Profilazione razziale, xenofobia nel dibattito politico e omofobia nel report dell’Ecri. Tra le sue richieste c’è quella di rendere indipendente l’Unar.
Irlanda, cosa può cambiare dopo il referendum sull’aborto di maggio
È tra i paesi sviluppati con le leggi più restrittive in materia di aborto. Ora l’Irlanda inverte rotta, il primo ministro dice sì a un referendum per legalizzare l’interruzione di gravidanza.
I cittadini irlandesi avranno la possibilità, in un referendum previsto per la fine di maggio, di rendere le leggi sull’aborto meno severe. Potranno infatti votare per abrogare l’ottavo emendamento della costituzione che ammette l’interruzione di gravidanza soltanto se la madre è in pericolo di vita, ma non in caso di stupro, incesto o anomalie fetali (neppure se mortali). Nel frattempo il ministero della Salute preparerà una proposta di legge che permetta l’aborto fino a 12 settimane di gravidanza.
Migliaia le donne che si recano in un altro paese per abortire
“So che si tratta di una questione estremamente personale e che per la maggior parte di noi non può essere vista in bianco e nero”, ha affermato il primo ministro irlandese Leo Varadkar. “Ma non possiamo continuare a esportare il problema e importare la soluzione”. Varadkar, laureato in medicina, fa riferimento alle migliaia di donne che ogni anno si recano in un altro paese per abortire: nel 2016 sono state 3.265, stando alle statistiche del dipartimento della salute britannico. Senza contare quelle che hanno ingerito pillole ordinate su internet.
In recent weeks many people, mainly men, have spoken about the personal journeys they have been on. We should remember the saddest & loneliest journey is made by Irish women who travel to other countries in their 1000s to end their pregnancies. These journeys don’t have to happen
— Leo Varadkar (@campaignforleo) 29 gennaio 2018
Come l’Irlanda ha accolto la notizia del referendum sull’aborto
La decisione è stata accolta con entusiasmo dal Consiglio nazionale delle donne e dalla Campagna per il diritto all’aborto, mentre gli attivisti pro life hanno parlato di “un momento molto triste e serio per il paese”. L’ottavo emendamento è stato approvato da un referendum del 1983, ma sembra che le opinioni degli irlandesi stiano cambiando. La March of choice, che si tiene ogni anno a Dublino per chiedere che le donne siano libere di scegliere, è giunta alla sesta edizione. Informazioni più precise sul referendum di maggio saranno fornite tra circa un mese.
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