L’ultimo bilancio di sostenibilità di Gruppo CAP, Sorgente di connessioni, ricorda l’importanza di fare rete per rendere concreta la transizione ecologica.
Iraq, a rischio crollo la diga di Mosul
Il cedimento della struttura potrebbe provocare la morte di quasi 1,5 milioni di iracheni che vivono lungo il Tigri. Il governo iracheno precisa però che il rischio è molto basso.
La diga di Mosul, la più grande dell’Iraq, potrebbe collassare, dando vita ad un’enorme muraglia di acqua alta centodieci metri che, attraversando il fiume Tigri, rischierebbe di uccidere oltre un milione di persone.
È quanto dichiarato dal governo iracheno e dall’ambasciata statunitense a Baghdad, che hanno allertato la popolazione. Secondo l’esercito statunitense la diga potrebbe crollare a causa della mancanza di manutenzione, il periodo considerato più rischioso è la primavera che sottopone la diga ad un’ulteriore pressione provocata dall’aumento del livello del Tigri per le piogge o per lo scioglimento della neve.
L’ambasciata americana e il governo di Baghdad auspicano una massiccia evacuazione degli iracheni che abitano nell’area interessata, Il primo ministro iracheno Haider al-Abadi ha chiesto agli abitanti di Mosul di trasferirsi ad almeno sette chilometri di distanza dalle rive del fiume Tigri. Il governo non può però gestire direttamente l’evacuazione poiché alcune delle zone a rischio sono attualmente sotto il controllo dello Stato Islamico (Is).
Baghdad ha però precisato che il rischio di un crollo della diga è molto basso e che sono state prese le misure necessarie a mantenere in sicurezza la struttura. Per scongiurare comunque il pericolo è stata appaltata la riparazione della diga ad un’azienda specializzata, l’italiana Trevi di Cesena.
“Bisogna mettere in sicurezza la struttura e assicurarsi che la diga possa continuare ad operare sia per garantire una riserva d’acqua al paese, sia per aumentare la potenza energetica in vista della prossima fase di liberazione di Mosul dallo Stato islamico. Per questo il governo iracheno ha iniziato i preparativi per la ristrutturazione della diga”, si legge in un comunicato diffuso dal governo.
La diga soffrirebbe di problemi strutturali fin dalla sua costruzione nel 1980. Il regime di Saddam Hussein spinse per la sua realizzazione nonostante i geologi non fossero d’accordo. Un rapporto realizzato lo scorso anno da un gruppo di geologi e ingegneri iracheni e svedesi ha definito la diga di Mosul “la diga più pericolosa del mondo“.
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