Iran, si schianta l’elicottero di Raisi: il presidente è morto

Il velivolo tornava dalla la cerimonia di inaugurazione di una diga al confine con l’Azerbaigian, le ricerche sono state rese difficili dalla nebbia.

Aggiornamento del 20 maggio alle 6:45

Il presidente iraniano Ebrahim Raisi è morto, e con lui ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian, insieme ad altri funzionari, nell’incidente aereo che ha visto coinvolto l’elicottero su cui viaggiava nel nord-ovest del Paese. I media ufficiali del regime iraniano parlano di “nessun sopravvissuto” nello schianto del velivolo, che è stato rintracciato solo dopo diverse ore di ricerche, rese difficili per la fitta nebbia (forse causa dell’incidente) e le strade non asfaltate e fangose.

L’elicottero si è schiantato vicino a una miniera di rame chiamata Sungun. Si trova tra Jolfa e Varzaqan nella provincia dell’Azerbaigian orientale dell’Iran e dista poco meno di 100 chilometri dalla città di Tabriz, una delle più grandi città dell’Iran e anche la città verso cui erano diretti il presidente dell’Iran e il ministro degli Esteri.

La guida suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, ha incaricato il vicepresidente Mohammad Mokhber di assumere compiti ad interim dopo la morte del presidente Ebrahim Raisi. “In conformità con l’articolo 131 della Costituzione, Mokhber è incaricato di guidare il ramo esecutivo”, ha detto Khamenei in una nota, aggiungendo che Mokhber sarà tenuto a collaborare con i capi del potere legislativo e giudiziario per preparare le elezioni presidenziali “entro un periodo massimo di 50 giorni”.

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Il presidente dell’Iran Ebrahim Raisi e il ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian sono rimasti coinvolti in un grave incidente. L’elicottero su cui erano a bordo, infatti, ha dovuto fare un atterraggio d’emergenza schiantandosi al suolo a causa di una fitta nebbia. I due stavano tornando dall’Azerbaigian, paese della prossima conferenza sul clima (Cop29), dove avevano partecipato alla cerimonia d’inaugurazione della diga di Qiz Qalasi, sul fiume Aras, che scorre lungo il confine tra i due paesi.

A bordo dell’elicottero, spiega l’agenzia di stampa ufficiale iraniana Irna, c’erano anche il governatore della provincia dell’Azarbaigian orientale Malek Rahmati e il leader della preghiera del venerdì di Tabriz Hojjatoleslam Al Hashem.

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L’Ayatollah Khamenei ha convocato il Consiglio di sicurezza iraniano © Atta Kenare/AFP via Getty Images

Soccorsi al lavoro per trovare il presidente iraniano Raisi e gli altri membri dell’equipaggio

Irna parla di “schianto”, mentre il Teheran Times di “atterraggio d’emergenza”. Squadre di soccorso sono state inviate nell’area e le operazioni di ricerca continuano, ma la nebbia e l’impraticabilità della zona hanno reso difficoltose le operazioni di ricerca: Raisi e gli altri risultano ancora dispersi e il ministro dell’Interno Ahmad Vahidi ha detto alla televisione di stato iraniana che, a causa delle difficili condizioni meteorologiche, potrebbe volerci del tempo prima che la squadra di ricerca e soccorso raggiunga il luogo dell’incidente.

È ancora tutta da chiarire la dinamica dei fatti, compreso se sia trattato di un incidente o di un attentato, l’ayatollah Ali Khamenei, guida suprema iraniana, ha indetto una riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza iraniano. “Speriamo che Dio riporti l’onorevole presidente e i suoi compagni tra le braccia della nazione – ha detto –. Tutti devono pregare per la salute di questo gruppo di dipendenti pubblici. La nazione iraniana non deve essere preoccupata, non ci saranno interruzioni nel lavoro del Paese”.

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