L’albero potrebbe avere fino a mille anni, ma è stato scoperto solo dal 2009, dopo la segnalazione di una band della zona, che ora gli dedicherà un brano.
Quanto spazio verde c’è per ogni persona che vive in città
Matera la città con più spazio verde. Pavia, Lodi e Cremona le più virtuose, male il sud e le metropoli. Ma aumentano i progetti locali e gli orti urbani.
Ogni cittadino italiano residente in un capoluogo di provincia ha a disposizione, in media, 31,1 metri quadri di verde, uno spazio teorico più piccolo del monolocale in cui spesso vive. E il verde urbano complessivo rappresenta il 2,7 per cento degli oltre 567 milioni di metri quadrati complessivi. Ma se a livello nazionale il dato medio dell’indagine Istat risulta comunque dignitoso, i dati oscillano di molto a seconda delle zone prese in considerazione: nelle città del nordest si raggiunge una media di verde di oltre 50 metri quadrati a testa, più che doppio rispetto a quelle del centro, del nordovest e delle isole.
Ogni abitante dispone di 31,1 m2 di #verde urbano. Le dotazioni più elevate tra i capoluoghi del Nord-est (50,1) https://t.co/xxVmVpkzwE
— Istat (@istat_it) 24 maggio 2016
La grande eccezione del sud è la Basilicata, e in particolare Matera che per la sua peculiare configurazione di ‘museo a cielo aperto’ regala addirittura mille metri quadri di verde a ciascun suo cittadino, seguita a considerevole distanza da Trento, Potenza e Sondrio.
Male il sud e tutte le metropoli
Ma più grandi diventano le città, peggio se la passano i loro abitanti: secondo i dati pubblicati dall’Istat i più grandi conglomerati urbani italiani, da Torino a Firenze passando per le metropoli Milano (17,2 metri quadri), Roma (15,9) e Napoli (11,3) sono tutte ben al di sotto della media nazionale, anche se ancora dentro i vincoli stabiliti per legge, secondo cui non si dovrebbe andare al di sotto dei 9 metri quadri di verde a testa: sono invece ancora il 16,4 per cento le città d’Italia ‘fuorilegge’, tra cui molti capoluoghi pugliesi e calabresi: Isernia, Trapani, Trani, Taranto, Crotone e Caltanissetta, quest’ultima con appena 2,7 mq pro capite, sono le maglie nere.
Pavia, Lodi, Cremona e Matera realtà virtuose
Ci sono anche però delle realtà virtuose. Per esempio, più della metà delle città hanno uno specifico “profilo verde”, definito da dotazioni superiori alla media delle superfici destinate a verde urbano, delle aree naturali protette o delle superfici destinate a uso agricolo: Pavia, Lodi, Cremona e Matera si collocano sopra la media per tutte le caratteristiche considerate. Gli orti urbani, sono in continua crescita nelle città, attivati in 64 amministrazioni nel 2014. Parchi, ville e giardini storici rappresentano in media circa un quarto del verde urbano, le aree boschive oltre il 20 per cento, quelle a verde attrezzato il 14, i grandi parchi urbani circa il 10. Gli alberi monumentali sono presenti in 67 capoluoghi, 29 città hanno avviato iniziative locali per lo sviluppo di spazi verdi urbani. E nel secondo anno dall’istituzione, 55 comuni hanno attuato iniziative in occasione della Giornata nazionale degli alberi, che si tiene ogni 21 novembre.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Allarme per l’anomalia climatica sulla cima della montagna più famosa e venerata del Sol Levante dopo un’estate e un ottobre caldissimi.
Il west highland white terrier è un piccolo cane dal grande carattere. Selezionato in Scozia è diventato ben presto famoso in Europa e Usa
In vista della sfida tra Kamala Harris e Donald Trump alle elezioni presidenziali Usa, ripercorriamo i grandi temi aperti in materia di clima.
Il rapporto Ecosistema urbano 2024 mostra alcuni progressi nelle città italiane, ma troppo lenti. E c’è troppo divario tra nord e sud.
Un evento meteorologico estremo ha colpito la regione di Valencia, in Spagna. Decine i dispersi. Il governo invia l’esercito nelle zone colpite.
Dalla Cop16 arriva il report sullo stato mondiale degli alberi elaborato dall’Iucn. I risultati non sono quelli che speravamo.
Il 29 ottobre 2018, le raffiche di vento della tempesta Vaia hanno raso al suolo 40 milioni di alberi in Triveneto. Una distruzione a cui si sono aggiunti gli effetti del bostrico, che però hanno trovato una comunità resiliente.
Una proposta di legge è in discussione in Francia per vietare le bottiglie di plastica di dimensioni inferiori a 50 centilitri.