Il gatto deve essere accompagnato con intelligenza verso il fine vita. Ma basta poco per rendere la sua terza età più agevole e accettabile.
Inverno in arrivo per cani e gatti, un aiuto viene dalla natura
L’inverno e i primi freddi possono causare problemi agli amici a quattro zampe. Ecco i consigli degli esperti per potenziare le loro difese immunitarie.
L’inverno è in arrivo e i primi freddi si fanno sentire anche per i nostri amici a quattro zampe. Sono in agguato piccoli malanni, problemi gastroenterici, stress e ansia. Per non contare tossi e tracheiti se il piccolo di casa vive tra termosifoni e uscite all’aria aperta in orari non congeniali. Le difese immunitarie si abbassano e per ristabilire l’organismo l’aiuto, ancora un volta, arriva dalla natura e dalle medicine complementari. Ecco alcuni consigli importanti per il benessere dei nostri amici a quattro zampe.
I sali di Schussler, in inverno perfetti per carenze e squilibri
Il medico tedesco Wilhelm Heinrich Schüssler alla fine del XIX secolo scoprì dodici sali con la capacità di aiutare a riorganizzare o a curare uno squilibrio dei minerali nelle cellule. I sali di Schussler sono in grado di stimolare l’organismo migliorando l’assorbimento dei minerali mancanti direttamente dal cibo ingerito. “Sono chimicamente puri e del tutto uguali ai minerali presenti nelle cellule del corpo umano. Quindi estremamente biodisponibili. Quelli classici sono dodici: ne esistono però anche altri quindici detti complementari. Alcuni di essi in particolare lavorano aiutando a rinforzare le difese immunitarie e contrastare le infezioni acute e croniche”, spiega la dottoressa Laura Cutullo, medico veterinario.
Sono preparati in microdosi omeopatiche a diluizione decimale, sotto forma di compresse. Andrebbero somministrati una mezz’ora prima o dopo il cibo polverizzando le compresse e mettendole sulla lingua o le gengive dell’animale. “La quantità di compresse da far assumere varia a seconda della gravità del disturbo, della taglia dell’esemplare e della durata della terapia. In genere si danno una o due compresse due o tre volte al giorno, secondo la gravità dei sintomi”, aggiunge la dottoressa Cutullo. Per dosi e modalità di somministrazione il ricorso all’aiuto del veterinario curante è, come sempre, indispensabile.
Quando l’aiuto arriva dalla natura
Per potenziare le difese immunitarie dei nostri amici animali in vista del cambio di stagione e dell’inverno imminente si può ricorrere efficacemente alla natura e alle sue componenti. “L’organismo ha in sé tutto quello che gli è necessario per difendersi e quindi per mantenersi integro. In prima linea c’è il sistema immunitario e tutta una serie di meccanismi che rinforzano l’integrità del fisico e fanno sì che possa funzionare al meglio. A volte però tale insieme di difese ha bisogno di un sostegno e quindi va aiutato. In particolare quando ci sono condizioni ambientale ed emozionali piuttosto debilitanti”, sottolinea Laura Cutullo. Il cambio di stagione è uno di quei momenti.
Per quanto riguarda le sostanze che agiscono direttamente sul sistema immunitario, infatti, possiamo parlare di immunostimolanti e immunomodulanti. “I primi stimolano la funzione o la costruzione delle varie cellule o sostanze che compongono il sistema. I secondi, invece, ne regolano il funzionamento e sono quindi molto importanti anche quando si hanno reazioni eccessive (come nel caso di allergie o malattie autoimmuni)”, delucida l’esperta.
Particolarmente utili in questo frangente sono i cosiddetti adattogeni, che rendono il soggetto meno sensibile allo stress, più adattabile alle varie situazioni e agli stimoli, migliorando così la sua resistenza fisica perché permettono un miglior funzionamento del sistema immunitario che diventa più efficiente. “L’azione adattogena delle piante è caratterizzata dalla riduzione della risposta a tutti i fattori di stress (biologici, chimici, fisici) e ha un effetto generale su tutto l’organismo e non solo su un organo, una funzione fisiologica o una patologia in particolare. Gli adattogeni quindi rinforzano il corpo, attivano il sistema immunitario, proteggono dalle influenze negative e stimolano la rigenerazione dei tessuti, e sono coadiuvanti nelle terapie naturali in animali debilitati”, dice la dottoressa Cutullo.
Fra le piante più usate in questo senso troviamo l’eleuterococco, noto anche come ginseng siberiano, una pianta perenne spinosa, con bacche molto scure. Cresce spontanea nella taiga della Mongolia e della Siberia. Le sue numerose componenti benefiche si trovano nella loro concentrazione massima all’interno delle radici. L’eleuterococco sostiene il sistema immunitario, ma è anche utile nel favorire le funzioni cognitive.
Un’altra pianta utilissima è l’astragalo di cui vengono usate le radici. Oltre ad essere un tonico, aumenta il numero di cellule staminali nel midollo osseo e la loro velocità di crescita e può anche contribuire a rafforzare i livelli di interferone, uno dei più importanti antivirali dell’organismo. La pianta ha anche un’azione anti invecchiamento. L’astragalo è controindicato, però, durante le gravidanze sia nelle cagne che nelle gatte.
L’uncaria tomentosa, o unghia di gatto, è invece una vite legnosa autoctona della foresta pluviale amazzonica che ha un effetto tonico ed è utile soprattutto in caso problemi ai bronchi o nei dolori articolari. Anche questa pianta non deve essere assunta da soggetti gravidi e in allattamento.
Le vitamine e l’apporto omeopatico
Per preparare i cani e i gatti all’arrivo della stagione fredda un apporto importante arriva dalle vitamine. “La vitamina C e la D sono importanti per stimolare le difese del sistema immunitario e preparare l’organismo al cambio di stagione e ai primi freddi dell’inverno”, dice il dottor Mauro Dodesini, medico veterinario. “Non esistono effetti negativi da dosaggi elevati di vitamina C. Se si verificasse diarrea, è bene somministrarla a giorni alterni o riducendone la dose”, specifica Laura Cutullo. Importante anche la vitamina A che è una sostanza nutritiva vitale per le mucose in particolare per quelle dell’apparato respiratorio. Mantenendo la cellula sana fornisce una barriera che resiste ai microrganismi. La vitamina E, invece, ha un forte potere antiinfiammatorio e, insieme allo zinco, supporta le difese dell’organismo.
“Sul versante omeopatico per il rinforzo del sistema immunitario è basilare Echinacea 30CH: tre granuli una volta alla settimana per cinque mesi potranno contribuire ad affrontare con sicurezza i rigori dell’inverno anche per esemplari anziani e debilitati”, aggiunge il dottor Dodesini. Per animali convalescenti o particolarmente sensibili ottimo anche Astragalus 5CH, un rimedio omeopatico perfetto per dare una sferzata di energia al sistema immunitario.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Un cane longevo non è più un’utopia, ma l’obiettivo di veterinari e allevatori con uno scopo specifico: il benessere della specie.
La pillola anti-aging per cani potrebbe arrivare sul mercato alla fine del 2026. Una speranza per chi ama il proprio cane che diventa realtà.
Il clima afoso, tipico delle estati mediterranee, può essere un problema per il gatto di casa. Ecco i consigli e gli accorgimenti giusti per aiutarlo
La disfunzione cognitiva è una malattia del cane anziano che viene confusa con i sintomi dell’invecchiamento. Perciò è importante conoscerla per prevenirla
La bellezza di una casa green non deve dimenticare la convivenza con i nostri amici a quattro zampe. Ecco alcuni importanti e imprescindibili consigli
Quanto sono importanti i carboidrati nell’alimentazione del nostro cane? E come devono essere presenti nella dieta quotidiana? Ecco cosa dice l’esperta
I cani brachicefali hanno spesso problemi di salute per la conformazione craniale. E ciò può riflettersi sul funzionamento dell’apparato gastrointestinale
La filariosi cardiopolmonare nei cani è in aumento per la crisi climatica e la diffusione delle zanzare vettori. In questi casi la profilassi è fondamentale