
Per anni Chevron ha inquinato e alterato la costa vicino a New Orleans, negli Stati Uniti, andandosene senza bonificare
Interbrand e Deloitte hanno pubblicato la classifica dei 50 brand che si sono mossi di più sul fronte della sostenibilità ambientale.
Il settore automobilistico è quello che si sta dando da
fare di più per uscire dalla crisi abbracciando la green
economy. È il risultato che emerge dal
terzo rapporto annuale (2013) sui brand più impegnati
nella sostenibilità ambientale stilato da Interbrand, una
delle società di consulenza più importanti al mondo, e
Deloitte che offre servizi per la sostenibilità.
Il podio è totalmente occupato da case automobilistiche,
forse quelle che più facilmente possono fare miglioramenti per
ridurre il loro impatto sul clima e sull’ambiente. Al primo posto
c’è la giapponese
Toyota che nell’ultimo anno ha investito molto nella gamma
ibrida (benzina-elettrica) e in progetti per la riduzione delle
emissioni di CO2 e del consumo di acqua ed energia nella fase di
produzione.
Al secondo posto c’è l’americana
Ford seguita dall’altra giapponese che sta cercando di colmare
il gap con la “cugina”, la Honda. Il primo brand che non produce
veicoli è
Panasonic che si ferma al quarto posto. Questa infografica
mostra la classifica completa:
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Per anni Chevron ha inquinato e alterato la costa vicino a New Orleans, negli Stati Uniti, andandosene senza bonificare
Donald Trump ritiene che abbattendo le foreste si possano limitare gli incendi e produrre più legname. Gli esperti gli danno torto.
In un nuovo decreto previsti limiti più stringenti per queste molecole chimiche eterne, ma ancora superiori a quelle indicate dalle agenzie ambientali.
Trovato un accordo sul testo del trattato di pace con Baku, che non è ancora stato firmato e presuppone grosse concessioni da parte di Erevan. Intanto il parlamento approva un disegno di legge per la richiesta di adesione all’Ue.
Siamo stati a Montespluga per lo Skialp Fest di Homeland per capire perché lo scialpinismo sia un modo bellissimo e meno impattante di vivere la montagna.
Il premio Wood Architecture Prize by Klimahouse ha rappresentato anche un modo per celebrare la Giornata internazionale delle foreste.
Per la prima volta nel 2025 si celebrano le più grandi fonti di acqua dolce del pianeta, che fronteggiano la sfida dei cambiamenti climatici.
Un tribunale condanna Greenpeace a pagare 660 milioni di dollari. L’accusa? Aver difeso ambiente e diritti dei popoli nativi dal mega-oleodotto Dakota Access Pipeline.
In Italia sono 265 gli impianti ormai disuso perché non nevica più: rimangono scheletri e mostri di cemento. E l’esigenza di ripensare la montagna e il turismo.