Il cairn terrier è un cane dalle antiche origini. Originario delle impervie terre scozzesi è ormai famoso in tutto il mondo per la sua allegria e vivacità.
Jack russell terrier, il piccolo dal carattere indomabile che fa tanta compagnia
Nato per la caccia, il jack russell terrier è oggi uno dei compagni di vita più popolari in città come in campagna per la sua simpatia e il suo temperamento e carattere ardimentoso.
Lo vediamo spesso sia in città che in campagna insieme a famiglie con bambini, anziani, single e coppie. È il jack russell terrier, piccolo cane dall’indole versatile, ormai una delle razze di punta degli ultimi anni.
La razza è nata grazie all’inventiva del reverendo John Russell che nel Diciannovesimo secolo decise di selezionare un cane che fosse in grado di soddisfare le sue esigenze nello stanare tassi e volpi durante le partite di caccia locali. Il reverendo Russell non curò l’aspetto esteriore ma si concentrò solo sul suo carattere e temperamento.
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“In seguito il jack russell terrier è arrivato in Australia – spiega Davide Ornati dell’allevamento Cascina Buscaglia – dove ha riscontrato un grande successo questa volta come cane da compagnia. Negli anni venne allevato in maniera molto più selettiva dal punto di vista morfologico e ed è stata proprio l’Australia che il 25 ottobre del 2000 ha chiesto il riconoscimento ufficiale della razza, ma soltanto nel 2003 è stato approvato in maniera definitiva. In Italia sono presenti entrambe le linee è una scelta dell’allevatore se tenerle distinte o utilizzarle insieme”.
Jack russell terrier, diversi mantelli per una stessa razza
Nel jack russell terrier esistono tre tipologie di pelo: il liscio o raso, il broken e il ruvido. C’è da sottolineare che in ciascuna tipologia ci possono essere molte sfaccettature, il pelo può essere più o meno folto, più corto o più lungo.
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“Il pelo liscio ha la particolarità di essere corto e uniforme su tutto il corpo non presentando le cosiddette ‘difese’ ovvero barba e sopracciglia pronunciate. Il pelo broken rimane più corto rispetto al ruvido, si può notare una leggera barba e delle porzioni di pelo più corte ed altre più lunghe generalmente localizzate sul torace e dorso. Il pelo ruvido ha le cosiddette protezioni molto pronunciate e la lunghezza del pelo è omogenea su tutto il corpo”, specifica Ornati. La lunghezza del pelo, comunque, non è legata alla linea di sangue e non influisce sul carattere del cane.
Cosa ci dice il pelo
A seconda della tipologia, il mantello di questo piccolo cane va gestito in modo diverso. Il pelo liscio necessita semplicemente di essere spazzolato regolarmente, ma non eccessivamente al fine di eliminare semplicemente il pelo morto, il broken e il ruvido possono essere comunque spazzolati, ma necessitano di essere “strippati” per eliminare il pelo lungo morto e far crescere quello nuovo.
“Attenzione però – avverte l’allevatore – è molto importante non far tosare mai il proprio jack russell terrier perché essendo un cane a pelo duro la tosatura rovina completamente il pelo e non favorisce la ricrescita di quello nuovo”.
Il jack russell terrier non è un cane che ha bisogno di essere lavato frequentemente perché il suo mantello rimane sempre pulito e non ha un forte odore. “Meno lo si lava e meglio è – sottolinea Davide Ornati – ed una volta al mese dovrebbe essere il riferimento massimo per lo shampoo, altrimenti si rischia di rovinare lo strato protettivo del mantello che lo protegge sia dal caldo che dal freddo”.
Il pelo può essere invece rinfrescato quando si vuole passando sul cagnolino un panno bagnato con acqua e aceto bianco. È importante sapere che nel jack russell terrier deve predominare il bianco, infatti questo colore deve essere almeno al 51 per cento nel mantello.
“Le colorazioni sono principalmente due: bianco con macchie marroni dove talvolta in corrispondenza del muso o degli occhi ci possono essere sfumature nere dette ‘carbonature’. Bianco con macchie nere dove in corrispondenza del muso o degli occhi ci possono essere invece sfumature marroni dette focature, in questo caso la colorazione prende il nome di tricolore”, continua l’allevatore.
Carattere, temperamento e personalità di un piccolo cane di moda
Le dimensioni contenute di questo mini terrier non devono far credere a un’indole docile e arrendevole. “Un cane ben socializzato è fondamentale soprattutto se si tratta di un piccolo terrier dal carattere importante come il jack russell. Durante i primi mesi di vita del cucciolo un aspetto fondamentale, oltre alla socializzazione, è quello di dedicare molto tempo alle uscite per appagare la necessità di corsa e vita all’aria aperta insita nella razza”, nota Bruno Ferrari, educatore cinofilo.
È bene notare che il jack russell ha molto sviluppato l’istinto predatorio – non per niente è un cane da caccia – ed è spesso un soggetto competitivo che spinge questa tendenza all’estremo. Ha quindi bisogno di mano ferma e di tanta pazienza specialmente durante le prime fasi di vita.
Il jack russell terrier è un cane che in famiglia può dare tanto: partecipa moltissimo alla vita famigliare e può avere anche un ruolo bello e importante con i bambini. I cani di questa razza si addicono a compagni umani dinamici e sportivi, con voglia di uscire, trascorrere tempo all’aria aperta e fare lunghe passeggiate.
“Sono adatte a questo piccolo terrier persone che amano cani vivaci e presenti – sottolinea Ferrari – perché si tratta di soggetti che hanno sempre un’altissima dose di energia e voglia di fare. I jack russell sono molto intelligenti e testardi, apprendono facilmente nel bene e nel male. Sono cani non sempre adatti a persone sedentarie e a coloro che sono alle prime esperienze in fatto di cani. In questo caso meglio scegliere altre razze più gestibili e meno vivaci”.
“L’allevatore ha un ruolo fondamentale come la mamma dei cuccioli perché è proprio la madre che deve essere di carattere molto maturo e aperto per poter insegnare ai piccoli aspetti relazionali e di autocontrollo. Da parte sua l’allevatore deve essere in grado di selezionare soggetti di grandi competenze comportamentali, ma anche di educare i propri cani e formarli caratterialmente prima che abbiano a loro volta cuccioli”, ha aggiunto a questo proposito Davide Ornati.
Meglio una casa con giardino o appartamento?
Anche con questa razza sorge l’atavico dilemma: sono cani che possono restare in appartamento o necessitano di una casa con un cortile o un giardino? “Non hanno necessariamente bisogno di una casa con giardino. I jack russell vivono benissimo in appartamento”, dice Davide Ornati.
Quello di cui necessitano invece è di non essere abbandonati a casa dalla mattina alla sera, come del resto si può dire di qualsiasi cane, sia esso di razza o meticcio. ”Per scelta non affidiamo un cucciolo a persone o famiglie che lo lascerebbero da solo più di 5-6 ore consecutive al giorno. Ci vuole almeno una persona, parente amico o dog sitter che possa seguire il cagnolino durante l’arco della giornata”, continua Ornati.
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I jack russell danno grandi soddisfazioni: la cosa importante è crescerli bene fin da cuccioli stabilendo delle regole ed essere sempre consapevoli che si tratta di soggetti che apprendono velocemente i nostri insegnamenti. Un comando sbagliato, un rimprovero non meritato o, al contrario, eccessiva condiscendenza, possono portare a comportamenti e atteggiamenti errati.
Attenzione, quindi, perché questo piccolo terrier impara facilmente: nel bene e nel male. Insomma, prendere un jack russell per amico è una piacevole avventura che rallegrerà e, certamente, arricchirà la nostra vita. Come tutti i cani, però, i piccoli Terrier nati per la caccia in tana hanno bisogno del nostro amore, della nostra pazienza e del nostro costante impegno per diventare dei compagni fidati a tutti gli effetti. Un cane, di qualsiasi razza o tipo, non è un animaletto di peluche, ma un individuo pensante capace di amore e dedizione solo che saremo capaci di donargliene altrettanto per tutta la sua, purtroppo, breve vita.
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