Nel 2024 cresce lo spreco alimentare, la causa è anche la scarsa qualità del cibo acquistato
I dati sullo spreco alimentare del rapporto Waste Watcher con il focus sull’Italia e un confronto tra i Paesi del G7.
Il dimezzamento dello spreco di cibo a livello mondiale è uno degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu. Nonostante nel mondo aumentino sempre più le persone che soffrono la fame e la denutrizione, i numeri dello spreco di cibo non accennano a diminuire. Secondo la Fao, ogni anno si sprecano oltre 900 milioni di tonnellate di cibo, in gran parte ancora prima che questo arrivi sulla tavola. E lo spreco alimentare non è solo un problema etico, ma anche sociale, economico e, sempre di più, ambientale perché la produzione di cibo richiede lo sfruttamento di risorse naturali contribuendo alle emissioni di gas serra e quindi al riscaldamento globale e ai cambiamenti climatici. Per sensibilizzare su quest’emergenza, le Nazioni Unite hanno istituito il 29 settembre di ogni anno la Giornata della consapevolezza sulle perdite e gli sprechi alimentari. Diminuire lo spreco di cibo è possibile attraverso la costruzione di sistemi alimentari più efficienti e solidali dalla produzione alla distribuzione al consumo di cibo. Mentre numerose startup cercano di ridurre lo spreco attraverso la tecnologia, in Italia un passo avanti è stato fatto con la legge sullo spreco che ha reso più facile, tra le altre cose, donare le eccedenze di cibo. Ma ognuno, ogni giorno, può fare la sua parte con piccole, ma importanti, azioni quotidiane: dalla lista della spesa per non esagerare negli acquisti, all’organizzazione di frigo e dispensa fino al riciclo o alla donazione degli alimenti. Su LifeGate, tutte le informazioni sullo spreco alimentare e su come contrastarlo.
I dati sullo spreco alimentare del rapporto Waste Watcher con il focus sull’Italia e un confronto tra i Paesi del G7.
All’interno di “In Cibo Civitas”, un progetto educativo per i giovani, Slow Food Italia lancia le 7 azioni per il clima, piccole ma fondamentali abitudini alimentari per il futuro del Pianeta.
L’organizzazione delle Olimpiadi si è impegnata a garantire pasti sostenibili, dimezzando l’impronta di CO2, ma è polemica per il foie gras nel menù vip.
A livello globale, il cibo sprecato equivale a un miliardo di pasti al giorno, mentre sono 783 milioni le persone che soffrono la fame.
L’amministrazione comunale di Milano ha annunciato la nascita in città, entro il 2024, di tre nuovi hub per la lotta allo spreco alimentare e alla povertà.
La startup Bestbefore recupera gli alimenti rifiutati dai canali di vendita e li mette a disposizione dei consumatori finali, a prezzi scontati.
La piattaforma Regusto permette alle imprese di donare le eccedenze, o venderle a prezzi simbolici, agli enti no profit in tutta Italia.
Il Coronation food project voluto dal re Carlo III mira a fornire supporto logistico per il recupero e la distribuzione delle eccedenze di cibo.
Il 29 settembre è la Giornata della consapevolezza delle perdite e gli sprechi alimentari. Facciamo il punto sui numeri del fenomeno, sulle cause e sulle soluzioni antispreco. A partire dalla spesa.
La Corea del sud ricicla il 90% degli scarti alimentari grazie a un sofisticato sistema di smaltimento dei rifiuti che evita la creazione di discariche.