Ex consigliere di Bill Clinton e Barack Obama, John Podesta è stato capo della campagna elettorale di Hillary Clinton. È un uomo di fiducia di Joe Biden.
Il “volto” degli Stati Uniti ai grandi appuntamenti internazionali sul clima non sarà più quello di John Kerry. Quest’ultimo ricopriva infatti il ruolo di “Inviato speciale” sulle questioni climatiche per conto del presidente Joe Biden dal 20 gennaio 2021 (dopo essere stato per anni segretario di stato americano nel corso del mandato di Barack Obama). A sostituirlo sarà John Podesta, uomo di fiducia di Biden, del quale da tempo è consigliere sui temi ambientali, anche se assumerà formalmente il ruolo di “senior advisor”.
Podesta, 75 anni, ha ricoperto numerosi incarichi delicati negli Stati Uniti
La decisione è stata annunciata nella giornata di mercoledì 31 gennaio dalla Casa Bianca. Obiettivo non dichiarato è anche quello di sfruttare il cambio della guardia in vista delle elezioni presidenziali che si terranno nel prossimo mese di novembre. Podesta, infatti, è stato il responsabile della campagna elettorale di Hillary Clinton nel 2016.
Biden is nominating John Podesta to replace John Kerry. He's already been practicing.
John Podesta: "We have to cut the carbon pollution that's driving the climate crisis and that's what the 'Inflation Reduction Act' is all about." pic.twitter.com/vUDUNoBVtN
Nato a Chicago il 15 gennaio 1949, il 75enne è membro del partito democratico. È stato capo di gabinetto della Casa Bianca tra il 1998 e il 2001, all’epoca della presidenza di Bill Clinton. Quindi ha fondato il Center for American progress, think tank con sede a Washington. E in seguito, nel gennaio del 2014, è stato nominato consigliere del presidente Obama.
Il suo nome finì sulle prime pagine dei giornali si tutto il mondo nel mese di ottobre del 2016: all’epoca il suo account personale Gmail venne piratato e le sue email vennero pubblicate, assieme agli allegati, da Wikileaks. Ciò ad appena un mese dalle elezioni, perse da Hillary Clinton: numerose speculazioni montarono attorno ai messaggi di posta elettronica di Podesta, e il tutto finì per alimentare teorie cospirazioniste con accuse anche gravissime – ma mai provate – a danno dell’esponente democratico.
“Podesta è un sostenitore di una politica più coraggiosa sul clima”
Jeff Zients, attuale capo di gabinetto della Casa Bianca, ha presentato il nuovo responsabile della diplomazia climatica come “un convinto sostenitore di una politica più coraggiosa contro il riscaldamento globale”. E ha aggiunto che, su questo, “il mondo saprà che Podesta il ha la fiducia del presidente degli Stati Uniti”.
We've made historic progress these last three years and I know that, in his new role as @POTUS Biden’s Senior Advisor for International Climate Policy, John Podesta will continue to grow the momentum from Glasgow, Sharm el-Sheikh, and Dubai.https://t.co/TCPRSlmgQK
— Special Presidential Envoy John Kerry (@ClimateEnvoy) January 31, 2024
Sarà in capo a lui anche il monitoraggio del grande programma di investimenti sulla transizione energetica approvato nell’agosto del 2022 e battezzato Inflation reduction art. In un’intervista concessa al New Yorker nella scorsa estate, Podesta ha dichiarato: “Occorre operare una trasformazione dell’economia mondiale di dimensioni mai viste finora. E bisogna farlo in trent’anni”.
Alla Cop29 di Baku il primo appuntamento cruciale
Occorrerà inoltre fornire nuovo impulso alle Conferenze mondiali sul clima delle Nazioni Unite, a partire dal 29esima in programma a Baku, in Azerbaigian, nel prossimo novembre. Un appuntamento, quello della Cop29, dal quale dipenderanno le sorti del Pianeta.
Si parla tanto di finanza climatica, di numeri, di cifre. Ma ogni dato ha un significato preciso, che non bisogna dimenticare in queste ore di negoziati cruciali alla Cop29 di Baku.
Basta con i “teatrini”. Qua si fa l’azione per il clima, o si muore. Dalla Cop29 arriva un chiaro messaggio a mettere da parte le strategie e gli individualismi.