Finora sono morte almeno sette persone. Le forze di polizia stanno investigando per capire se gli incendi siano dolosi e hanno arrestato sette persone.
Suona l’allarme clima. Si chiama AR5
Sta finalmente per suonare il maggiore allarme sui cambiamenti climatici che si sia mai levato dalla comunità scientifica. È stato l’uomo a cambiare il clima. È una delle affermazioni centrali del quinto Assessment Report dell’Ipcc, conosciuto come AR5.
Gli scienziati di tutto il mondo stanno per ribadire
ufficialmente davanti all’Onu che ormai il 95% dell’intera
comunità scientifica è convinta che la causa dei
cambiamenti climatici siano le attività umane. È stato
l’uomo a cambiare il clima. È una delle affermazioni centrali
del quinto Assessment Report, conosciuto come AR5, il documento
più completo dell’Ipcc, corpo scientifico
intergovernativo Onu sul clima vincitore del premio Nobel nel
2007.
A questo nuovo rapporto, che sarà pubblicato in
diversi stage durante l’anno prossimo, hanno contribuito più
di 800 esperti di 85 Paesi. Secondo i quali diventa da
“molto probabile” a “estremamente probabile” il fatto che sia
colpa delle attività umane – principalmente combustibili
fossili e deforestazione – l’aumento delle temperature globali dal
1951 al 2010, oltre agli altri effetti sui sistemi climatici,
l’acidificazione degli oceani, l’aumento dei livelli delle acque,
l’intensificazione degli eventi meteorologici estremi.
Ecco alcuni fatti tratti dalle anticipazioni di stampa
del quinto Assessment Report dell’Ipcc e dal concomitante
rilancio, da parte di altre organizzazioni, di studi e rapporti sul
tema degli effetti dei cambiamenti climatici.
– Attività umane responsabili dei cambiamenti climatici
ormai secondo il 95% degli scienziati
[Fifth Assessment Report Ipcc]
– Che i cambiamenti climatici siano colpa delle attività
umane diventa da “molto probabile” a “estremamente probabile”
[Fifth Assessment Report Ipcc]
– Rischio +4,8 gradi Celsius in questo secolo. Temperature
globali dal 1951 al 2010 in aumento a causa di combustibili fossili
e deforestazione
[Fifth Assessment Report Ipcc]
– Livello dei mari salito di 19 centimetri nel ventesimo secolo.
Potrebbe aumentare di ulteriori 26-81 centimetri entro la fine di
questo, minacciando molte città
[Fifth Assessment Report Ipcc]
– L’evidenza scientifica dei cambiamenti climatici s’è
rafforzata anno dopo anno, lasciando pochi dubbi sulla serietà
delle conseguenze
[Rajendra Pachauri, panel chairman
Ipcc]
– Il mondo sta andando verso un attacco di cuore
[Halldor Thorgeirsson, direttore
Unfccc]
-Un consesso di grandi personalità, studiosi e ex
presidenti, ha lanciato un appello “per la giustizia climatica”
agli attuali leader politici affinché ascoltino gli
scienziati
[Mary Robinson Foundation + World
Resources Institute]
– Il riscaldamento globale peggiorerà carestie e fame nel
mondo: andiamo verso un mondo caldo e affamato
[Oxfam]
– Saranno i bambini a soffrire molto di più le
conseguenze dei cambiamenti climatici
[Unicef]
– Varrebbe la pena combattere i cambiamenti climatici anche
solo per la diminuzione delle emissioni inquinanti grazie a cui si
eviterebbero 3 milioni di morti premature all’anno
[Jason West, University of North Carolina
Chapel Hill – Nature Climate Change]
– Il mare dell’Antartide sta espandendosi, e l’80% di questa
espansione è causata dal riscaldamento globale,il 20% dal
cambiamento delle correnti
[Jinlun Zhang, University of
Washington]
– Alcune piante alpine potrebbero salvarsi nascondendosi in
nicchie chiamate “micro-rifugi”
[Miska Luoto, University of Helsinki,
Finlandia]
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Le alluvioni in India e Bangladesh hanno colpito una delle aree più popolate al mondo. Le piogge torrenziali hanno fatto esondare i tanti fiumi di grande portata della zona. Si parla già di 3 milioni si persone colpite.
L’urgano Beryl è il più veloce ad aver raggiunto categoria 4 nella storia delle rilevazioni. Ha già colpito duramente molte isole caraibiche.
Con la decisione di proteggere 400mila ettari del Grand Canyon dalle compagnie minerarie, il presidente degli Stati Uniti inizia un’opera di rammendo di una politica ambientale finora contraddittoria.
Prima di essere declassato a tempesta tropicale, l’uragano Idalia ha causato inondazioni anche lungo le coste atlantiche, colpendo con venti oltre i 150 chilometri orari.
Da quando Elon Musk ha acquisito la piattaforma il numero di esperti di clima che la utilizzavano per arricchire il dibattito scientifico è crollato.
Una giudice del Montana ha dato ragione ai 16 ragazzi tra i 5 e i 22 che avevano fatto causa allo stato per il sostegno dato ai combustibili fossili.
Un team di metereologi e divulgatori italiani ha affrontato una spedizione in Groenlandia per toccare con mano gli effetti dei cambiamenti climatici in una delle regioni cruciali per il futuro del nostro Pianeta.
Nel giorno del suo diploma Greta Thunberg ha partecipato al suo ultimo sciopero scolastico per il clima, là dove sono nati i Fridays for future.