Nonostante il gigantesco impatto sul clima, i voli di jet privati in Europa sono aumentati del 64 per cento in un anno. Uno su dieci è partito dall’Italia.
Un’analisi di Greenpeace monitora i voli di jet privati in Europa tra il 2020 e il 2022.
A livello europeo, il numero di voli è aumentato del 64 per cento in un anno, raggiungendo un totale di 572.806 nel 2022.
Dall’Italia è decollato un volo su dieci, generando più di 266mila tonnellate di CO2 in un anno.
Nel mondo, otto persone su dieci non hanno mai preso l’aereo. Nel frattempo ci sono politici, calciatori, attori, vip di ogni genere, che non si fanno troppe remore a salire a bordo di un costosissimo jet privato per percorrere poche centinaia di chilometri. Noncuranti delle tonnellate di CO2 che emettono in atmosfera, vanificando gli sforzi fatti per contenere il riscaldamento globale. Un’abitudine che, anche in Italia, è molto più diffusa di quanto si possa pensare. Un’analisi commissionata da Greenpeace Europa centro-orientale svela infatti che, nel 2022, i jet privati sono decollati ben 55.624 volte dai nostri aeroporti. Numeri che collocano il nostro paese al quarto posto nella classifica europea per quantità di voli.
Quanto sono diffusi i jet privati in Europa
Lo studio, svolto dalla società olandese di consulenza ambientale Ce Delft, tiene traccia di tutti i voli dei jet privati tra il 2020 e il 2022 in Europa, comprendendo dunque i 27 paesi dell’Unione più Regno Unito, Svizzera e Norvegia. Su scala europea, nel 2021 i voli sono stati poco più di 350mila, nel 2022 invece sono stati 572.806: l’aumento è dunque del 64 per cento in un anno.
Di conseguenza, le emissioni di CO2 sono più che raddoppiate arrivando nel 2022 a 3,3 milioni di tonnellate. L’equivalente di quelle generate da 555mila persone in un anno, cioè la popolazione di una città come Genova. Fa riflettere il fatto che più della metà di questi voli, per la precisione il 55 per cento, abbia percorso meno di 750 chilometri; una distanza che potrebbe essere coperta, in modo veloce e con tutti i confort, anche in treno. La tratta più battuta è Parigi-Londra, seguita da Nizza-Londra e Parigi-Ginevra.
🚨BREAKING🚨 Private jets hit record levels as the world battles through climate and economic crises! Zero tolerance for reckless luxury polluters in the midst of a climate crisis! Act now to #BanPrivateJets here👉🏼https://t.co/cAR2c0jjE1pic.twitter.com/ytLSJ6BbZ5
Nella top ten delle tratte più frequentate, con 1.667 voli nel 2022 per un totale di oltre 5.300 tonnellate di CO2, ce n’è anche una tutta italiana: la Milano-Roma. Dagli aeroporti del nostro paese è decollato circa un volo su dieci, per un totale di 55.624 nel 2022. La media è di 152 jet privati sui cieli del Belpaese ogni giorno. In linea con l’Europa, l’aumento rispetto all’anno precedente è del 61 per cento.
Il bilancio in termini di emissioni è considerevole: più di 266mila tonnellate di CO2 in un anno, 420mila nel triennio. Per avere un termine di paragone, ogni cittadino italiano genera in media circa 5,3 tonnellate di CO2 all’anno. Ne emette 25 un jet privato che percorre la tratta più breve in assoluto monitorata da Greenpeace, quella tra Verona e Brescia. La distanza è di appena 44 chilometri e in treno richiede circa mezz’ora di tempo. Eppure, per ben 16 volte lo scorso anno, qualcuno ha pensato che salire a bordo di un jet privato fosse una buona idea.
Nel suo viaggio inaugurale la Icon of the seas effettua un tour dei Caraibi con 7.600 passeggeri. Grande 5 volte il Titanic, è spinta con motori più efficienti, ma l’impatto ambientale resta enorme.
Entro il 2040 le emissioni legate all’IA sono destinate a crescere del 775 per cento, portando il settore digitale ad essere tra i maggiori emettitori di CO2.
Un nuovo report esamina i piani di riduzione delle emissioni delle imprese. L’Italia è promossa, alla pari della Germania, ma c’è ancora molto da fare.