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Come isolare la casa con materiali naturali
Scegliere materiali ecologici per isolare la casa è importante sia per l’ambiente che per le persone. Ecco una piccola guida degli isolanti naturali più efficaci.
Dal punto di vista della sostenibilità ambientale, un sistema di coibentazione ben riuscito è molto importante in termini di risparmio energetico e riduzione delle emissioni di CO2. Pertanto, sarebbe opportuno scegliere isolanti termici naturali che possiedano caratteristiche ben precise: protezione dal freddo in inverno e dal caldo in estate, isolamento acustico, diffusione dell’umidità in modo da evitare fenomeni di condensa, durata nel tempo, resistenza a fuoco, muffe, funghi e parassiti.
Però non tutti i materiali naturali impiegati come isolanti termici sono ecologici, dipende tutto dal processo di produzione al quale sono stati sottoposti. Quanto più l’impiego di energia utile a lavorarli è basso, tanto più potremo considerarli davvero ecosostenibili. Esistono comunque diversi materiali di origine vegetale o animale che si prestano bene per l’isolamento termico e acustico delle nostre case. Ecco i più efficaci utilizzati in bioedilizia.
Fibre di cocco per isolare la casa
Seguendo la tradizione indiana, l’isolante di fibre di cocco si ottiene prelevando la parte fibrosa della noce di cocco, immergendola in acqua e fango per sei mesi e lasciandola essiccare al sole. Grazie a questo processo di macerazione, la fibra di cocco verrà privata delle sue parti organiche putrescibili rendendola, così, durevole nel tempo. Durante la pressatura, che avviene in Europa, il composto ottenuto può essere pressato insieme ad altre sostanze come la gomma naturale che lo rende idrorepellente e liscio al tatto.
Lana di pecora
Questo materiale d’origine animale ha caratteristiche biologiche che gli conferiscono una particolare capacità climatizzante sia contro il freddo che contro il caldo. Essendo inoltre idrorepellente, è in grado di assorbire fino al 33 per cento di umidità riducendo il rischio di condense che danneggerebbero l’edificio.
Si tratta, infine, di una risorsa prima rinnovabile e riciclabile, derivata dagli scarti di lana dell’industria tessile, sottoposta a trattamenti specifici e non impattanti che la trasformano in pannelli isolanti affidabili anche contro gli attacchi di eventuali parassiti.
Fibre di cellulosa
La fibra di cellulosa proviene dal riciclo di carta di giornale trattata con sali di boro che la rendono resistente agli incendi e agli insetti. Tra le sue funzioni vengono riconosciute l’isolamento dal freddo e l’assorbimento del caldo; il suo utilizzo consente di mantenere temperature gradevoli in casa anche in estate.
Sughero
Se non viene trattato con dei collanti, il sughero rappresenta un valido isolante biocompatibile e traspirante caratterizzato da un fattore di peggioramento pari a zero. In sostanza, è inattaccabile da insetti e roditori e non marcisce. Ed è proprio la sua longevità che lo rende un materiale conveniente per coibentare casa, in quanto permette negli anni un risparmio energetico notevole.
Fibre di legno
Si tratta di un materiale completamente ecologico, infatti si ottiene dagli scarti di legno di segheria macinati e successivamente incollati con la lignina, la resina naturalmente prodotta dal legno. Il suo punto di forza è dato dalla capacità di isolare la casa dai rumori e soprattutto dal calore, trattenuto per un tempo più prolungato rispetto agli isolanti tradizionali.
Fibre di canapa
Tra i numerosi impieghi della canapa figura anche quello dei pannelli isolanti utilizzati nella costruzione di edifici. Per produrli, si riducono in trucioli i fusti della pianta, si uniscono a un collante naturale come l’amido di patate e, infine, si compattano ad alte temperature. Grazie alla fibra molto resistente al logorio e al canapulo (parte legnosa contenuta all’interno della pianta) con ottime proprietà assorbenti, la canapa si presenta come un isolante naturale molto efficace: leggero, traspirante, resistente a muffe, insetti e incendi, biocompatibile e riciclabile.
Coibentare casa con sistemi che implichino l’impiego di risorse naturali è molto importante per l’ambiente e per le persone. Partire dall’edilizia per ridurre gli sprechi di energia elettrica e le emissioni di CO2 è, dunque, indispensabile per creare centri abitati più vivibili e più sostenibili.
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