Il concerto milanese per Gaza, un successo di pubblico e raccolta fondi, è stata la presa di posizione più forte contro il genocidio della scena musicale italiana.
Il leader dei Pulp contro l’abbattimento di migliaia di alberi in Inghilterra
Il frontman dei Pulp, Jarvis Cocker, e l’amico ed ex chitarrista della band Richard Hawley sono tra i giudici del nuovo concorso che ha lo scopo di decretare l’albero più bello di Sheffield, città del South Yorkshire in Inghilterra che ha anche dato i natali a una delle band più rappresentative del brit pop: i Pulp, appunto. Il piano
Il frontman dei Pulp, Jarvis Cocker, e l’amico ed ex chitarrista della band Richard Hawley sono tra i giudici del nuovo concorso che ha lo scopo di decretare l’albero più bello di Sheffield, città del South Yorkshire in Inghilterra che ha anche dato i natali a una delle band più rappresentative del brit pop: i Pulp, appunto.
Il piano di abbattimento degli alberi di Sheffield
Il concorso nasce da un’idea di Rob McBride, attivista per la protezione degli alberi di tutta la Gran Bretagna, ed è il modo che Cocker e compagni (che hanno anche inciso un brano dal titolo The trees) hanno escogitato per sensibilizzare l’opinione pubblica e cercare di aumentare la consapevolezza delle autorità locali, così da fermare il progetto di abbattimento di circa diecimila alberi che si trovano lungo le strade e nei parchi della città.
Il piano di abbattimento segue un accordo di manutenzione delle strade siglato nel 2012 tra l’amministrazione comunale e la società privata Amey e include la supervisione di trentaseimila alberi cittadini, diecimila dei quali sono stati ritenuti “malati, dannosi o pericolosi”.
Le proteste a difesa degli alberi secolari
Gli attivisti, invece, ritengono che gli alberi siano in salute e in buone condizioni: il Save Sheffield’s Trees group sostiene piuttosto che l’azienda Amey intervenga senza un’adeguata consultazione pubblica e sia motivata dal profitto piuttosto che da qualsiasi desiderio di proteggere gli alberi.
Le prime proteste sono scattate nel novembre scorso quando cinque persone – fra cui una professoressa universitaria di settant’anni e una maestra di settantuno anni – che si opponevano all’abbattimento di otto tigli secolari in un sobborgo della città sono state arrestate.
Ascolta la playlist LifeGate dedicata agli alberi
Nick Clegg, politico britannico e membro del Parlamento per la contea di Sheffield, scrivendo per il giornale locale The Star ha descritto: “scene che ci si aspetta di vedere nella Russia di Putin, ma non in un sobborgo di Sheffield” e ha criticato la polizia locale per la detenzione di persone che stavano manifestando pacificamente.
Ad oggi la critica che i manifestanti muovono all’amministrazione comunale è quella di non voler rendere pubblico il contratto firmato con Amey e la protesta si è acuita ulteriormente quando un quotidiano nazionale ha scritto che diversi consiglieri di alto livello non hanno neppure letto il contratto prima di sottoscriverlo, nonostante ora ne difendano il contenuto.
Il concorso e la petizione online
Le candidature per il miglior albero di Sheffield sono aperte fino al primo maggio prossimo e per il lancio Jarvis Cocker ha decretato come suo albero preferito una betulla pendula che si trova all’ingresso di Endcliffe Park.
Commentando la battaglia per salvare gli alberi, Hawley, che ancora vive a Sheffield, ha dichiarato al The Guardian: “Tutta la vicenda si riduce a qualcosa di veramente semplice: ti piace respirare? Direi di sì, si chiama vivere. Loro respirano tutte le nostre emissioni mentre producono tutto ciò che ci serve per respirare”.
Oltre al concorso, è stata lanciata una petizione online per chiedere che gli spazi verdi di Sheffield siano preservati.
Immagine di copertina: un albero abbattuto a Rustlings Road a Sheffield. Foto by Danny Lawson/PA.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
I Massive Attack hanno chiuso l’edizione 2024 del Todays festival con uno show unico, dove la musica si è mescolata alla mobilitazione politico-sociale.
Nella campagna elettorale britannica che anticipa le elezioni del prossimo 7 maggio si combatte (anche) a colpi di promesse ambientaliste, un segno che la tutela del verde diventa politicamente sempre più importante in diverse parti del mondo. E più rilevante anche per i cittadini stessi. La campagna elettorale, tra verde e opere pubbliche Il
Dopo quasi quindici anni, il sogno dei fan si realizza: i fratelli Gallagher hanno fatto pace, gli Oasis tornano a suonare insieme.
Long Story Short è il nuovo Ep dell’artista italopalestinese Laila Al Habash. L’abbiamo incontrata per parlare di musica, attivismo e del genocidio nella Striscia di Gaza.
Hard art è il collettivo interdisciplinare fondato da Brian Eno per combattere i cambiamenti climatici e le crisi globali del nostro tempo.
Il progetto Sounds right consente agli artisti di accreditare la natura come co-autrice quando utilizzano i suoi suoni nelle loro composizioni.
La techno diventa voce di protesta contro i cambiamenti climatici nelle strade di Parigi grazie al collettivo Alternatiba Paris.
“Sulle ali del cavallo bianco” è il nuovo album di Cosmo, a tre anni dall’ultimo. Un periodo in cui il musicista di Ivrea è cambiato molto, tranne su un punto. La voglia di lottare per i diritti civili.