Il gatto deve essere accompagnato con intelligenza verso il fine vita. Ma basta poco per rendere la sua terza età più agevole e accettabile.
Come prevenire l’insufficienza renale cronica nel gatto e tenerla sotto controllo
L’insufficienza renale cronica è una delle principali cause di morte nei gatti anziani. Una ricerca inglese ne identifica cause e possibile prevenzione.
L’insufficienza renale cronica (chronic kidney disease, Ckd) rappresenta il primo fattore di morte per i gatti domestici.
“Si tratta di una patologia che colpisce il gatto, specie se anziano. La malattia è talmente importante nei felini domestici che identificare i fattori di rischio che la comportano e conducono alla perdita della corretta funzionalità dei reni, è diventato una priorità per la ricerca scientifica”, spiega la dottoressa Maria Mayer, medico veterinario e omeopata.
Per queste ragioni prevenire, nel caso dell’insufficienza renale cronica del gatto, è diventata un’azione basilare sia per intervenire nelle fasi precoci della malattia, sia per rallentarne la infausta progressione. Ma entriamo nei dettagli della questione con l’aiuto dell’esperta.
Una ricerca anglosassone con un obiettivo preciso
“Con questo obiettivo – prosegue Mayer – è stata condotta una ricerca specifica basata su un’indagine longitudinale di alcuni importanti nefrologi inglesi che, nell’arco di quattro anni, hanno attentamente monitorato i livelli di azotemia di 148 gatti di età superiore ai 9 anni, correlandoli poi con fattori ambientali come il tipo di dieta seguita giornalmente, lo stile di vita, l’esposizione al fumo dei proprietari, lo stato vaccinale e la presenza di malattie dentali (come la stomatite) di varia gravità”.
Come primo dato lo studio ha dimostrato una correlazione diretta tra la progressione della Ckd e le malattie del cavo orale nel gatto. “Il dato – delucida la veterinaria – sta a dimostrare ciò che si era già evidenziato sia nell’uomo che nel cane. E cioè che le patologie della bocca (stomatite felina in testa) agiscono da focolai cronici di infezione, generando microrganismi, tossine e batteri in grado di raggiungere organi vitali come il cuore, il fegato e, appunto, i reni”.
Un monito, quindi, per il raggiungimento di una corretta igiene orale anche nei gatti, specie se anziani, e una misura efficace per prevenire invalidanti e noiosi disturbi locali, abbattendo i rischi a carico dell’apparato renale.
L’insufficienza renale cronica nei gatti e il piano vaccinale
Un altro dato inaspettato è però emerso dalla ricerca dei nefrologi veterinari inglesi: quello della correlazione tra i vaccini e l’insufficienza renale cronica nel gatto. Continua la dottoressa Mayer: “Anche se un corretto piano vaccinale ha un ruolo importantissimo nella medicina preventiva felina, lo studio anglosassone indica chiaramente che esiste un fattore di rischio per la Ckd del gatto, il che porta l’attenzione a focalizzarsi sull’opportunità di effettuare i richiami annuali”. Il meccanismo ipotizzato dai ricercatori sembra sia legato a una risposta immunitaria anomala nei confronti di alcune molecole presenti all’interno dei vaccini.
“In quanto alla dieta e alle sue influenze sull’instaurarsi della patologia renale cronica – aggiunge Mayer – lo studio anglosassone non ha rilevato niente. Non vi è alcuna differenza nell’azotemia dei gatti alimentati con diete da adulto normale rispetto a quelle per gatti adulti. Il dato, quindi, testimonia che non vi sia alcun effetto del contenuto proteico nella ciotola quotidiana sullo sviluppo di un grado elevato di azotemia”.
Come a dire che anche in questo il nostro amico gatto riafferma la sua naturale indole di carnivoro e di predatore. Conclude l’esperta: “Bisognerebbe sottolineare che sarebbe bene impostare la vita dei gatti basandosi su un piano vaccinale razionale e strettamente necessario e su una dieta appropriata e più vicina alla fisiologia dei felini. Una dieta magari formulata in modo da tenere puliti anche i denti”. E così anche la prevenzione delle malattie renali croniche sarebbe facile e, soprattutto, naturale.
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