In Piemonte, a pochi chilometri dal confine francese, la Valle Maira offre tutto ciò che chi ama l’autenticità dei territori montani cerca.
Itinerari in Val Brembana (BG)
Alcuni itinerari per visitare La Val Brembana, in provincia di Bergamo I tempi di percorrenza relativi ai 3 itinerari descritti sono intorno alle 2,30 ore
Anche quando i colori, i profumi, le sue voci sembrano spente,
l’energia vitale pervade quel sonno letargico che sembra
paralizzare l’ambiente. I rami sono spogli del fogliame ma ospitano
già le piccole gemme che si apriranno a primavera; i
pettirossi e le cince si rincorrono fra le siepi dei broli nei
tepori del mezzogiorno. Il bosco poi offre ancora doni saporiti nei
suoi cespugli di rosa canina rossi di frutti. Passeggiare, vivere
la natura e assorbirne gli umori positivi fa senz’altro bene alla
nostra mente, ci distende e rilassa.
La Val Brembana, in provincia di Bergamo, presenta interessanti
itinerari adatti a questo scopo.
Mèta di coinvolgenti escursioni invernali è il
Monte Cancervo, che dai suoi 1840 m sorveglia l’altopiano su
cui sorge Pianca, frazione di S. Giovanni Bianco. Ci troviamo
all’imbocco della Val Taleggio, laterale della Val Brembana, 29 km
a nord rispetto al capoluogo. Da S. Giovanni, si prende la
strada che risale la Val Taleggio; percorsi 300 m fuori dal paese,
si imbocca sulla destra la carrabile per Pianca. I suoi
tornanti ci accompagnano prima al pianoro erboso di
Capatelli, poi con un ultima salita si alzano fino agli 810
m dell’abitato. Ora si procede a piedi portandosi verso la chiesa
nelle cui vicinanze, dipinto su una fontana, si incontra il
segnavia n.102.
Superate le ultime case, il tracciato si inerpica su un dosso
erboso fino ad alcune piccole costruzioni rurali. Da qui, passando
dinanzi ad una grossa roccia cava adattata a bivacco, si
raggiungono le falde della parete. Si gira intorno a una guglia,
poi il sentiero risale una valletta elevandosi sino ad alcune rocce
attrezzate con una catena di sicurezza. Dinanzi a noi si delinea la
parte superiore del Cancervo, dove i boschi sfumano delicati nelle
conche e nei pascoli. Adesso il segnavia 102 piega in direzione
nord-ovest verso il Passo di Baciamorti. Un capanno in lamiera
anticipa la presenza di un bivio in cui teniamo la destra. Ci
immettiamo così in un secondo sentiero sempre ben segnalato
che guadagna velocemente la croce della vetta fra conche erbose e
mughi profumati.
In alternativa a questo percorso se ne aggiungono altri due,
entrambi ben evidenziati ed interessanti. Questa volta il luogo di
partenza è Cascina Piazzo, facilmente raggiungibile
da Pianca anche in automobile. Il primo sentiero sale fra i prati
oltre la baita, attraversa un boschetto e si dirige con piccoli
tornanti verso le pareti di Corna Torella. Ora il tracciato
piega leggermente a sinistra sotto alle rocce fino ad imboccare un
avvallamento disseminato di mughi per poi rimontare un poggio
erboso. Qui incontriamo il segnavia n.102 già citato in
precedenza, che punta deciso verso la vetta.
L’ultimo itinerario invece possiamo riservarcelo come variante per
il ritorno, percorrendolo quindi a ritroso. Dalla vetta del
Cancervo, spostandosi verso nord-ovest, ci si abbassa
dolcemente a mezza costa sino ad incontrare al di là di un
pendio erboso un piccolo dosso; da qui il tracciato si porta ai
1707 m di Passo Grialeggio. Alla nostra destra si apre un
vallone percorso da un comodo sentiero che collega il Passo alla
Baita della Vecchia. Ora si continua in piano verso sud,
immettendosi dopo breve tratto fra i boschi sulla carrabile in
località Case Buffalora. Superati l’abitato e i
coltivi in circa 10 minuti di cammino, la strada ci guida
nuovamente alla Cascina Piazzo, permettendoci così di
completare l’anello.
I tempi di percorrenza relativi ai 3 itinerari descritti si
aggirano tutti intorno alle 2,30 ore di cammino, risultando quindi
compatibili con le brevi giornate invernali.
Jalmar Tuan
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