioni zero fino a 56 km di strada per il Transit Custom e fino a 53 per il Tourneo Custom. Una distanza in linea con le esigenze quotidiane. Un recente studio Ford, ha rilevato che una flotta di Transit ibridi plug-in operanti nell’area di Central London, ha effettuato il 75 per cento degli spostamenti urbani in modalità elettrica. Studi simili sono in corso anche a Colonia (Germania) e Valencia (Spagna). La funzione Geofencing messa a punto da Ford e disponibile dall’autunno 2020 (anche per veicoli già prodotti) acquisisce informazioni crittografate sul funzionamento esclusivamente elettrico all’interno di zone green che possono essere condivise in modo sicuro con le autorità locali, per confermare la conformità alle normative sulle zone a basse emissioni. Il sistema è anche in grado di creare una mappatura delle “aree verdi” personalizzata per utilizzare una guida a basse emissioni nei pressi di luoghi come le scuole, i parchi giochi e depositi.
Ibrido plug-in, strategico nel trasporto merci
Il vantaggio della funzione geofencing si integra con le peculiarità tecniche dei due commerciali Ford. Perché a differenza di altri sistemi ibridi plug-in, quello adottato dai commerciali Transit Custom e Tourneo Custom, non utilizza mai il motore termico per la trazione per spostare muovere il veicolo. A muovere le ruote è soltanto il motore elettrico (92,9 kW di potenza), mentre il motore a combustione, un efficiente 3 cilindri turbo benzina, funge solamente da generatore per alimentare il pacco batterie. Così l’autonomia complessiva dei due veicoli commerciali è di circa 500 chilometri, ma con costi di gestione decisamente bassi. Tanto che i consumi di carburante si limitano a 2.7 l/100 km, mentre le emissioni di CO2 a 60 g/km. Senza dimenticare che possono essere naturalmente ricaricati da una normale presa di corrente in 4,2 ore, oppure tramite un alimentatore industriale tipo 2 AC in poco più di due ore e mezza, una scelta ideale per aziende e piccoli artigiani che possono efficientare così il trasporto, sia delle merci, sia delle persone.
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