Due termini correlati che esprimono concetti leggermente diversi. Abbiamo chiesto aiuto a Vidas per capire.
Intestino sano anche in vacanza, quando il benessere nasce da dentro
L’ intestino gioca un ruolo fondamentale per la salute dell’intero organismo. Trattarlo con garbo e modificare abitudini sbagliate è d’obbligo se vogliamo garantirci salute, bellezza e armonia in ogni momento.
Il primo step: mantenere in equilibrio la flora batterica intestinale
Avere un intestino sano e ben funzionante è fondamentale per mantenere lo stato di benessere dell’intero organismo e in particolare del sistema immunitario. Fondamentale è conservare in equilibrio l’ecosistema intestinale, ovvero l’immensa comunità di batteri benefici chiamata “microbiota intestinale”: solo così potremo garantirci un sistema immunitario resistente e abile nel metterci al riparo da eventuali infezioni o malattie di varia natura.
Ma quado la salute della flora batterica è a rischio? In primo luogo, quando, a causa del ritmo di vita frenetico a cui siamo sottoposti, ci alimentiamo in modo scorretto, escludendo dalla dieta quegli alimenti, come frutta e verdura, che sono per l’intestino garanzia di buon funzionamento. Purtroppo anche alti livelli di stress, sedentarietà, abuso di fumo e alcool oltre che di farmaci antibiotici o antinfiammatori, soprattutto se assunti in modo continuativo, possono indebolire l’intestino e compromettere in modo serio la sopravvivenza del nostro prezioso microbiota intestinale.
E che dire delle vacanze! Anche nel periodo in cui relax ed equilibrio a tavola dovrebbero avere la meglio, troviamo il modo di strapazzare il nostro intestino, con pratiche alimentari scorrette, pasti fuori orario, bevande ghiacciate, nottate all’insegna del poco sonno. Tutte cose che possono dare vita a problemi intestinali indesiderati.
Conoscere e conservare la microflora intestinale…
Abbiamo visto che nelle nostre viscere esiste un importante e delicato ecosistema che, restando in costante equilibrio, ci permette di mantenere un intestino armonico e vivere serenamente in salute. Questa condizione di stabilità e di reciproco scambio con le cellule della parete intestinale, dinamica fondamentale per la sopravvivenza dei nostri piccoli ospiti, viene detta eubiosi. Se questo equilibrio si altera, anche la salute dell’intero organismo ne risente. Lattobacilli e Bifidobatteri, i due gruppi più importanti di batteri che popolano l’intestino, ci regalano una quantità innumerevole di servizi. È di loro competenza il buon funzionamento della barriera intestinale, quella che ci tutela dagli attacchi di agenti patogeni esterni, ci garantiscono un sistema immunitario attivo oltre ad un sostanziale sostegno dei processi digestivi e una corretta sintesi delle vitamine del gruppo B. Purtroppo, quando l’equilibrio fra le specie che compongono la flora batterica si altera, siamo di fronte ad una situazione definita disbiosi. Questa condizione porta all’indebolimento della barriera intestinale, con conseguente passaggio di virus e agenti patogeni che ci espongono ad infezioni, forme influenzali più o meno acute, malessere generale, alterazione dell’umore. Con la riduzione del microbiota intestinale, possiamo assistere ad un malassorbimento di alcuni importanti nutrienti, proprio in funzione del fatto che sono i probiotici che ci permettono di utilizzare al meglio le sostanze nutritive presenti nei cibi che mangiamo.
Un altro rischio è rappresentato dal passaggio, attraverso la mucosa intestinale, di elementi chimici assunti attraverso i prodotti alimentari. Il consiglio principale è di rivedere e correggere la propria alimentazione e prediligere tutti quegli alimenti di cui si nutrono i nostri piccoli ospiti. Largo quindi a frutta, verdura e fibre vegetali, che sono il nutrimento principe dei Bifidobatteri e nel contempo ridurre zuccheri, quantità eccessive di grassi, alcol, fumo e, in caso di vita troppo sedentaria, riprendere un’adeguata attività fisica.
…e rinforzarla!
Rinforzare al meglio il microbiota intestinale significa dunque evitare spiacevoli conseguenze. Oltre a frutta e verdura, è possibile consumare giuste quantità di yogurt o kefir e alimenti fermentati come i crauti o il miso che contribuiscono quotidianamente al benessere intestinale. Se ciò non fosse sufficiente e i segnali che ci arrivano dall’intestino (gonfiore, colon irritabile, flatulenza, cattiva digestione) o peggio ancora dall’organismo in generale (brufoli, pelle spenta, infezioni recidivanti, mal di gola) segnalassero un disequilibrio della flora batterica, è buona regola intervenire con un prodotto mirato, contenente probiotici adeguati e fibra vegetale prebiotica che garantiscano il ripristino dell’eubiosi intestinale.
In questo modo si ha la sicurezza di introdurre la quantità e la tipologia adeguata di probiotici che servono per il ripopolamento, insieme ad una corretta dose di prebiotico necessario al loro nutrimento.
Affidiamoci a Proflora
Un prodotto equilibrato, che garantisca sicurezza ed efficacia, è sempre frutto di importanti ricerche scientifiche e lavoro costante. Seguendo la ricerca della Nutraceutica fisiologica, Guna ha realizzato Proflora, simbiotico prodotto con la garanzia di qualità che caratterizza l’azienda. Proflora contiene sei ceppi diversi di fermenti lattici probiotici (Bifidobatteri e Lattobacilli) associati a fibre prebiotiche, la cui sinergia è fondamentale per il giusto riequilibrio della microflora intestinale. Ciascuno dei sei ceppi batterici è gastroprotetto proprio dall’aggressione dei succhi gastrici, attraverso la microincapsulazione, che consente ai probiotici di arrivare tutti all’intestino vivi e attivi, per colonizzare e riequilibrare la microflora intestinale .
I sei ceppi di probiotici sono uniti a FOS (frutto-oligosaccaridi), che costituiscono la parte prebiotica del prodotto, ossia l’alimento ideale per la corretta riproduzione di Lattobacilli e Bifidobatteri sia contenuti all’interno di Proflora, sia già esistenti nel nostro intestino. Queste fibre, che non possono essere aggredite da enzimi digestivi e tanto meno essere assorbite nel primo tratto intestinale, arrivano intatte nel colon dove vengono fermentate selettivamente dalla microflora intestinale “amica”. Inoltre permettono un miglior assorbimento di alcuni minerali, fra cui calcio e magnesio.
Proflora è privo di allergeni, non contiene glutine, lattosio e glucosio quindi è adatto anche alle persone che non possono assumere questi nutrienti.
In valigia? Proflora!
L’indebolimento del microbiota intestinale durante le vacanze si traduce in una maggiore esposizione agli agenti patogeni esterni, soprattutto in quei Paesi dove il clima caldo e umido favorisce la proliferazione di virus e batteri. Rinforzare e ripopolare la flora batterica vuol dire sistema immunitario più forte e resistente alle malattie, quindi benessere, buonumore e tranquillità che accompagnano le nostre vacanze e la nostra esistenza. Per questo motivo, in valigia, non scordiamoci di mettere Proflora.
Come assumere Proflora e dove trovarlo
Proflora si presenta in bustine ed è consigliata l’assunzione di una bustina al giorno, mezz’ora prima dei pasti, sciolta in mezzo bicchiere d’acqua a temperatura ambiente. In questo modo si garantisce l’apporto di circa 2 miliardi di probiotici vivi e vitali, che grazie alla microincapsulazione hanno una attività pari a quella di 10 miliardi di batteri.
Si può trovare nelle migliori farmacie con due possibilità di acquisto: Proflora da 10 bustine al costo di 14.90 euro e Proflora da 30 bustine al costo di 34.80 euro.
Informazione redazionale
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