
Saudi Aramco, ExxonMobil, Shell, Eni: sono alcune delle “solite” responsabili delle emissioni di CO2 a livello globale.
Settemila delegati si riuniscono oggi a Nairobi, in Kenya, per l’Assemblea delle Nazioni Unite per l’ambiente: “Sradichiamo l’inquinamento”.
Si apre oggi a Nairobi, in Kenya, l’Assemblea delle Nazioni Unite per l’ambiente. All’evento, che si concluderà mercoledì 6 dicembre, parteciperanno circa settemila delegati provenienti da tutto il mondo, numerosi capi di stato e di governo, un centinaio di ministri, scienziati, rappresentanti delle agenzie Onu, della società civile e del settore privato.
On 4-6 December we’re making 20 commitments to #BeatPollution at the @UNEP Environment Assembly in Nairobi to continue our efforts to protect our ? | Read what’s coming up at #UNEA3 https://t.co/I2V3N0xotX pic.twitter.com/oF6RD1KNJB
— EU Environment (@EU_ENV) December 1, 2017
L’Assemblea rappresenta uno dei più importanti organismi decisionali al mondo in materia di ambiente. Il tema scelto per la riunione di Nairobi è “Verso un pianeta senza inquinamento”: l’obiettivo è infatti concludere i lavori con una dichiarazione politica sul tema, conformemente agli Obiettivi di sviluppo sostenibile. “Abbiamo raccolto un largo ventaglio di misure volte a sradicare il problema dell’inquinamento dell’aria, della terra, dell’acqua e dei mari”, ha affermato Judi Wakhungu, ministro dell’Ambiente e delle Risorse naturali del Kenya.
Per farlo, il Pnue punta non solo a sensibilizzare i poteri pubblici ma anche a mobilitare le aziende private, considerate fondamentali al fine di trovare soluzioni per la grande sfida rappresentata dalla “bonifica del mondo”.
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