
La mancanza di dati ufficiali è un problema per il controllo del mercato legale di animali, soprattutto per le catture di quelli selvatici.
Un paradiso del Pacifico si è trasformato in un inferno di plastica. È l’isola di Henderson, tra le più inquinate che esistano al mondo.
Questa è la storia di un’isola sperduta nel bel mezzo dell’oceano Pacifico, a metà strada tra le coste del Sudamerica, da cui dista cinquemila chilometri, e quelle australiane, da cui ne dista ottomila. Stiamo parlando dell’isola di Henderson. Queste prime righe potrebbero dare l’idea che si stia parlando di un paradiso terrestre. E invece quest’isola lontana da tutto e da tutti è tra le più inquinate al mondo.
“La scoperta è stata recentemente fatta da un gruppo di ricercatori australiani che hanno trovato sull’isola ben 671 pezzi di plastica ogni metro quadrato che, tradotto in peso, diventano 17 tonnellate che ricoprono l’intera isola”, scrive Lorenzo Badellino di 3Bmeteo.com. “Senza considerare il materiale plastico sommerso qualche centimetro sotto le spiagge sabbiose che caratterizzano l’atollo”.
Ma perché un’isola lontana dalla civiltà è la prima vittima degli eccessi degli esseri umani, del problema dei rifiuti e, in particolare, della plastica che causa danni alla biodiversità e all’intero ecosistema? La causa, sempre secondo quanto riportato da 3Bmeteo.com, risiederebbe nel fenomeno meteorologico South pacific gyre, ovvero un vortice del Pacifico del sud che “converge in questa zona dell’oceano raccogliendo buona parte degli scarti del pianeta depositandoli sulle spiagge”. Un fenomeno simile è quello che ha dato vita al Pacific trash vortex, l’isola artificiale fatta di plastica e rifiuti che vaga dagli anni Ottanta nel Pacifico settentrionale, infestando ogni cosa si trovi sul suo passaggio. La plastica, inoltre, si trova spesso in stato di decomposizione avanzata e per questo viene confusa facilmente da pesci e uccelli tropicali con qualcosa di commestibile, con del cibo, causando l’avvelenamento e la morte di milioni di animali.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
La mancanza di dati ufficiali è un problema per il controllo del mercato legale di animali, soprattutto per le catture di quelli selvatici.
Il Crea ha scoperto in Calabria una specie mai trovata prima, importantissima per la biodiversità. E l’ha dedicata al giovane ricercatore friulano.
Una storia di scarsa conoscenza delle leggi nazionali, totale impunità per i reati di bracconaggio e l’evidente aumento del turismo venatorio internazionale.
Le specie aliene rappresentano una minaccia per la biodiversità globale. Alcune però sono a loro volta in pericolo di estinzione nelle aree da cui provengono. Un paradosso conservazionistico. È giusto proteggerle?
L’innovativa idea di utilizzare le api come deterrente naturale sta migliorando il rapporto tra gli agricoltori e gli elefanti, riducendo anche i conflitti.
Negli Stati Uniti è stato proposto l’inserimento della farfalla monarca tra le specie a rischio dell’Endangered species act per aumentarne la protezione.
La raccolta delle migliori fotografie naturalistiche del National Geographic scattate nel 2024, il mondo animale attraverso l’obiettivo della fotocamera
Siamo stati tre giorni tra borghi, vallate e foreste dell’Appennino centrale, per vedere le misure adottate per favorire la coesistenza tra uomini e orsi marsicani.
Per la prima volta le giraffe stanno per essere inserite nella lista delle specie protette dall’Endangered species act, una mossa per la loro salvaguardia.